domenica 29 novembre 2015

29 novembre - Una lettera dalla FCA/Sata di Melfi



La lettera:
Oggi potere dire lavoro è importante, il lavoro sappiamo tutti che nobilita l’uomo, ma è anche importante per poter sopravvivere, si oggi si sopravvive. Avere un lavoro fa stare bene con se stessi, ci si realizza, si vive in un modo umano.
Lavoro presso una fabbrica e non me ne vergogno, certo si fanno dei turni tra cui le notti e non è semplice, ma piano piano ci si abitua perché è importante. Penso che qualsiasi lavoro si faccia ci si imbatte nei pro e contro, certo in fabbrica è più difficile, si sta sette ore e mezza in piedi, su di fronte ad una macchina, ad una macchina che devi dirle grazie che mi fa lavorare, che a volte non si ferma mai e tu persona devi stargli dietro, non puoi stancarti mai.
Hai pochi minuti a tua disposizioni per poterti fermare, magari sederti per poter riprendere e ricominciare, chiedere con umiltà di andare in bagno, che questo fa un po’ male in fondo è un bisogno necessario, ma si sopporta, ci si dice non fa niente e si va avanti. Forse se si potesse fare a meno dei rumori che sono tanti e si potesse avere un po’ più contatti umani, significherebbe lavorare umanamente.
Si è coscienti e consapevoli che il lavoro deve essere fatto in quel modo ma non con il timore di essere cacciati fuori da un momento all’altro.
Oggi avere delle certezze significa vivere.
Un operaio interinale della Fiat di Melfi
da operaicontro

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