giovedì 31 maggio 2018

31 maggio - da tarantocontro: Lavoratori cimiteriali - incontro con De Franchi non soddisfacente - continua lo stato di agitazione e il confronto col Comune

L’incontro tra il vicesindaco e assessore all’Ambiente Rocco De Franchi e lo Slai Cobas e i lavoratori dei cimiteri di San Brunone di Taranto e di Talsano ha avuto vari momenti di contrasto in clima acceso ma civile e rispettoso tra le parti. I lavoratori hanno ribadito il loro dissenso per la gara d’appalto a soli 30 mesi, invece di 5 anni come è l’attuale appalto in proroga; per di più con più servizi richiesti all’impresa o cooperativa vincente l’appalto; cosa che peserà sull’incremento dei salari richiesto dai lavoratori“. 
 
Dopo l’incontro i lavoratori in assemblea generale con lo Slai Cobas hanno deciso di insistere nello stato di agitazione e nel confronto anche tecnico sui singoli aspetti della gara con il Comune per arrivare a una intesa sindacale che dia più garanzie, lavoro sicuro e salari adeguati con chiunque vinca l’appalto.


31 maggio - Palermo: manifestazione all'USR SICILIA, Assistenti Igienico/Personale riprendono la lotta. Diritti al lavoro e allo studio non si toccano

IN CORSO INCONTRO CON IL DIRETTORE GENERALE DELL'USR SICILIA ALTOMONTE E LO SLAI COBAS SC 
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MANIFESTAZIONE ALL'USR SICILIA VIA FATTORI DALLE ORE 11,00
Comunicato stampa Palermo, 31/05/2018
Le famiglie degli studenti disabili e gli Assistenti igienico-personale, organizzati con questa O.S., entrano in mobilitazione dal 31/05/2018.


A seguito della nota del Miur sulla tematica trasmessa all'USR per la Sicilia e a questa O.S., dopo l'incontro avvenuto al Ministero il 24 novembre 2017 tra questa O.S., l'Avv Catastimeni nostro rappresentante legale, la Sig.ra Tripi Rosalia rappresentante delle famiglie, e i referenti dell'Ufficio di Gabinetto del Ministro in carica, l'USR Sicilia a tutt'oggi non ha dato alle famiglie e agli assistenti risposte concrete in merito alla richiesta posta da mesi da questa O.S., una conferenza dei servizi specifica con tutte le parti interessate, viste le leggi vigenti, (MIUR, REGIONE SICILIANA, ENTI LOCALI) nella gravosa vicenda, che rischia di diventare una nuova emergenza sociale a pochi mesi dall'inizio del nuovo anno scolastico (2018/2019).

lunedì 28 maggio 2018

27 maggio - gli operai vanno al lavoro per vivere non per morire

Continua la campagna sulla sicurezza dello slai cobas con interventi alle fabbriche, una campagna perché gli operai prendano in mano la lotta per la sicurezza contro le condizioni di lavoro e sfruttamento.
Per questo una bella e determinata delegazione di operai venerdì ha portato le sue rivendicazioni dentro gli uffici di ATS ottenendo un incontro immediato per oltre 1 ora con i vertici del servizio per la prevenzione e la sicurezza negli ambienti di lavoro a Bergamo. Gli operai hanno posto questioni concrete sulla situazione del lavoro nei reparti, a partire dalle condizioni reali di lavoro, ritmi precatietà appalti scarsa manutenzione, (frutto di leggi e accordi confederali) mentre i dirigenti hanno spiegato puntigliosamente come funziona il dipartimento e le possibilità di intervento attraverso lo strumento del decreto legge 81, i limiti imposti dai tagli governativi, i rapporti istituzionali che 'devono essere solo con gli Rls...' Una lezione per gli operai che hanno potuto verificare con mano che queste sistema di regole sono la loro condanna in quanto la rete istituzionale della sicurezza ATS_RLS_RSPP, così come è oggi. non garantisce affatto la sicurezza operaia. Detto in altro modo, non fa paura ai padroni, che risparmiano sulla sicurezza sentendosi impuniti. Per questo resta fondamentale l’esperienza della lotta autorganizzata contro  l’amianto con lo slai cobas del reparto Tenaris Dalmine di sabbio, che ha scoperto, denunciato e lottato per ottenere la rimozione dell’amianto ancora presente nel 2017, e continua per la  verità e giustizia, perché i nomi dei reposabili che hanno fatto lavorare a rischio gli operai vengano  resi noti, paghino, e vengano messi in condizione di non nuocere più agli operai.



sabato 26 maggio 2018

26 maggio - da tarantocontro: india, si spara contro operai e popolazioni in lotta -come a Taranto- contro l'inquinamento


Taranto/Puglia

mobilitarsi ora!
aiutateci nel far conoscere queste cose – realizziamo iniziative di ogni tipo di solidarietà e informazione.
Costruiamo un ponte con gli operai e le popolazioni che in India – ma anche in Brasile – vivono situazioni come Ilva a Taranto ma i cui governi gli sparano addosso quando protestano
Ecco il volto dei Padroni indiani, lo stato, il governo fascista indù di Modi e i governi locali antipopolari -
mentre altri padroni come Mittal Ilva e Jindal Piombino prendono in mano le fabbriche in Italia nelle martoriate città dell'inquinamento.
info campagna Slai Cobas per il sindacato di classe  via Rintone 22 Taranto slaicobasta@gmail.com 347-1102638
info materiali  video  - contatti diretti con le realtà in lotta -compagni che conoscono bene la situazione dall’india  per aver incontrato in diverse occasioni organizzazioni in india che sono impegnate in queste battaglie
csgpindia@gmail.com – Francesco Lomagistro Taranto
Sfocia nel sangue la lotta degli abitanti, che dura da vent’anni. E ora chi critica le forze dell’ordine finisce in carcere. Martedì 22 maggio decine di migliaia di persone che protestavano contro la riapertura di una fonderia di rame nei pressi della città di Thoothkudi (Tamil Nadu, India meridionale) sono finite sotto il fuoco delle forze dell’ordine, chiamate a sedare una protesta durata più di tre mesi.

26 maggio - Criminalizzazione e repressione/moderno fascista delle lotte:



Nelle prime ore della mattinata di oggi, venerdì 25 maggio 2018, alcuni dirigenti sindacali dell’Unione Sindacale di Base, tra i quali Issa Abed e legnane Adive, delegati della logistica nella zona di Piacenza, sono stati convocati in Questura e denunciati per SABOTAGGIO INDUSTRIALE per essere saliti nel marzo scorso sul tetto dell’azienda GLS durante un’iniziativa di protesta di lavoratori tenuti a lavorare “al nero”. Dopo la consegna dell’atto giudiziario, sono stati accompagnati presso le abitazioni che sono state perquisite.

25 maggio - India: si spara contro operai e popolazione in lotta contro l'inquinamento. campagna internazionalista


mobilitarsi ora!
Ecco il volto dei Padroni indiani, lo stato, il governo fascista indù -mentre Mittal Ilva e Jindal Piombino prendono in mano le fabbriche in Italia nelle martoriate città dell'inquinamento.
Settimana di mobilitazione solidale nazionale internazionalista
info campagna Slai Cobas per il sindacato di classe slaicobasta@gmail.com
info materiali  video compagni che conoscono bene la situazione dall’India csgpindia@gmail.com


da il manifesto
 Sfocia nel sangue la lotta degli abitanti, che dura da vent’anni. E ora chi critica le forze dell’ordine finisce in carcere. Martedì 22 maggio decine di migliaia di persone che protestavano contro la riapertura di una fonderia di rame nei pressi della città di Thoothkudi (Tamil Nadu, India meridionale) sono finite sotto il fuoco delle forze dell’ordine, chiamate a sedare una protesta durata più di tre mesi. I manifestanti da almeno vent’anni denunciavano livelli di inquinamento straordinari dovuti all’attività della fonderia operata dalla Sterlite Copper, società controllata dal conglomerato minerario britannico Vedanta Resources.

25 maggio - Milano sciopero dei postali contro i piani industriali e incidenti sul lavoro: foto e report della Rete sicurezza

 
Uno sciopero nazionale frutto del difficile, ma necessario, lavoro di unire i lavoratori e le sigle del sindacalismo di base e di classe, per contrastare le politiche aziendali e, principalmente, per la sicurezza sul lavoro. Quindi tante "le buone intenzioni" ma la strada è ancora lunga. Detto questo il presidio/corteo è stato comunicativo e si è concluso davanti la sede Rai per denunciare il silenzio complice dei mezzi di informazione. La giornata si è conclusa con gli interventi di vari delegati, molto incisivo quello di una lavoratrice del Si Cobas, che ha posto l'accento sugli aspetti politici del piano di ristrutturazione in Poste Italiane. Come Rete siamo intervenuti sulla battaglia per la Salute e sicurezza, che deve vedere l'unità di lavoratori, sindacati conflittuali, associazioni per costruire la forza necessaria per vincerla questa guerra. I lavoratori hanno sottolineato con un applauso. 
 

giovedì 24 maggio 2018

25 maggio - Industria 4.0: licenziamenti discriminatori e illeggitimi, che troveranno sostegno nel futuro governo fascio/razzista/populista


Melzo, azienda licenzia operaio disabile: al suo posto mette un robot
Milano, benservito a un disabile dopo 30 anni. "La posa di tappi? In automatico"
di MONICA AUTUNNO
25 maggio 2018 
 Melzo (Milano), 25 maggio 2018 - Una macchina che svolge esattamente il suo lavoro, all’azienda non serve più: licenziato dopo trent’anni operaio disabile. Al suo posto un robot che non prende stipendio, non rischia infortuni e non ha neppure una famiglia da mantenere. L’uomo, Osmu Labib, originario del Marocco, ha 61 anni e una mano in meno, la destra. Gli rimase sotto una pressa il 6 marzo 1991, nella stessa azienda dalla quale ora viene allontanato, la Grief Italia srl; una ditta che produce  taniche e contenitori a Melzo, nel Milanese, e che nell’aprile scorso, via missiva e senza nessun tipo di preavviso, gli ha dato il benservito.

25 maggio - Ancora una volta lavoro e morte in ferrovia: comunicato di Ancora In Marcia


Incidente ferroviario ad un passaggi a livello a Caluso (To)
Morto macchinista e addetto alla scorta del TIR
Questa notte un altro tragico incidente ferroviario ad un passaggio a livello
Il nostro compagno di lavoro Roberto Madau di 61 anni, macchinista
dell'Impianto di Chivasso è morto praticamente sul colpo, schiacciato nella
cabina
di guida ripiegata su se stessa
e ridotta ad un ammasso informe di lamiere
Il treno locale 10027, ieri sera, poco prima di mezzanotte nei pressi di Caluso,
sulla linea Torino Ivrea ha trovato il passaggio a livello occupato dalla parte
 rimorchiata di un Tir che trainava un trasporto eccezionale
C'é anche una seconda vittima, l'addetto alla scorta del trasporto eccezionale, mentre la
giovane capotreno è rimasta gravemente ferita assieme a numerosi altri viaggiatori.

24 maggio - Milano presidio dei fattorini: Deliverance Milano‎Presidio davanti a Palazzo Marino #nonaspetteremoilmorto. foto e report della Rete Sicurezza

come Rete siamo stati in piazza, insieme a maestre in lotta-sindacato usb-altri lavoratori, per sostenere la difficile lotta dei fattorini di deliveroo/foodora/ecc. per avere diritti e sicurezza per la propria vita. Oltre la solidarietà abbiamo portato la necessità di unire tutte le lotte dei lavoratori contro la carneficina in nome del profitto, per poterla vincere questa battaglia
di seguito il comunicato dei fattorini


DOPO L'INCIDENTE DI FRANCESCO, PRIMA TAPPA FATTA: I FATTORINI INCONTRANO L'ASSESSORE TAJANI.
Oggi è stata una lunga giornata per i fattorini di Deliveroo Strike Raiders e per noi di Deliverance Milano
 Prima del presidio siamo andati a portare la nostra solidarietà a Francesco, il lavoratore coinvolto nell'incidente di settimana scorsa, con una visita in ospedale in delegazione al Policlinico di Milano, dove è stato ricoverato. Il suo infortunio ha colpito e smosso le coscienze di tutti diventando un simbolo della lotta dei fattorini, che rivendicano da più di un anno e mezzo diritti e tutele. Per questo motivo abbiamo deciso di organizzare un #presidio, per chiedere ufficialmente un incontro in Comune all'Assessore delle Politiche del Lavoro, ottenendo un confronto con il decisore pubblico, in materia di #sicurezza sul lavoro, infortunistica e norme igienico sanitarie.

24 maggio - Taranto: presentazione "LEGAMI DI FERRO". Si parla di ILVA. invito a partecipare

SIETE INVITATI A VENIRE PUNTUALI. MODERA ALESSANDRO MARESCOTTI
 

23 maggio - La condizione operaia alle Acciaierie Venete - prima tentata strage ora cassa integrazione


Padova, produzione ferma alle Acciaierie Venete dopo l’incidente con l’acciaio fuso. Azienda: ‘350 operai in cassa integrazione’
Lo stabilimento di riviera Francia è sotto sequestro dal giorno dell'incidente, provocato dalla caduta di una "cesta", contenente circa 90 tonnellate di acciaio incandescente, che ha ferito gravemente quattro operai, due dei quali ricoverati ancora in condizioni critiche. Lunedì la comunicazione ai sindacati della richiesta che verrà avanzata. Fiom-Cgil: "Una soluzione che rifiutiamo, venerdì in assemblea"
di F. Q. | 22 maggio 2018 
 Cassa integrazione per 350 lavoratori su cinquecento. È questo lo scenario che Acciaierie Venete, l’azienda in cui domenica 13 maggio una siviera con acciaio fuso si è staccata travolgendo 4 operai, ha prospettato ai sindacati in un incontro avuto lunedì pomeriggio.

23 maggio - Quattro operai morti alla Lamina Milano per colpa dei padroni assassini


Milano, 4 operai morti nell’incidente alla Lamina. La perizia: “Forno era difettoso e sistemi di sicurezza inadeguati”


“Gravi lacune” nelle procedure di sicurezza e nei sistemi di controllo, dovute a “difetti tecnici e organizzativi”. Di più, il forno in cui i lavoratori sono morti soffocati era difettoso: non erano perfettamente funzionanti la centralina e il condotto di erogazione del gas argon, secondo quanto stabilito dal perito. E gli operai intervenuti in soccorso dei colleghi non erano consapevoli del rischio che stavano correndo. Insomma, non c’erano la sicurezza non era adeguata nella fabbrica metalmeccanica Lamina di Milano, dove una fuoriuscita di gas argon ha portato alla morte di 4 operai. È quanto ha stabilito la consulenza disposta dalla procura di Milano – ed eseguita dal

23 maggio - 31 maggio sciopero contro gli omicidi sui posti di lavoro. da USB


USB: mai più omicidi sul lavoro! Il 31 maggio sciopero generale dell’industria
La catena, che sembra inarrestabile, di omicidi sul lavoro pretende una mobilitazione straordinaria sui temi della salute e della sicurezza. È una vera e propria guerra non dichiarata quella che attraversa i luoghi di lavoro. Una guerra scatenata da imprese e governi contro le lavoratrici e i lavoratori con il solo e unico obbiettivo di massimizzare i profitti. La precarietà, i bassi salari, la disoccupazione e l’aumento dello sfruttamento del lavoro umano sono le uniche cause dei morti. La cancellazione del sistema di diritti e tutele del lavoro ci ha consegnato un sistema violento che considera le persone variabili dipendenti dell’impresa e del mercato.

martedì 22 maggio 2018

22 maggio - Al cimitero di Taranto si fermano i lavoratori contro le morti sul lavoro, per le bonifiche

22 maggio - TARANTO: PRESENTAZIONE LIBRO E CONFRONTO


invito alla stampa, associazione e cittadini

alla libreria Mondadori via De Cesare 35 Taranto
giovedì 24 maggio ore 19
in occasione della presentazione del libro di
BEATRICE RUSCIO: Legami di ferro
confronto tra
il giudice Sebastio
il coordinatore provinciale dello Slai Cobas sc
Ernesto Palatrasio
il presidente dello SNAMI TARANTO
Nicola de Sabato

info 347-1102638


22 maggio - le morti sul lavoro dipendono anche dal calo dei controlli ispettivi - Slai Cobas per il sindacato di classe -Coordinamento Nazionale - info slaicobasta@gmail.com


Ispettorati del lavoro depotenziati e sotto organico per iniziativa dei governi degli ultimi anni da Berlusconi/Sacconi a Gentiloni/Poletti
Tanti Ispettori sono impiegatucci statali incapaci e spesso corrotti, come testimoniano le tante inchieste giudiziarie al Sud 
e il legame spesso organico tra padroni e padroncini leghisti/ispettorati al nord e ora il governo fascio populista Salvini-Di Maio farà il resto!
 negli ultimi 5 anni con il Pd al governo, i controlli dell’Ispettorato del lavoro sono crollati del 34%. Il Jobs act voluto da Renzi ha inoltre tagliato le multe e le penali per le aziende non in regola con i contributi, la prevenzione e l’antinfortunistica. Ha messo gli operai nuovi assunti col Jobs act, sotto ricatto dei licenziamenti facili, senza giusta causa. La Fornero l’aveva già fatto per gli assunti prima del Jobs act.

22 maggio - dai licenziati FCA Pomigliano: [FCA] Governi vecchi e nuovi, operai sempre in croce


21 Maggio 2018
FCA: DUE ANNI E MEZZO FUORI DALLA FABBRICA PERCHÉ ABBIAMO DETTO LA VERITÀ
Governi vecchi e nuovi, operai sempre in croce.
I cinque operai ex-licenziati Fca Pomigliano sono stati a Piazza del Quirinale a Roma, a poche ore dal conferimento dell'incarico del nuovo governo anti-operai Lega - Movimento 5 Stelle da parte del presidente della Repubblica Mattarella. Come già durante una delle loro ultime proteste (durante il festival di Sanremo, vedi qui), gli operai sono stati bloccati e sottoposti a fermo, perché volevano portare la loro "croce" davanti ai palazzi del potere. Sfruttamento e condizioni neo-schiaviste, omicidi sui luoghi di lavoro, salari da fame e licenziamenti per rappresaglia, tutto quello che oggi costituisce la "questione operaia" non interessa a chi si appresta a governare per conto di industriali e banchieri.
Di seguito, il comunicato stampa dei 5 operai: 
FCA: DUE ANNI E MEZZO FUORI DALLA FABBRICA PERCHÉ ABBIAMO DETTO LA VERITÀ

21 maggio - Assolombarda vara "il libro bianco" del fascismo padronale. Un commento...

da USB


Assolombarda prepara un futuro a misura d’impresa. C’è da stare attenti
Con un “libro bianco” di una settantina di pagine Assolombarda, l’associazione dei padroni che si sentono in Europa diretta da Carlo Bonomi, ha descritto quello che dovrà essere il futuro del lavoro, ma non solo. L’idea, in sé molto semplice, è quella di individuare gli accorgimenti da prendere per poter indirizzare a proprio vantaggio, a vantaggio delle imprese della punta meridionale del triangolo produttivo europeo, le trasformazioni che la tecnologia sforna in continuazione provvedendo a cambiare la realtà e i meccanismi di produzione. Non è un libro dei sogni, né tantomeno un elenco di desiderata irrealizzabili quello che si propone Assolombarda con il suo libro bianco. Piuttosto, anche per la tempistica con cui è stato editato, fa pensare ad un interessato e un po’ ordinatorio promemoria al prossimo governo che ha, tra i suoi maggiori attori, quella Lega ex nord ma pur sempre molto vicina ai produttori del nord.

lunedì 21 maggio 2018

21 maggio - ILVA TARANTO: Basta Chiacchere e Tavoli


comunicato stampa
20-5-2018
Slai Cobas
347-5301704

solo la lotta unitaria che fermerà la strage sul lavoro, da lavoro e da inquinamento
NOCIVO E’ IL CAPITALE – NON LA FABBRICA!
la fabbrica della produzione per il profitto produce morte
serve la fabbrica risanata, controllata dagli operai
basta incontri inutili sulla testa dei lavoratori
basta sindacalisti confederali e di base che passano il tempo da tavolo in tavolo
è giusto ribellarsi! è giusto contestare sindaci e istituzioni!
è giusto lottare contro padroni – commissari – governo responsabili!
sciopero generale autorganizzato a Taranto subito
 La lotta per il lavoro, il salario, i diritti, la salute e la sicurezza in fabbrica vanno insieme
Appello all'Ilva Taranto
Serve uno sciopero grande/prolungato