venerdì 13 maggio 2016

11 maggio - La lotta di Almaviva non deve perdere



...ma se prevale l'attesa, la conservazione della delega al sindacalismo confederale, sconfitto e battuto con il massiccio No al referendum, la lotta perderà.

Queste sono richieste non dei lavoratori ma degli Almaviva. E confermano che le attuali organizzazioni confederali, checchè ne pensi una parte dei lavoratori, sono le alleate principali del piano di licenziamenti. 
Se i lavoratori aspetteranno le trattative di questi ultimi 25 giorni si troveranno di fronte a un “prendere o lasciare” che smentirà e annullerà il risultato del referendum e dividerà i lavoratori. 
Per questo noi, invece, riteniamo che gli operai debbano tornare subito in sciopero, riprendere forme di lotta dure, assediare le sedi sindacali e alzare la posta di ogni possibile accordo. 
La lotta degli operai di Almaviva ottiene a Palermo, a Napoli, a Roma la solidarietà, il sostegno alla lotta di realtà sociali di movimento.
Questo sostegno non può oscurare la natura dello scontro in atto e non può limitarsi ad accompagnare la lotta e la coscienza dei lavoratori così com'è.
Oggi più che mai, non basta solo la lotta, ma serve l'autonomia e l'autorganizzazione dei lavoratori.

Slai Cobas per il sindacato di classe
coordinamento nazionale
347-5301704
11 maggio 2016



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