giovedì 29 ottobre 2015

29 ottobre - PIAGGIO che fare?...



PIAGGIO: Un accordo contro gli interessi dei lavoratori 


ma senza il sindacato di classe anche alla Piaggio non si va da nessuna parte




LAVORATORI,
FIM e UILM hanno firmato un accordo su Mobilita` e Solidarieta` simile a quello dello scorso anno e per diversi aspetti peggiore. Con la Piaggio hanno concordato sulla “necessita` di proseguire in un piano di riduzione dei costi e di adeguamento degli organici” e hanno percio` concesso alla Piaggio tutti gli strumenti disponibili perlicenziamenti (mobilità), flessibilita`di orario (CDS), e conseguente aumento dei ritmi di lavoro.
Le motivazioni addotte da FIM e UILM (occupazione, investimenti, PTV) sono risibili e offensive per l’intelligenza dei lavoratori. Durante l’incontro, a richiesta esplicita di un delegato FIOM:
– la Piaggio ha confermato che non c’e` nessun esubero. La Solidarieta`, quindi, non si motiva con la difesa dell’occupazione. I numeri scritti nell’accordo non sono altro che quelli che servono all’azienda per avere il massimo possibile di flessibilita` sugli orari e sull’impiego dei singoli lavoratori, per di piu` senza che sia previsto alcun vincolo di rotazione.
– i dirigenti aziendali hanno chiarito che nessun piano di investimenti e` stato ancora approvato dal Consiglio di Amministrazione.
Anche la trasformazione dei PTV in full time (al massimo una trentina) e` solo un impegno generico, gia` preso e non mantenuto tante altre volte; un’operazione che punta a ridurre l’occupazione stabile, infatti per mantenere gli stessi livelli occupazionali a fronte di circa 200 persone che escono con la mobilità dovrebbero essere trasformati in full time 480 ptv, altro che 15%
Questo accordo e` la conferma di una pratica sindacale contraria agli interessi dei lavoratori. Conferma il servilismo di FIM e UILM verso la Piaggio. Conferma che con FIM e UILM nessun percorso comune e` possibile se si vogliono difendere gli interessi dei lavoratori.
Mentre si firmano accordi sugli interessi della Piaggio, l’azienda continua a rifiutare ogni trattativa sugli interessi dei lavoratori: produzione che viene dall’estero, diminuzione ritmi di lavoro, premio dimezzato negli ultimi tre anni, PTV, caldo in estate e tutti gli altri punti della Piattaforma approvata e presentata da piu` di due anni.
PER QUESTE RIVENDICAZIONI I LAVORATORI SCIOPERANO DA ANNI CON DETERMINAZIONE E SACRIFICI. MA PER IMPORRE ALLA PIAGGIO L’APERTURA DI UNA VERTENZA BISOGNA INCOMINCIARE A RIFIUTARE OGNI TRATTATIVA CHE NON VEDA L’AZIENDA DISPONIBILE AD ENTRARE NEL MERITO DELLE RICHIESTE DEI LAVORATORI.
Delegati FIOM: Massimo Cappellini, Adriana Tecce, Giorgio Guezze, Massimiliano Malventi, Rossella Porticati, Claudio Bard


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