sabato 13 giugno 2015

13 giugno - Dolore e rabbia per Alessandro, un ennesimo operaio assassinato dal sistema Ilva. Un forte abbraccio alla moglie e ai figli di Alessandro dai lavoratori dello Slai cobas sc



Alessandro Morricella ha smesso di vivere il 12 giugno.
Dal 12 giugno 2003, quando morirono Paolo Franco e Pasquale D’Ettorre, uccisi dal crollo di una gru, al 12 giugno 2015 sono stati anni segnati da una media di 2/3 operai assassinati all'anno per il profitto dei padroni. Alessandro ora è la quinta vittima della fabbrica negli ultimi tre anni. dopo Claudio Marsella, Francesco Zaccaria, Ciro Moccia, Angelo Iudice.
ASSASSINI!! Gli operai non possono sempre e solo piangere i loro compagni di lavoro! Occorre una rivolta in questa fabbrica di sfruttamento e sangue per il capitale. 
L'Altoforno 2 doveva essere fermato nel 2012 per ordine della Magistratura assieme a tutta l'area a caldo. Invece ha continuato a produrre, nessun risanamento c'è stato e il governo ha sfornato 7 decreti solo per salvare gli interessi prima di padron Riva e poi dei padroni dell'acciaio.

Mentre Alessandro moriva, uno degli assassinii di tanti operai e masse popolari, Fabio Riva, veniva trattato coi guanti gialli!
E ieri, i commissari del governo Renzi, che oggi esprimono ipocrite condoglianze, hanno imposto, sotto
ricatto, che gli operai, che pretendevano sicurezza, riprendessero il lavoro all'Afo 2 – purtroppo, con l’assenso dei delegati sindacali. 
Padron Riva e Stato, Governo, quindi, non c’è differenza: entrambi si stringono le mani insanguinate.  
E al processo questi commissari osano pure chiedere di "patteggiare"!
Anche per loro, come per i Riva, la vita degli operai vale al massimo una multa da 1 milione di euro a testa!

OPERAI, ALZIAMO LA TESTA! ABBIAMO IL CORAGGIO DI DIRE NO E DI LOTTARE!

Slai cobas per il sindacato di classe – Taranto
3475301704

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