domenica 31 maggio 2015

31 maggio - Carrefour di Pieve Emanuele: il Si Cobas chiama alla mobilitazione contro i licenziamenti. Giusto ma per vincere davvero Occorre lo Sciopero Generale della Logistica e l'Unità del sindacalismo di classe





Stamane, 29 MAGGIO, dalle ore 8:00 alle ore 9:00 davanti ai cancelli dell'impianto logistico GS-Carrefour di Pieve Emanuele si è svolta l'assemblea dei lavoratori della cooperativa Millennium360, convocata dal S.I. COBAS di Pavia, cui hanno partecipato anche alcuni delegati ed operai del S.I. COBAS di altre aziende (i compagni della CEVA di Albairate, della DHL di Carpiano, della Eurodifarm di Casalmaiocco, della Carrefour di Pavia, i lavoratori licenziati della RHIAG di Siziano. Il miserabile espediente messo in atto dalla cooperativa consorziata GECO di spostare l'orario di ingresso dalle ore 8:00 alle 9:00 per non dovere retribuire l'ora ai lavoratori riuniti in assemblea, non ha intaccato l'effetto e la partecipazione dei numerosi lavoratori che si sono accostati e sono intervenuti. La cooperativa, subentrata nell'appalto ad Ottobre 2014, ha fin da allora adottato il regime di Cassa Integrazione in Deroga a rotazione per i 102 lavoratori sospesi per sette-dieci giorni a testa per ognuno dei mesi lavorati. Dagli 80.000 colli movimentati nella primavera dello scorso 2014 (periodo in cui Carrefour-GECO lasciarono a casa già 25 lavoratori), la multinazionale francese della GDO ha progressivamente diminuito le merci lavorate nel magazzino di Pieve Emanuele; pur esigendo nel contempo, strumento dell'operazione il braccio servile dei mezzani cooperativi di GECO, una sempre maggiore produttività (in colli/h) dai lavoratori ed utilizzando tale pretesto come leva di sfruttamento e ricatto come "garanzia" per riportare nel magazzino un numero maggiore dei 35.000-38.000 colli giornalieri e mantenere la piena occupazione. Tutto ciò a fronte di mezzi di lavoro (voice malfunzionanti, commissionatori elettrici e muletti perennemente guasti ed ammassati in officina) ed una condizione generale dello stato del magazzino totalmente inadeguati a consentire produttività così alte. Per realizzare tale "mission", buona parte dei lavoratori, sotto il costante ricatto di ulteriori esuberi (ora dichiarati ufficialmente), si sono recati al lavoro negli ultimi mesi ben prima dell'inizio del turno per riuscire ad accaparrarsi i pochi mezzi funzionanti, aumentare la media oraria iniziando un po' prima e riducendosi a mangiare guidando i mezzi pur di non finire in una lista di proscrizione di nuovi licenziati.
La schiavitù è dietro l'angolo. 
Fino alla comunicazione di oggi, nel tardo pomeriggio, in cui la cooperativa ha annunciato l'apertura della procedura di licenziamento per altri 25 operai, calendarizzando già fin dalla prossima settimana l'utilizzo forzato delle ferie e di permessi dei lavoratori essendo conclusa la CIGD. 
IL S.I. COBAS INVITA TUTTI I LAVORATORI AD UNA MOBILITAZIONE GENERALIZZATA PER ENTRARE IN ROTTA DI COLLISIONE CON TALE GRAVE PIANO DI RISTRUTTURAZIONE PADRONALE


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