lunedì 2 maggio 2016

2 maggio - Un nuovo episodio allunga l'azione antiproletaria del gruppo SiCobas a Brignano


Abbiamo già scritto tanto, soprattutto abbiamo lottato molto, moltissimo, per 4 mesi di fila, per difendere il posto di lavoro di tutti i lavoratori da un imminente cambio appalto e per far rientrare i lavoratori licenziati per repressione.
Scioperi, proteste alla prefettura, manifestazioni in città, blocco del magazzino... da ottobre a marzo hanno coinvolto la maggioranza dei lavoratori del magazzino Kamila a Brignano con lo SlaiCobas sc.
Una lotta dura resa ancora più difficile dal comportamento filoaziendale e dal crumiraggio dei delegati e iscritti al Sicobas nel magazzino, che non un'ora hanno fatto, hanno chiamato amici a lavorare durante gli scioperi, hanno scavalcato i blocchi per entrare a muovere le merci per la cooperativa.
Ma per loro e il loro responsabile gli scioperi dello Slai Cobas per il sindacato di classe erano solo 'capricci dei nostri delegati'.

Con il cambio appalto, architettato in una situazione di emergenze in 48 ore, le cooperative hanno imposto un nuovo contratto di lavoro peggiorativo, legittimato e firmato da Cgil Cisl Uil che da anni non hanno più iscritti nel magazzino, convocate per l'occasione. Ma i rapporti di forza creati con la lotta hanno impedito i licenziamenti di massa.

I lavoratori con lo SlaiCobas sc, sono passati alle nuove cooperative con l'impegno comune di aprire una nuova mobilitazione per:
-riaffermare i precedenti contratti aziendali conquistati dal 2011 con lo Slai Cobas sc; -difendere le libertà e i diritti sindacali;
-riportare al lavoro i compagni licenziati.

Ad oggi abbiamo fatto un primo incontro interlocutorio dove abbiamo messo sul tavolo queste rivendicazioni. A breve il prossimo.

Ma qui torna alla carica l'azione del gruppetto del Sicobas, che messo all'angolo dalle lotte, cerca la legittimazione delle cooperative, invocando una firma.
Lo fa proponendo una sua piattaforma, arretrata e in alcuni punti reazionaria, con l'oggettivo intendo di:
- firmare un proprio accordo, per primi, come segno di riconoscimento sindacale da usare verso i lavoratori;
- con la firma ottenuta dalle cooperative, mettere i lavoratori davanti al fatto compiuto che un accordo c'è, un sindacato che fa accordi c'è, non serve riprendere ancora con le mobilitazioni su altri punti non importanti.

Un'azione reciproca, mutualistica, tra questo gruppetto e le cooperative, interpreti l'uno verso le altre di interessi convergenti. Riconoscimento in cambio di pace produttiva.
Nella piattaforma del Sicobas ci sono:
-una proposta di miglioramento economico, che altro non è che una parte del contratto interno preesistente cancellato con il cambio appalto;
-la richiesta, che questo nuovo sindacato dell'ordine nel magazzino, invoca alle cooperative, perché agiscano duramente, con la repressione, !?!? contro due lavoratori che per ragioni personali hanno litigato nel magazzino.

Sia ben chiaro, questa piattaforma calata dall'alto per tutto il magazzino, con i suoi contenuti arretrati e il metodo confederale, non rappresenta niente di diverso dal comportamento tenuto durante gli scioperi. Ne è solo una logica conseguenza.

Sui precedenti fatti esistono già molti resoconti. Come esiste il silenzio del Sicobas nazionale che mentre lotta in molti magazzini, 'non vuole vedere cosa succede a Brignano. (vedi ad esempio il caso di Piacenza/GLS).
Non vuole vedere il risultato di un gruppo, formato da un nostro ex delegato, dimissionato dall'assemblea di tutti i lavoratori, per i comportamenti che teneva con la cooperativa.

La novità sta nel fatto che questa piattaforma è scritta su carta ufficiale del Sicobas e inviata dai recapiti nazionali. Tutto quanto, questo gruppetto ha fatto e sta ancora facendo a Brignano, è stato quindi riconosciuto e accettato dal Sicobas nazionale?

Per noi le cose stanno diversamente: serve prendere le distanze e contrastare apertamente queste azioni. Lo abbiamo fatto e continueremo a farlo.

Per noi la realtà, quella prodotta dalla lotta parla sempre chiaro. Al magazzino di Brignano ora c'è un solo sindacato che rappresenta i lavoratori, lo SlaiCobas per il sindacato di classe, quello che con la lotta ha resistito e difeso il posto di lavoro, nel cambio appalto di aprile, per tutti i dipendenti della cooperativa.

Per lo slai cobas s.c. Bg
Sebastiano Lamera

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da: sicobas@legalmail.it" <sicobas@legalmail.it>
Oggetto: sollecito accordo S.I. COBAS -SBS-NEW UTILITY appalto KAMILA Brignano
Data: 22 aprile 2016 19:04:29 CEST
A: CLSSRLPEC@PEC.IT, NEWUTILITY@LEGALMAIL.IT, a.majolino@consulentidellavoropec.it
Cc: lucaesestime@alice.it, sindacatodiclasse@gmail.com

La scrivente Organizzazione Sindacale Sindacato Intercategoriale Cobas, facendo seguito al primo incontro tra le parti avvenuto in data 14 aprile 2016, in cui abbiamo potuto constatare la Vs. disponibilità nelle trattative ed a risolvere alcune problematiche ereditate dalla  precedente gestione, siamo ora a rappresentare quanto in allegato.
Auspichiamo in breve tempo di raggiungere una intesa condivisa, formalmente concretizzata, tenuto conto che la retribuzione dei lavoratori deve essere proporzionata alla qualità ed alla quantità del lavoro prestato, altresì, auspichiamo in un ambiente di lavoro sicuro e soprattutto sereno addizionato da rispetto reciproco.
Da ultimo, in vista della Vs. comunicazione di assemblea ordinaria (rif. SBS) con lettera del 13 aprile 2016 , i lavoratori a noi associati, mi hanno incaricato di comunicarVi l’intenzione di presenziare in luogo della seconda convocazione prevista per il giorno 26 aprile 2016 ore 14:00 presso HOTEL CRISTALLO in Bergamo, per il motivo di usufruire del giorno 25 aprile 2016 di festività con la propria famiglia.
In attesa di un Vs. gradito riscontro, per intanto porgiamo:
Cordiali saluti.
Per il S.I. COBAS
Esestime Luca

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SINDACATO INTERCATEGORIALE COBAS
Sede nazionale: via Marco Aurelio 31, 20127 Milano
tel. 02/49661440  fax 02/4966529








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