domenica 26 luglio 2015

26 luglio - Processo Montefibre, tra i responsabili c'è anche Edison



In tribunale a Verbania è in corso il terzo filone per le morti di amianto nello stabilimento di Pallanza

24/07/2015
cristina pastore
verbania
Dopo la sentenza della Corte di appello di martedì, che ha ribaltato per il processo Monfefibre bis quanto disposto dal giudice in primo grado, dichiarando otto ex dirigenti dello stabilimento chimico di Pallanza responsabili di 18 omicidi colposi per esposizione all’amianto, mercoledì a Verbania - in un nuovo filone processuale in cui le parti offese sono 20 - si è registrata una rilevante novità.  Gli avvocati di parte civile - Elia Pagliarulo per Inail, Laura D’Amico per Cgil e Laura Mara per Medicina democratica e l’associazione Italiani esposti all’amianto - hanno incassato un risultato importante. Su loro richiesta il giudice Raffaella Zappatini ha disposto la citazione di Edison spa tra i responsabili civili. Nei precedenti processi a comparirvi era solo Montefibre, società oggi in liquidazione, sulla quale vi è difficoltà nel rivalersi per i risarcimenti. Martedì a Torino sono state decise provvisionali, immediatamente esecutive, di 50 mila euro per ogni componente famigliare delle vittime costituite parte civile. Con una ricostruzione documentale l’avvocato Pagliarulo è riuscita ad attestare come fosse Montedison, che creò nel 1972 Montefibre, a occuparsi della gestione degli aspetti assicurativi dei dipendenti del polo chimico di viale Azari e come nel 2002 - dopo che nel 1986 la fabbrica aveva sospeso la produzione - questa venisse incorporata in Edison spa, oggi operativa soprattutto nel settore energetico.
«E’ un passo avanti»
«A suo tempo, prima che Montefibre venisse posta in liquidazione, avevamo chiesto si procedesse con un sequestro conservativo su immobili di proprietà della società, ma il giudice respinse l’istanza, dicendo di insinuarci tra la massa dei creditori, ma senza una sentenza in nostro favore ciò risultò inattuabile. Con la citazione odierna si apre una nuova stagione» commenta l’avvocato Laura D’Amico che annuncia - con Gerardo Ramunno, referente Cgil Vco per le malattie professionali - di voler organizzare a novembre, quando saranno rese note le motivazioni della sentenza d’Appello, un convegno per rilanciare l’attenzione delle istituzioni sulla sorveglianza sanitaria dove esistono siti con presenza di amianto che ancora attendono la bonifica.
Le altre indagini
Mercoledì il sostituto procuratore Nicola Mezzina, da anni impegnato nell’istruzione dei diversi processi Montefibre, esprimeva soddisfazione per il risultato ottenuto dal collega di Torino con il lavoro prodotto a Verbania e per la novità «storica» dell’estensione della responsabilità civile a Edison. Intanto dichiara di essere in fase avanzata con le indagini del «quater», un fascicolo che lascia aperto, sapendo come cresca di giorno in giorno - essendo migliaia gli ex lavoratori della fabbrica dove l’amianto era un po’ dovunque - il numero di chi si scopre ammalato. Tra le parti civili ammesse nel Montefibre ter (14 quelle di ex dipendenti o degli eredi) non c’è il Comune di Verbania, il giudice ha ravvisato carenze nella sua legittimazione.


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