sabato 19 dicembre 2015

19 dicembre - Torino: lavoratori in sciopero contro delocalizzazione e licenziamenti



La protesta dei dipendenti IBM invade Porta Nuova
Mobilitazione degli addetti della sede di via Pianezza: per 88 di loro scatta il passaggio ad un’agenzia interinale

18/12/2015
letizia tortello


I dipendenti dell’IBM di Torino sono in sciopero di 8 ore, contro i tagli dell’occupazione che l’azienda ha in programma entro il 2018, in Italia e in tutta Europa. Il piano europeo di rilancio della multinazionale americana prevede, secondo le informazioni diffuse al momento, un dimezzamento del personale in tre anni e la delocalizzazione delle attività in India, Polonia, Repubblica Ceca e in altre nazioni. «ANTICAMERA DEL LICENZIAMENTO?»  
«Siamo passati negli scorsi tre anni da 7000 dipendenti in Italia a meno di 5000 e non è finita. Chiediamo alle istituzioni locali e nazionali di intervenire affinché queste personalità non siano perse».
A Torino, la protesta di oltre un centinaio di lavoratori dello stabilimento di via Pianezza è partita nella mattinata di venrdì con un sit in a Porta Nuova. Poi i dipendenti si sono spostati davanti al Comune, quindi davanti alla Regione. La mobilitazione di Torino è organizzata perché il 5 dicembre l’azienda ha comunicato ai sindacati la cessione del ramo d’azienda: 88 lavoratori su 540 passano ad Adecco dal 1 gennaio del prossimo anno.  «Non sappiamo cosa andremo a fare e se è l’anticamera di un licenziamento - è la preoccupazione dei dipendenti, accompagnati dai sindacati e dal coordinamento dei comitati cittadini -. In passato è sempre stato così, dopo hanno licenziato. Chiediamo di riaprire le trattative con i sindacati, perché quella che stanno mettendo in piedi non è una vera cessione di ramo d’azienda, ma una scusa per tagliare personale». Un’altra mobilitazione, questa volta a Roma, è prevista per il 22 dicembre.


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