giovedì 9 giugno 2016

9 giugno - Padroni assassini al polo chimico Ausimon-Edison-Solvay - le motivazioni della sentenza di condanna



Sono state depositate ieri le motivazioni della condanna a 2 anni e 6 mesi per disastro colposo a quattro dirigenti delle aziende che si sono succedute nella gestione del polo chimico. 350 pagine che spiegano il perchè del disastro colposo e non inquinamento doloso, come richiesto dal pubblico ministero



ALESSANDRIA - Aveva chiesto 90 giorni di tempo, se ne è presa 180 il giudice Sanda Casacci che ieri ha depositato le motivazioni della sentenza a carico di quattro dirigenti delle società che si sono succedute nella gestione del polo chimico di Spinetta Marengo, Ausimon/Edison poi Solvay.
La sentenza, emessa il 14 dicembre 2015 dalla Corte d'Assise di Alessandria, condannava a 2 anni e 6 mesi Luigi Guarracino, ex direttore di stabilimento, i responsabili del settore ambiente Giorgio Canti, Salvatore Francesco Boncoraglio e Giorgio Carimati. Assolti gli amministratori Carlo Cogliati, Bernard De Laguiche e Pier Jacques Joris “per non aver commesso il fatto”. La prescrizione è scattata per Giulio Tommasi, referente ambiente Ausimont, l'unico presente alle udienze che si sono tenute ad Alessandria.

Il pubblico ministero Ricacrdo Ghio chiedeva una condanna pesante, 18 anni, per inquinamento doloso delle acque ed omessa bonifica. Nella tesi dell'accusa si parlava di una consapevolezza da parte dei dirigenti delle aziende di inquinare tramite scarichi e perdite degli impianti e di non aver fatto abbastanza per impedirlo. La difesa ha sempre parlato di non intenzionalità e di aver messo in campo tutto quanto possibile per impedire la contaminazione, in atto da decenni prima.
Secondo la Corte, ci fu distastro ambientale, un fatto grave ed esteso che ha messo in pericolo, seppure in modo potenziale l'incolumità pubblica. La difesa attendeva le motivazioni per orientare il ricorso, già annunciato.
8/06/2016


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