domenica 14 febbraio 2016

13 febbraio - Per la morte di Giulio Regeni: un saluto con i lavoratori Fincantieri Palermo (cobas slai s.c. palermo)



Questa mattina una delegazione dello Slai Cobas ha distribuito volantini davanti all'ingresso della Fincantieri Palermo. Con diversi operai (purtroppo quasi la metà di essi è in cassa integrazione) si è discusso di ciò che è successo al giovane ricercatore: "uno di noi" abbiamo detto, che studiava e scriveva sulle lotte degli operai.

Su Giulio Regeni riportiamo il comunicato del nostro coordinamento nazionale in data odierna.



NOI LAVORATORI, LAVORATRICI RENDIAMO ONORE A GIULIO REGENI "ERA UNO DI NOI"


Noi lavoratori, lavoratrici chiniamo la testa e alziamo il pugno per dare l'ultimo saluto, oggi che si celebra il suo funerale con tanta e commosssa partecipazione, al nostro ragazzo coraggioso e buono, torturato ed ucciso perchè era dalla parte della classe operaia, dei lavoratori, con lo spirito e l'impegno di ricercatore.
Persone come Giulio, sono preziose per la nostra causa. Giulio vivrà per sempre nel cuore e nelle lotte dei lavoratori egiziani, come nei nostri. I sindacati indipendenti egiziani, che Giulio incontrava, di cui scriveva per far conoscere anche in Italia il loro difficile e pericoloso lavoro, sono come i nostri cobas, i nostri sindacati di base. Per questo diciamo con loro: Giulio Regeni: "UNO DI NOI"

Giulio è un esempio per tanti giovani universitari e ricercatori, perchè mettano la loro intelligenza, le loro conoscenze al servizio della conoscenza della battaglia di emancipazione del proletariato in tutto il mondo, contro i mostri che vogliono continuare a succhiare il nostro sangue per i loro profitti e per il loro potere assassino e che con la ferocia più orrenda vogliono mettere a tacere le lotte e l'organizzazione dei lavoratori, dei sindacati indipendenti, e coloro, come Giulio, che danno voce a tutto questo. Ma la stessa uccisione orrenda di Giulio da parte del regime del boia dittatore Al-Sisi mette in evidenza la loro paura, una "forza" che ha i piedi di argilla.

Noi lavoratori, lavoratrici dobbiamo impegnarci a dare valore maggiormente questi nostri preziosi "figli". Dobbiamo lottare con più forza contro i padroni, i nostri padroni, il nostro imperialismo, il nostro governo, Renzi, che è complice oggettivo dell'uccisione di Giulio Regeni, perchè è uno dei migliori amici del dittatore Al-Sisi, e che anche in queste ore, per la salvaguardia dei profitti, grondanti sangue, delle grandi multinazionali italiane in Egitto, contribuisce a non avere verità e giustizia per Giulio.  Noi lavoratori e lavoratrici, anche dall'esempio della vita e della morte di Giulio, riaffermiamo con più forza che la nostra causa, la nostra lotta è internazionale, che noi siamo uniti ai lavoratori egiziani, ai loro sindacati indipendenti, come agli altri lavoratori in ogni paese del mondo.
FACCIAMO APPELLO A TUTTI I LAVORATORI, ALLE LAVORATRICI, AI SINDACATI DI BASE, A TUTTI GLI ORGANISMI DI BASE E DI CLASSE DEI LAVORATORI A SALUTARE OGGI GIULIO REGENI INNANZITUTTO CON UN MINUTO DI SILENZIO, DOVUNQUE SI TROVINO IN OGNI POSTO DI LAVORO, MANDARE MESSAGGI ALLA STAMPA E ALLA FAMIGLIA E A INTENSIFICARE LA LOTTA, CON MOBUILITAZIONI SPECIFICHE, PER LA VERITA' E GIUSTIZIA E PERCHE' GIULIO VENGA ONORATO E RICORDATO COME MERITA!

SLAI COBAS PER IL SINDACATO DI CLASSE
COORDINAMENTO NAZIONALE
12 FEBBRAIO 2016


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