domenica 28 febbraio 2016

25 febbraio - Viareggio, sul processo in corso...



dall'Associazione dei familiari della strage ferroviaria (annunciata) del 29 giugno 2009 a Viareggio 
Udienza 80esima: possiamo almeno dire la nostra?



Ieri, 24 febbraio, abbiamo assistito all'ennesima “udienza-vergogna” per quanto riguarda consulenti e testimoni degli imputati. E' stato detto, ancora e con forza, che i nostri familiari li hanno uccisi e a noi non rimane che aggiungere: ... consapevolmente!
Come ripetiamo da 6 anni e mezzo, non c'era niente da inventarsi per rendere sicuro quel treno-bomba: bastava applicare lo studio fatto da ferrovie nel 2005, dotando i treni di sensori antisvio; bastava controllare ciò che proveniva dall'estero; bastava pensare alla SICUREZZA e non al profitto ed al mercato. MORETTI fece la sua “riflessione” e SCELSE!
Il cavalier Moretti ha licenziato il ferroviere Riccardo Antonini, perché la mattina del 1° luglio 2009, a poche ore dalla strage ferroviaria, rilasciò una dichiarazione alla stampa sulla presenza di Moretti a Viareggio il 30 giugno 2009. Alle ore 13.15 di fronte alla sala montata spezzata si rivolse ad un suo attendente con queste parole: “D'ora in avanti dobbiamo controllare tutto ciò che viene dall'estero!" E questo sarebbe il “conflitto d'interessi” per cui è stato licenziato Riccardo?!

Niente vale più della vita umana, NIENTE!!! Giudice dott. Nannipieri (che ha confermato questo licenziamento) legga i quotidiani locali di oggi e rifletta … per non sbagliare mai più.
E la prof.ssa sig.Torchia? (Solo per citarne una). Che possiamo dire? Ferrovie 'amano' contornarsi di "IMPUTATI", consulenti, testimoni ... e li premiano … li promuovono … tutto a norma … tutto sempre regolare nel "SISTEMA FERROVIARIO"!
"Consapevolmente", l'Associazione dei familiari "Il Mondo Che Vorrei" onlus con tanto dolore attende la verità, la giustizia e la sicurezza in quell'aula di Tribunale; non accetta e respinge al mittente i racconti inauditi ed offensivi per ogni essere UMANO che ogni mercoledì il nostro udito e la nostra dignità sono costretti a subire per difendere i nostri bambini, le nostre ragazze, i nostri figli, i nostri familiari, ma mai e poi MAI accetteremo la prescrizione su questa immane tragedia.
NO alla PRESCRIZIONE per Viareggio e tutte le altre stragi!
IL NOSTRO DOLORE MAI CADRA' IN PRESCRIZIONE!
Per l'associazione
Il presidente
Marco Piagentini


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