venerdì 27 marzo 2015

27 marzo: Palermo - l'iniziativa dello Slai Cobas sc per il servizio Disabili. Dalla stampa



LA PROTESTA. A darne notizia il sindacato Slai Cobas. Sit in ieri a Palazzo Comitini, sede della ex Provincia, in serata incontro con il commissario straordinario Munafò 
Studenti disabili, “il servizio d’assistenza non si ferma” 
Dall’1 aprile fino a giugno i 1200 studenti con disabilità delle scuole superiori di Palermo e provincia potranno rifrequentare le lezioni. Sembra sia stato scongiurato il rischio di interruzione dell’assistenza scolastica per i disabili.
A darne notizia ieri pomeriggio il sindacato Slai Cobas e un gruppo di genitori, che insieme ai loro figli disabili in carrozzina, erano scesi in strada a protestare, organizzando un sit-in davanti a Palazzo Comitini, sede dell’ex Provincia ora Libero Consorzio di Palermo.
Motivo della protesta era proprio la possibile interruzione, la terza da ottobre, dell’assistenza scolastica per gli studenti con disabilità che frequentano gli istituti superiori della città. Il 31 marzo infatti si esaurisce l’ultima tranche di finanziamento che aveva permesso la proroga delle attività da gennaio a marzo. Il rischio di un’eventuale interruzione sembra adesso scongiurato. In un incontro privato con i genitori e alcuni rappresentanti dello Slai Cobas, il commissario straordinario dell’ex Provincia Manlio Munafò ha infatti assicurato di aver trovato le risorse per garantire il servizio sino alla fine dell’anno scolastico. “Ci ha assicurato – spiega Donatella Anello dello Slai Cobas – che non ci sarà alcuna interruzione e che sono stati trovati i fondi attraverso tagli e rimodulazione di risorse interne all’ente. Quello di oggi (ieri, ndr) è stato un piccolo passo verso un percorso di tutela dei diritti dei più deboli”, conclude. Almeno per questi ultimi tre mesi dell’anno scolastico, le attività di assistenza igienico-personale, alla comunicazione e il trasporto saranno garantite. “Il problema però resta – aggiunge Anello – si tratta di servizi che avanzano con proroghe vergognose, e illegali interruzioni anche in corso di anno scolastico, come successo nel 2014. Si deve lavorare affinché a settembre non si ripresenti di nuovo il problema delle risorse”. Intanto, si attende un milione e 400mila euro da parte della Regione, da ripartire comunque tra le provincie siciliane. “La situazione del servizio è collegata alla situazione economica delle ex Province, oggi Liberi consorzi – aveva detto qualche giorno fa Manlio Munafò alla trasmissione Ditelo a rgs -, che va diventando sempre più preoccupante per le minori risorse che stato e Regione vanno progressivamente trasferendo da questi enti, pur lasciando nei fatti inalterata la quantità di servizi e attività. Ovviamente, questo porta a un’enorme difficoltà a livello finanziario. Stiamo cercando di assicurare alle famiglie e i ragazzi il servizio sino alla fine dell’anno scolastico”.

Giornale di Sicilia 27 marzo 2015

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