domenica 18 ottobre 2015

18 ottobre - LA "LEGGE DI STABILITA'" DEI PROFITTI DEI PADRONI - editoriale proletari comunisti - PCm Italia



La legge di Stabilità 2016 è apertamente di parte, o meglio di classe, dalla parte della classe dei padroni, a difesa dei loro profitti. Basta leggere i provvedimenti e le cifre dei finanziamenti, per capire che da un lato c'è la realtà della salvaguardia dei padroni, dei ricchi, e dall'altra c'è il fumo delle parole di Renzi e la più concreta miseria delle misure per le masse popolari e i lavoratori, con un nuovo attacco concreto alle loro condizioni di lavoro e di vita.


PER I PADRONI
La tassa sui profitti delle imprese (IRES) sarà ridotta dal 27,5 per cento al 24 per cento. Si dice, a partire dal 2017 ma poi si aggiunge che potrebbe essere anticipata al 2016, se le istituzioni europee dovessero approvare la clausola per gli eventi eccezionali – in questo caso la crisi dei migranti – che consentirà una maggiore flessibilità agli obiettivi di bilancio pari allo 0,2 per cento del pil.
Quindi sui "migranti" - per cui intanto Bruxelles sta decidendo espulsioni di massa - godono i padroni...
Introduzione di una deduzione dalle tasse per gli acquisti di macchinarieffettuati tra l’ottobre del 2015 e la fine del 2016. Con superammortamenti del 140 per cento del loro valore.
 
Nessun aumento dell’iva e delle accise. Le clausole di salvaguardia previste dalle precedenti manovre vengono azzerate. Continuano fino al 2017 gli incentivi per chi assume. Saranno solo più ridotti, del 40 per cento e dureranno per due anni invece di tre. Ma qui è interessante un confronto. Mentre per questa misura lo stato impegnerà 2 miliardi e 334 milioni di euro, per risarcire le persone colpite da eventi calamitosi, alluvioni, lo stanziamento è di 1,5 miliardi... Sgravio totale dell’Imu per i terreni agricoli e i macchinari “imbullonati” al suolo nelle grandi fabbriche.
Innalzamento del tetto della circolazione non registrata dei soldi: da mille a 3mila euro
 il limite all’utilizzo dei contanti, approvato negli anni scorsi dal governo Monti per combattere l’evasione.
Proroga della sanatoria per gli evasori che fanno rientrare i capitali nascosti all'estero.

Altre misure guardano e vanno a beneficiare soprattutto la media e alta borghesia:
Abolizione delle tasse sulla prima casa. Questa misura presentata come popolare, in realtà da un lato non fa alcuna distinzione tra la casa comperata con grandi sacrifici da un lavoratore e una grande prima ricca casa; dall'altro è un grosso regalo ai proprietari di ville e case di lusso, su cui oltre la cancellazione della Tasi, sparirà anche l’Imu. Proroga del bonus per le ristrutturazioni. Gli incentivi alle ristrutturazioni edilizie, i cui costi possono oggi essere detratti dall’Irpef per una quota del 50 per cento, dovrebbero essere prorogati per un altro anno.

Per i lavoratori e le masse popolari invece:

Niente abbassamento dell’età pensionabile a 63 anni per tutti, prospettato da Renzi nei mesi scorsi. Per le donne la possibilità di andare in pensione prima (oggi il requisito è 35 anni di contributi e 57 anni di età) viene accompagnato con forti penalizzazioni sull’assegno (che è calcolato con il metodo contributivo). Agli altri lavoratori con almeno 63 anni e 7 mesi di età si propone di continuare a lavorare a part time, chiaramente con un taglio della retribuzione... Gli esodati fregati dalla riforma Fornero dovranno ancora aspettare. Sanità. Per il fondo sanitario nazionale è stata confermata per il 2016 una dotazione di 111 miliardi, rispetto ai 113 attesi. Una miseria rispetto allo stato della sanità, ai tagli di questi anni ai servizi di cura. Solo 450 milioni per il sud, per la bonifica, in particolare per la terra dei fuochi. Questo si accompagna all'ennesimo provvedimento per l'Ilva, per cui lo Stato si fa garante del finanziamento del famoso 1,2 miliardi di Riva (che non saranno mai esigibili), mentre con lo stesso provvedimento proroga la nomina dei tre commissari - rivelatisi un disastro - per altri 4 anni.
In "compenso" ci sarebbe il provvedimento demagogico di Renzi: l'elemosina ai minori, meglio se presentata con la voce rotta dall'emozione: nel 2016 ci saranno 400 milioni di nuove risorse per il
 Fondo povertà, più 600 per i minori poveri. Il governo ha detto che la prima misura sarà per contrastare la povertà dei minori, salvo decidere subito dopo che questo provvedimento non partirà subito ma dovrà aspettare una delega specifica. Per il contratto degli statali, bloccato da sei anni, vengono stanziati solo 300 milioni di euro (40 centesimi al giorno), presi poi dai tagli allo stesso Pubblico Impiego; quindi il governo non stanzia nulla, e se li pagano gli stessi lavoratori statali con blocco del turn over, tagli ai posti di lavoro, riduzione dei premi e salari di produttività.
La stessa demagogia con cui viene presentata l'assunzione di 100 ricercatori d'eccellenza, nasconde che si tratta di assunzioni temporanee e si scontra miseramente con la disoccupazione di più di decine di migliaia. Anche la misura sul
 Canone Rai, presentata come favorevole solo perchè si risparmierebbero 13 euro, diventa odiosamente impositiva: arriverà con la bolletta dell'elettricità, per "abbattere l’evasione". In una situazione di netto peggioramento qualitativo dei programmi Rai.

I padroni sono tutto sommato soddisfatti. Certo avrebbero voluto di più, ma dicono che "date le condizioni è il massimo attualmente possibile". Per i lavoratori e le masse popolari, come ha detto Renzi, l'importante è comunicare "fiducia". Cioè non c'è niente, ma devono sperare...
Ciò che sicuramente c'è ed è concreto è, anche questa volta, il modo dittatoriale con cui è stata decisa questa legge di Stabilità, l'affermazione del potere, personale, di Renzi e della sua corte.

proletari comunisti _PCm Italia 17 ottobre 2015


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