sabato 7 marzo 2015

7 marzo: L'8 Marzo delle Lavoratrici e Disoccupate, organizzate nello Slai Cobas sc, a Taranto -donne in lotta contro il governo Renzi - Ieri un presidio e sit-in che si è fatto molto sentire...

queste le sintetiche ragioni:



6 marzo ore 9,30 p. Ramellini
presidio, poi sit/in itinerante fino al Comune di disoccupate, lavoratrici precarie
La Puglia è la seconda peggior regione in Italia per differenza di occupazione tra donne e uomini,
a Taranto poi le donne disoccupate sono la maggioranza, mentre le "fortunate" che lavorano, anche negli appalti publici hanno contratti vergognosi di meno di 2 ore al giorno e 300 euro di salario.
IL JOBS ACT NON FA CHE PEGGIORARE QUESTA CONDIZIONE E nello stesso tempo aumenta la nostra dipendenza in famiglia e le discriminazioni sono a base della violenza sessuale verso le donne fino ai femminicidi…
DISOCCUPATE ORGANIZZATE, LAVORATRICI
SLAI COBAS per il sindacato di classe
 questa la locandina:

questo il resoconto:



Ieri mattina, una grossa squadra di disoccupate, lavoratrici delle pulizie e della Pasquinelli dello slai cobas ha fatto un combattivo ma anche allegro presidio e sit-itinerante, per dire che questo 8 marzo non può non essere per le donne proletarie prima di tutto di denuncia, protesta contro il governo Renzi, le sue ministre e i suoi provvedimenti che peggiorano condizioni di vita, discriminazioni per e sul lavoro, condizione generale di subordinazione e oppressione.
Durante il presidio in piazza Ramellini mentre venivano diffusi i volantini e riempita tutta la piazza di striscioni e cartelli, lavoratrici e disoccupate hanno fatto interventi di denuncia dei provvedimenti del governo che colpiscono in particolar modo le donne, l'appello alle altre donne ad unirci e organizzarci, raccogliendo le firme per uno sciopero generale che sia una rivolta per far cadere il governo Renzi ma anche interno alla battaglia delle donne perchè "tutta la vita deve cambiare", "tutta questa società deve cambiare". E questi interventi si sono alternati a parole d'ordini e canzoni.
(questa combattiva e forte presidio ha dato fastidio ad un maschio che è sceso da casa sua - in pigiama - minacciando di rompere la macchina con le trombe, di buttarsi a mazzate, ecc. ecc.... se n'è dovuto andare con la coda tra le gambe).






Verso le 11 è partito il sit-in per tutto il centro città diretto al Comune (che al di là di squallide parole di circostanza non fa niente per le donne disoccupate e, peggio di tutti i padroni, tiene le lavoratrici degli appalti comunali a ore e salari vergognosi). Ma la prima tappa del sit-in è stato il mercato Fadini. Qui le donne sono entrate con striscione, megafono, fischietti, distribuendo a tutte le donne, contente di questa "escursione" i volantini. Poi, pur se piccolo, il gruppo delle donne si è fatto sentire eccome nelle strade, bloccando il traffico nelle strade del centro e soprattutto vicino e sul ponte girevole, facendo uscire dai negozi le persone, affacciare dalle finestre. E neanche la pioggia in alcuni momenti ha fermato il mini ma vivace corteo, che con fischietti, slogan, "bella ciao", comizi volanti, affissione di locandine per le strade, diffusione del volantino, ha attraversato tutto il centro, particolarmente salutato da studentesse e studenti.
Al Comune, le disoccupate e lavoratrici hanno fatto sentire la loro protesta. In questa occasione, non ci interessavano incontri ipocriti.
 Li rimandiamo ai prossimi giorni...
Ieri dovevano solo sentire la rabbia e la voglia di lotta delle donne!
APPUNTAMENTO A DOMENICA ALLE 18 NELLA SEDE SLAI COBAS DOVE LE COMPAGNE DEL MOVIMENTO FEMMINISTA PROLETARIO RIVOLUZIONARIO PARLERANNO DELLA LOTTA DELLE DONNE RIVOLUZIONARIE, DA KOBANE ALL'INDIA, DEI NOSTRI INCONTRI CON LE RAGAZZE DELLA GALIZIA E DELLA TURCHIA.
E POI.... FILM...



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