martedì 18 agosto 2015

17 agosto - ATM-Milano, la Cassazione dichiara nullo licenziamento di un lavoratore "reo" di mentre era in malattia



Troppe assenze per malattia, autista Atm licenziato. La Cassazione: "Provvedimento ingiustificato"
Cinquantadue giorni di malattia in quattro anni non sono un motivo sufficiente per giustificare un licenziamento per scarso rendimento. La Cassazione ha così riaperto la battaglia legale tra un conducente dell'Atm di Milano e l'azienda dei trasporti
Milano, 16 agosto 2015 - Cinquantadue giorni di malattia in quattro anni non sono un motivo sufficiente per giustificare un licenziamento per scarso rendimento. Battendo su questo principio, la Cassazione ha riaperto la battaglia legale tra un conducente dell'Atm di Milano e l'azienda dei trasporti. La Corte d'appello riunita in diversa composizione, rimanendo nei binari tracciati dai supremi giudici, dovrà tornare a esaminare il ricorso del dipendente privato del posto di lavoro a causa dei turni saltati per ragioni di salute. In primo grado il tribunale milanese aveva dato torto all'autista e ragione ad Atm, ritenendo che le assenze per malattia erano dimostrative dello scarso rendimento in servizio, contestazione alla base di un licenziamento ritenuto corretto. Ora la questione andrà rivista, mettendo in discussione la decisione del datore di lavoro. "L'ipotesi dello scarso rendimento è diversa e separata da quella delle ripetute assenze per malattia", sottolineano gli ermellini, "inoltre, mentre lo scarso rendimento è caratterizzato da colpa del lavoratore, non altrettanto può dirsi per le assenze dovute a malattia. E poiché è stato intimato per scarso rendimento dovuto essenzialmente all'elevato numero di assenze - ma non tali da esaurire il periodo massimo previsto - il recesso in oggetto si rivela ingiustificato".

Nessun commento:

Posta un commento