mercoledì 28 ottobre 2015

28 ottobre - Presidio per Riccardo Antonini

massima solidarietà dalla rete nazionale per la salute e sicurezza sui posti di lavoro e sul territorio


PRESIDIO AL TRIBUNALE DI LIVORNO GIOVEDI’ 29 OTTOBRE SULLA ‘SENTENZA’ CONTRO RICCARDO ANTONINI

A proposito della “sentenza” contro Riccardo Antonini, occorre continuare la denuncia contro sentenze scandalose e vergognose.
Per questo motivo si terrà un presidio presso il Tribunale di Livorno giovedì 29 ottobre dalle ore 9 alle ore 12.
Riccardo è stato licenziato 4 anni fa da Rete Ferroviaria Italiana (RFI) “per essersi posto in un evidente conflitto di interesse con la società”.
Il cavalier Moretti, Amministratore Delegato delle Ferrovie, è l’autore di questa “bella” impresa e principale imputato per la strage del 29 giugno 2009.
I giudici del lavoro, Luigi Nannipieri di Lucca, poi trasferito a Livorno, Giovanni Bronzini (presidente), Gaetano Schiavone e Simonetta Liscio di Firenze, si sono piegati alla “bella impresa” del cavalier Moretti, che da un anno e mezzo è passato a Finmeccanica con oltre il doppio di “compenso” (2 milioni e 300.000 euro all’anno).
Il licenziamento di Riccardo è dovuto al suo impegno a fianco dei familiari delle 32 vittime della strage ferroviaria (annunciata) di Viareggio. L’accusa di aver partecipato gratuitamente all’incidente probatorio per familiari e sindacato è un volgare pretesto. L’accusa di aver offeso Moretti alla Festa del PD a Genova il 9 settembre 2011, è un falso pretesto. Tra l’altro, la denuncia-querela di Moretti nei confronti di Riccardo è stata archiviata dalla magistratura di Genova (prima dal Pubblico Ministero e poi dal Giudice delle Indagini Preliminari).
Questi giudici sanno bene che il licenziamento di Riccardo è politico e quindi discriminatorio e per questo, anche le loro, sono sentenze politiche. Il giudice Nannipieri, nell’udienza del 5 luglio 2012, propose la conciliazione (sottoscritta da Riccardo, ma respinta dagli avvocati di FSI), sottolineando che non vi era alcuna proporzione tra i fatti ed il licenziamento...Perché è stato costretto a rimangiarsi tutto ciò?
Questi giudici hanno voluto credere ai testimoni di Moretti: l’addetto stampa Fabretti, l’autista e la protezione aziendale (La Manna, Ragusa, Passaseo). Questi testimoni (si fa per dire), avrebbero potuto contraddire la denuncia (archiviata!) di Moretti?!
Questi giudici, hanno preferito genuflettersi ai poteri forti, confermando il licenziamento di Riccardo perché dipendente infedele a Moretti, a Elia, a Soprano...anch’essi rinviati a giudizio con accuse pesantissime per la strage di Viareggio. Queste sentenze scriteriate per l’intera collettività ostacolano i ferrovieri “infedeli” a Moretti & Company, unica possibile difesa della sicurezza e della salute dei lavoratori e dei cittadini.
Con queste sentenze, i giudici hanno mostrato sudditanza nei confronti di poteri forti e disprezzo per le 32 vittime; sentenze che contribuiscono a istigare datori di lavoro, presidenti, manager, funzionari e dirigenti, a continuare a trascurare la sicurezza e la salute dei dipendenti nelle “loro” aziende. L’incremento dei morti sul e da lavoro, nel confermare questa drammatica verità, è anche la conseguenza di simili sentenze.
A fine agosto, al cantiere navale di Livorno, muore un operaio e 12 rimangono feriti, ad agosto a La Spezia, un manovratore è schiacciato tra due respingenti sui binari ferroviari, il 9 ottobre a Lucca, un operaio muore in una cartiera...e tanti sono i feriti: da Livorno a Lucca, alla KME di Barga (LU).
Ma questi giudici, quando si renderanno conto che le loro macabre sentenze grondano del sangue di questi operai vittime del profitto, del mercato, della produttività, dell’assenza di norme antiinfortunistiche di prevenzione e protezione?!

27 ottobre 2015
Assemblea 29 giugno
e-mail: assemblea29giugno@gmail.com
Associazione “Il Mondo che vorrei”
e-mail: info@ilmondochevorreiviareggio.it


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