mercoledì 9 novembre 2016

7 novembre - da tarantocontro: All'Ilva inchiesta Slai Cobas sc sulla situazione nei reparti - Altra strada è da percorrere



Lo Slai Cobas per il sindacato di classe ILVA-appalto avvia nei prossimi giorni una inchiesta nei diversi reparti e ditte dell'appalto in cui è presente e o riesce ad arrivare sulle iniziative da proporre e prendere, sia per la lotta sia per le vertenze legali.
Noi riteniamo che i contratti di solidarietà siano preferibili alla cassa integrazione ordinaria e soprattutto straordinaria, ma non possiamo tacere che i contratti di solidarietà oggi sono dentro una piano futuro di tagli, esuberi che sono previsti con la svendita-affitto dell'ILVA, dalla ristrutturazione e dai lavori Aia.
Con i contratti di solidarietà, da subito, si perdono soldi e i salari che, già taglieggiati da tasse carovita, ecc, sono sempre più insufficienti per mantenere la famiglia.
Nelle imprese dell'appalto siamo invece a puri e semplici licenziamenti, cassa integrazione, fine lavoro, che passano anche qui con il silenzio assordante dei sindacati confederali.
Noi pensiamo, quindi, che in questa fabbrica e nell'appalto il sindacato, quello vero, non c'è e che bisogna farlo rinascere e riorganizzare con la lotta autonoma degli operai.
Ci sono inoltre i livelli di inquadramento che restano fermi e lasciano tanti operai in condizione da ultima ruota del carro.
C'è da dire no al contratto nazionale di svendita che si preparano a firmare, in
particolare in materia di salari, turnazione, orari, carico di lavoro.
Per questo noi vogliamo il contratto siderurgico.
C'è il grave problema della sicurezza in fabbrica, con il mano libera a commissari e al management Ilva di bypassare le norme di sicurezza, che producono ogni giorno rischi infortuni anche mortali e rischi salute per gli operai, sotto minacce e pressioni inaccettabili e assenza di controlli inadeguati.
C'è, infine, problema dei problemi all'Ilva in regime di AIA e di esuberi, il bisogno di un decreto di tutela e di prepensionamento-risarcimento dei
lavoratori: "25 anni bastano", da imporre al governo con una lotta vera e generale.
Le nuove RSU dovrebbero incidere su queste cose, ma non lo fanno o non sono in grado di farlo, per la subordinazione a segreterie nazionali e locali, e vanno considerate collaborazioniste con padroni, commissari e governo.
Altra è la strada in termini di lotta e organizzazione da percorrere.

Slai Cobas per il sindacato di classe Ilva – appalto - Taranto
3475301704
7 novembre  2016

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