giovedì 9 aprile 2015

9 aprile - Tenaris Dalmine: riprendono le iniziative alle portinerie

La Tenaris di padron Rocca dopo aver fatto in questi anni profitti miliardari alla Dalmine, ora con la scusa delle oscillazioni del prezzo del petrolio dichiara 406 esuberi. Nello stesso tempo sta preparando una nuova fabbrica in Texas che dal 2017 farà la stessa produzione della Dalmine: MA DI QUALE CRISI STA PARLANDO? Rocca vuole mantenere alti i suoi profitti facendone pagare i costi agli operai dei suoi stabilimenti in tutto il mondo.

Fiom Fim Uilm costretti dall'annuncio di 406 esuberi a dichiarare uno sciopero di 8 ore, nemmenno fingono di raccogliere i risultati della grande adesione in tutta la fabbrica. Gli operai non ne possono più di queste condizioni di lavoro sempre peggiori, in una fabbrica che si svuota giorno dopo giorno. Ma Fiom Fim Uilm stanno da un'altra parte.
Loro sono al tavolo, pronti a firmare un'altro pezzo del piano, che sta uccidendo la fabbrica.
Perchè le azioni di padron Rocca, anche quelle di oggi, sono la conseguenza degli accordi sindacali FIRMATI DA FIOM FIM UILM E DAI LORO DELEGATI, che hanno dato la libertà di ristrutturare tagliando posti di lavoro, eliminando lavorazioni, aumentando i carichi individuali, allargando la precarietà... E' tutto scritto. L'accordo del 30 dicembre 2009, con i 741 licenziamenti, ha un'importanza centrale, nel ridimensionamento di Dalmine.

RIPRENDERE L'ACCORDO DEL 2009 È IMPORTANTE PER NON RIFARE GLI STESSI ERRORI. IL PRIMO È QUELLO DI NON LASCIARE NELLE MANI DI FIOM FIM UILM LA TRATTATIVA PER I NUOVI 406 ESUBERI!
SONO QUESTI EX SINDACATI IL PRINCIPALE OSTACOLO DA CUI GLI OPERAI DEVONO LIBERARSI PER DIFENDERE I LORO INTERESSI.

I fatti ancora una volta parlano chiaro. In ACCIAIERIA con lo SLAI COBAS SC e l'FLMU/CUB, gli operai in massa scioperano per tre giorni, contro esuberi e spostamenti. Uno sciopero dal basso, compatto che fa tremare, i vertici aziendali e i burocrati sindacali. 'Non è più un tabù scioperare senza la Rsu' si scherza soddisfatti alle portinerie.

Ma Fiom Fim Uilm e i loro delegati continuano il loro sporco lavoro. Tentando di dividere e indebolire gli operai per vincerne le resistenze, li mettono davanti al fatto compiuto di un accordo solo per l'acciaieria, il 24 marzo, come al solito l'ultimo giorno prima della fermata di 20 giorni! Un accordo bidone che porta a 15 turni la programmazione, ma lascia a TD la libertà di ordinare il lavoro al sabato e domenica a volontà! Taglia 26 operai dal reparto, e di conseguenza peggiora il lavoro e la sicurezza sugli impianti già critica.
Ma gli va male. Il 24 marzo le assemblee dell'acciaieria con forti proteste e contestazioni a Fiom Fim Uilm hanno già di fatto bocciato questa vergognoso accordo separato.
LA LOTTA QUINDI NON È PER NIENTE CHIUSA, PER NESSUNO.
Dall'acciaierai è arrivata la risposta degli operai che hanno scioperato contro il piano di tagli dell'azienda e contro la gestione sindacale della trattativa che se ne frega delle esigenze dei lavoratori. Questo sciopero DAL BASSO è un segnale importante per tutti gli operai. Ha dimostrato che gli operai hanno un arma per contrastare i piani padronali di ristrutturazione e riduzione che invece gli ex sindacati Fiom Fim Uilm firmano. Ha dimostrato che per usarla bene, serve avere un'organizzazione sindacale in fabbrica che fa gli interessi degli operai.
ORGANIZZIAMO IL SINDACATO DI BASE E DI CLASSE
IN OGNI REPARTO!

NO AI LICENZIAMENTI E AGLI SPOSTAMENTI
NO ALLE TRATTATIVE SEPARATE PER REPARTO
CI VUOLE LO SCIOPERO DAL BASSO COME IN ACCIAIERIA
IN TUTTA LA FABBRICA



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