domenica 20 maggio 2018

19 maggio - 25 maggio Sciopero dei postali: al centro la battaglia contro carichi di lavoro e morti di e sul lavoro


Ancora un morto nel recapito. Fino a quando dovrà continuare questa strage?
Dobbiamo fermarli!
25 MAGGIO SCIOPERO NAZIONALE
Quando finirà questa strage? Ma soprattutto perché questi morti nel recapito?
Paradossalmente ci sentiamo di condividere le affermazioni dei due sindacalisti citate nell’articolo; hanno ragione: “Il portalettere, svolge questo servizio di consegna con carichi di lavoro sempre maggiori, dovuti ad una costante riduzione del personale data dalla consegna della posta a giorni alterni per risparmiare sui costi di gestione, fattori che hanno posto un serissimo problema come la tutela e sicurezza sui luoghi di lavoro”. C’è però una discordanza assoluta sul resto. Ai due andrebbe ricordato che i sindacati che rappresentano sono i coautori delle varie, reiterate, riorganizzazioni del recapito che hanno avuto sempre come costante il taglio degli addetti e l’aumento della produttività. Abbiamo già detto che questa ultima riorganizzazione por ta all’eccesso queste costanti determinando una complessiva riduzione di 25.000 addetti entro il 2022 e l’aumento dei carichi di lavoro che conosciamo.
Nei centri dove la riorganizzazione è già in atto i lavoratori stanno toccando con mano cosa comporta per la loro condizione di lavoro e di vita il nuovo recapito, negli altri centri (soprattutto nelle tre città che non avranno i giorni alterni) molti si illudono che non saranno coinvolti, che la scamperanno in qualche modo, che - come sempre - ci saranno margini per adattarsi e portare a casa il possibile, magari facendo pure abbinamenti e straordinari. Eppure, almeno a Milano, col venir meno dell’appalto per i messi notificatori del comune, loro stessi, da una decina di giorni, stanno sperimentando, in formato ridotto, cosa potrà essere la nuova organizzazione, cosa insomma determinerà per il loro lavoro quotidiano il taglio di oltre il 20% di zone, cosa comporterà sulla durata, sui modi, sui tempi, sui problemi, e certo non ultimo, sulla loro sicurezza! Non si illudano costoro, nessuno sarà immune da questa tornata, la spremitura voluta da poste e sindacati toccherà anche loro, e presto. Alcuni mugugnano, i più allargano le braccia in nome del posto di lavoro garantito (?), i precari sono stretti dalla morsa del ricatto della riconferma col miraggio dell’assunzione.
Sanno, tutti (o dovrebbero sapere), che i loro sindacati non faranno nulla per porre fine a questa situazione, salvo piangere come coccodrilli, come fanno i due citati sopra, che o sono tonti o in malafede.
Non c’è scampo, devono essere i lavoratori a farsi carico del problema: il piano va ostacolato, attaccato, respinto!
Imporre un rigido controllo sull’orario di lavoro, rifiutare prestazioni eccedenti l’orario, pretendere il rispetto assoluto di tutte le norme di sicurezza deve essere l’imperativo di tutta la categoria da qui in avanti.

Queste pratiche sono possibili, attuabili e necessarie sin da ora, saranno vitali al momento dell’avvio della riorganizzazione. Come sindacati di base continueremo a dichiarare scioperi delle prestazioni straordinarie, incalzando Poste sul tema della sicurezza, denunciando ogni azione di intimidazione e ricatto nei confronti dei precari. Occorre che questo lungo lavoro che ci aspetta abbia una sorta di start, un momento anche simbolico di partenza, noi pensiamo che questo possa essere lo sciopero che abbiamo dichiarato per il 25 maggio prossimo con CUB poste, Cobas poste, ALP Cub, SLG-Cub poste.

Invitiamo dunque tutti i lavoratori a partecipare, ma soprattutto ad attrezzarsi per una guerra di posizione che non può essere persa, pena un futuro penoso per chi resterà in azienda.

Per discutere di questi temi, per decidere iniziative su Milano per la giornata di sciopero, per organizzare i prossimi interventi nei posti di lavoro, invitiamo i lavoratori a partecipare: all’assemblea che si terrà presso la sede del S. I. Cobas il 19 maggio alle ore 15 in via B. Celentano, 5 a Milano.
S.I. COBAS POSTE
sicobas.org

Nessun commento:

Posta un commento