domenica 14 febbraio 2016

14 febbraio - Piano di "rilancio" alla STAR di Agrate? NO 65 licenziamenti. Gli operai sapranno respingere questo attacco?



Redazione Operai Contro,
Quando nel 2006 la Star di Agrate Brianza venne acquisita dai padroni spagnoli di Gallina Blanca (GBFoods) i dipendenti erano circa 550, oggi nello stabilimento brianzolo lavorano poco più di 246 dipendenti. La direzione aziendale spagnola del settore alimentare ha dichiarato di voler rilanciare il sito produttivo di Agrate, investendo 25 milioni di euro in 4 anni ma riducendo ancora il numero dei dipendenti con una richiesta di 65 esuberi.
Come al solito nella lotta alla competitività delle leggi del mercato commerciale,i padroni per ottenere i massimi profitti si fanno la guerra e chi ne fa le spese sono sempre gli operai. Infatti nel 2006 i padroni spagnoli di GBFoods acquisirono il marchio Star con il vero intento di eliminare un concorrente dello stesso settore alimentare. Il piano di rilancio presentato è denominato “Agrate Reborn” e prevede per giugno 2016 la messa in mobilità per 35 operai del reparto produzione e in seguito per tre anni consecutivi altri 10 esuberi ogni anno. Gli investimenti previsti sarebbero invece finalizzati alla realizzazione di un nuovo stabilimento con moderni impianti produttivi per una più efficace e razionale produzione trasferendo qui anche la produzione di brodo liquido. Tutte balle perché poi nella realtà dei fatti il nuovo capannone come in altre occasioni non verrà mai costruito, dismettendo così il sito produttivo attuale e perdendo inevitabilmente altri posti di lavoro. L’opposizione degli operai della Star di Agrate non si è fatta attendere di fronte alla presa per il culo di questo piano di chiusura, altro che rilancio. Durante l’incontro in Assolombarda con una rappresentanza di delegati Rsu, gli stessi hanno rifiutato ma sopratutto hanno dimostrato tutta la loro rabbia contestando energicamente i dirigenti aziendali a tal punto da farli scappare dal tavolo e sospendendo quindi la presentazione di tale piano. La Rsu e gli operai presenti hanno In tal modo eliminato un eventuale possibilità di accoglimento del piano di dismissione da parte di coloro che erano preventivati ad accettarlo perché asserviti al padrone. Nel frattempo in fabbrica il direttore di produzione aveva convocato un assemblea con gli operai per svolgere opera di intimidazione nei confronti degli operai stessi. Il direttore stava informando che è necessario per rilanciare l’azienda la massima flessibilità, meno assenteismo, più produttività e niente adesioni alle attività sindacali evitando così ogni atteggiamento di conflitto con l’azienda. Ma anche in questo caso gli operai si sono ribellati facendo scappare il direttore. Ieri intanto le delegazioni RSU e le relative rappresentanze sindacali hanno diramato un comunicato sindacale confrontato e approvato dagli operai che non si siederanno a nessun tavolo istituzionale finché l’azienda non ritirerà la richiesta della procedura di mobilità. Ai prossimi aggiornamenti delle iniziative di lotta degli operai Star contro la chiusura della fabbrica di Agrate Brianza.  Un gruppo di operai Star

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