lunedì 26 ottobre 2015

26 ottobre - EXPO: prima il danno, poi la beffa



Rischio stress da dopo Expo? Arriva lo psicologo: si parte dai 160 lavoratori del cacao



La parata dei lavori di Expo del 2 giugno 
Tre giornate - il 29, 30 e 31 ottobre - a Rho per incontrare uno specialista in psicoterapia. Scopo: condividere pensieri, emozioni, aspettative e stati d'animo. Per chi ha bisogno di un aiuto in più c'è il life coach
23 ottobre 2015

Uno psicologo per prevenire il rischio di stress da dopo Expo. Potrebbe averne necessità chi per sei mesi ha vissuto in una realtà parallela, una città-stato popolata ogni giorno da duecentomila persone. Perché, quando per sei mesi si è stati in una sorta di mondo delle meraviglie, "le difficoltà sono dietro l'angolo e riprendere la vita reale e le passate abitudini potrebbe non essere così facile e scontato".
Parola di Eugenio Guarducci, presidente di Eurochocolate, che ha deciso di mettere uno psicologo del lavoro a disposizione delle maestranze del Cluster cacao e cioccolato, di cui è official content provider. Lo specialista in psicoterapia scelto è Pietro Bussotti, che si occupa da anni di sicurezza sul lavoro.
Per tre giorni, il 29, 30 e 31 ottobre, gli ultimi di Expo, lo psicologo incontrerà le maestranze del cluster e tutti quelli che vorranno condividere pensieri, emozioni, aspettative e stati d'animo con cui si accingono ad affrontare il post Expo. L'invito è già partito ed è stato rivolto alle 160 persone, con 16 regioni italiane e sette nazionalità rappresentate, che dal Primo maggio hanno lavorato al cluster cacao e cioccolato, tra i padiglioni di più successo dell'Expo: 1.500 gli eventi realizzati dentro uno spazio che, secondo quanto ricordato da Guarducci è il terzo per fatturato che ormai, a esposizione quasi conclusa, "si può stimare sui 10 milioni di euro con circa sei milioni di visitatori".
Chi ha vissuto questa esperienza "intensa e totalizzante", questa dimensione di vita "anomala, quasi irreale e assolutamente distante dalla normalità delle proprie specifiche vite", come l'ha definita Guarducci, ora dovrà lasciare un ambiente "non comune" come quello di Expo che ha permesso un transito di oltre 20 milioni di persone e il confronto con tante culture diverse.
Per consentire alle lavoratrici e ai lavoratori del Cluster cacao e cioccolato di trarre il massimo dall'esperienza vissuta a Milano e per stimolare la ricerca di nuove e ulteriori motivazioni, lo specialista ascolterà nella terrazza del padiglione Italian Chocolate Districts gruppi di persone per le prime due giornate, rendendosi disponibile a colloqui individuali il 31 ottobre, con l'aiuto anche di un life e business coach, e per eventuali approfondimenti.


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