giovedì 23 novembre 2017

22 novembre - Da quasi dieci anni la puntuale denuncia dell'Osservatorio di Bologna di C. Soricelli



Osservatorio indipendente di Bologna
Il 31 dicembre 2017 l’Osservatorio Indipendente di Bologna morti sul lavoro compirà 10 anni da quell’anno i morti per infortunio sul lavoro sono sempre aumentati
Dall’inizio dell’anno al 22 novembre i morti sui luoghi di lavoro sono 590.
Se si aggiungono i lavoratori morti con un mezzo di trasporto si arriva a oltre 1250 vittime complessive per infortunio
Report morti sul lavoro dal 1° gennaio al 31 ottobre 2017
Dall’inizio dell’anno al 31 ottobre sono morti sui luoghi di lavoro 566 lavoratori: con i morti sulle strade e in itinere con il mezzo di trasporto, si superano i 1150 morti complessivi. Gli ultimi due giorni di ottobre ha visto morire dieci lavoratori sui luoghi di lavoro, altrettanti sono morti sulle strade con un mezzo di trasporto. Gli agricoltori schiacciati dal trattore sono come tutti gli anni il 20% di tutti i morti sui luoghi di lavoro. L’agricoltura, come tutti gli anni, supera abbondantemente il 30% di tutti i morti sul lavoro. Oltre il 25% di tutti i morti sui luoghi di lavoro hanno più di 60 anni. Gli edili superano il 20% di tutti i morti sul lavoro. La maggioranza di queste vittime cadono dall’alto; dai tetti e dalle impalcature. Nelle aziende dove è presente il sindacato le morti sono quasi inesistenti: le poche vittime nelle fabbriche che superano i 15 dipendenti sono per la stragrande maggioranza lavoratori che lavorano in aziende appaltatrici nell’azienda stessa: spesso manutentori degli impianti. La Legge Fornero ha fatto aumentare le morti sul lavoro tra gli ultra sessantenni. Gli stranieri morti per infortunio, sono oltre il 10% dall’inizio dell’anno, è così tutti gli anni. Il 30% dei morti sul lavoro spariscono ogni anno dalle statistiche. Tra l’altro e in ogni caso i morti sui luoghi di lavoro monitorati dall’Osservatorio sono sempre molti di più di quelli monitorati dell’INAIL. Carlo Soricelli curatore dell’Osservatorio Indipendente di Bologna morti sul lavoro http://cadutisullavoro.blogspot.it
mercoledì 22 novembre 2017
 Napoli – Due lavoratori di 50 anni sono morti ieri sera sull'autostrada A11 tra Firenze e Pisa. Le vittime sono Salvatore Abbate e Luigi Balzano, Le due vittime si stavano recando in Liguria in quanto dipendenti di una ditta. hanno tamponato un tir con l'automobile. ma quanti sono i lavoratori che muoiono ogni anno con un mezzo di trasporto sulle strade o in itinere. nessuno lo sa con certezza. l'INAIL monitora attraverso le dunence i suoi assicurati. Ma in tantissimi non sono assicurati a questo Istituto e molti muoiono anche svolgendo un lavoro in nero. Molte denunce pervenute all'INAIL non vengono poi riconosciute come morti sul lavoro. Sono circa il 30% ogni anno e quasi 500 nel 2016. Quali sono poi le ragioni? Non sono mai stato dette all'opinione pubblica le ragioni di questo mancato riconoscimento. Poi ci sono cause che durano anni prima di sapere chi l'ha vinta. Pubblicato da carlo asoricelli
martedì 21 novembre 2017 Solo alcuni lavori usuranti hanno beneficiato del mancato allungamento dell'età della pensione. Ne beneficiano chi svolge solo un lavoro usurante? E quelli che a causa degli acciacchi e della mancanza di riflessi corrono il rischio di morire sul lavoro? No quelli NO. Edili che salgono su tetti e impalcature, autisti di Tir e di treni, agricoltori che muoiono numerosissimi schiacciati dal trattore. Chi utilizza macchinari pericolosi per se e per gli altri. Davvero un altro mondo quello della politica e dei sindacati istituzione.. Ricordo a tutti, soprattutto a quei sindacalisti che si sono accontentati, come Barbagallo e Furlan che un lavoratore su quattro tra i morti SUI LUOGHI DI LAVORO (escluso itinere e sulle strade con un mezzo di trasporto) è un ultra sessantenne. Che la la Legge Fornero ha visto aumentare i morti sul lavoro in tarda età. Quando la politica continua ad essere lontana anni luce dai cittadini. Sindacati, e mi riferisco a tutti, finitela di fare le cinghie di trasmissione della politica e cominciate ad occuparvi concretamente della vita di chi lavora. Fino ad ora non l'avete fatto se non le dichiarazioni alla stampa dopo qualche infortunio mortale che colpisce l'opinione pubblica. Carlo Soricelli curatore dell'osservatorio Indipendente di Bologna morti sul lavoro Pubblicato da carlo asoricelli a

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