martedì 24 novembre 2015

23 novembre - TORINO: lavoratori della scuola solidali con gli studenti aggrediti dai neo/fascisti



Coordinamento Contro La Buona Scuola Torino
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Il Coordinamento Lavoratori Contro La Buona Scuola di Torino – che riunisce lavoratrici e lavoratori della scuola, docenti e ATA, in lotta da febbraio scorso contro la famigerata Legge 107 -  condanna le vili aggressioni a danno di alcune studentesse e studenti, avvenute negli ultimi giorni a Napoli, Torino e Roma, compiute da militanti di organizzazioni dichiaratamente neo-fasciste. Particolarmente grave è l’aggressione, anche di natura sessista, ad opera di militanti di Casa Pound, perpetrata a Napoli contro una giovane studentessa di 17 anni che, oltre ad essere minacciata e ferita con un coltello da un uomo di più di 40 anni, è stata dallo stesso oggetto di molestie sessuali, verbali e fisiche. Tali aggressioni sono avvenute nelle forme dell’agguato alle spalle e al buio, del branco contro pochi (addirittura di un branco di maschi adulti, armati, contro una giovane donna), modalità tipiche dei gruppi “neri” illegali. Le aggressioni sono state rivolte, così come a Torino, anche a Napoli e a Roma, a studenti attivi o vicini a collettivi studenteschi che da mesi si battono contro gli effetti nefasti della Legge 107, La Buona Scuola, e contro le politiche del Governo Renzi (Università, Jobs act, tagli alla Sanità, diritto alla casa, antirazzismo, antifascismo ecc.), e che lo scorso venerdì 13 novembre hanno partecipato alle grosse manifestazioni studentesche nelle principali città italiane. E’ palese il carattere intimidatorio e squadrista di queste aggressioni, compiute da Casa Pound, Fuan e Forza Nuova, contro chi lotta apertamente nelle piazze, alla luce del sole, con le armi della partecipazione, della solidarietà, dell’impegno, per costruire una società migliore, e difende il costituzionale diritto di critica, la libertà di espressione, il pluralismo, e il rispetto delle regole democratiche. I gruppi “neri”, colpendo i nostri giovani studenti, rivelano ancora una volta la loro funzione di cani da guardia del sistema, dello status quo, di una legge rifiutata dal 99% del mondo della scuola, e di tutte le leggi antidemocratiche e classiste dell’attuale Governo e dei precedenti.

La nostra massima solidarietà va alle studentesse e agli studenti oggetto di violenza.

Non possiamo, però, fare a meno di notare che, se negli ultimi giorni, in branco e al buio, i vigliacchi “neri” hanno aggredito i nostri studenti, per intimidire e avvisare chiunque altro in futuro possa pensare di scendere in piazza o impegnarsi contro leggi ingiuste e per un cambiamento culturale e politico, venerdì 13 novembre nelle piazze di Napoli e Milano poliziotti armati e corazzati, per le stesse ragioni, hanno picchiato selvaggiamente altri studenti disarmati e a volto scoperto, colpendo con i manganelli anche alcuni nostri colleghi. Un clima di regime e un humus autoritario si fa strada nel nostro Paese e questi episodi lo dimostrano più di mille analisi. Contro questo clima, per il diritto di critica, la libertà di espressione, il dritto allo studio per tutte e per tutti e per una scuola pubblica, laica, antirazzista, antifascista e non classista -il contrario del modello di scuola disegnato da Renzi e dalla Legge 107- noi lottiamo e continueremo a lottare, al fianco dei nostri studenti.

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