lunedì 16 febbraio 2015

17 febbraio: Elezioni RSU 2015- a Milano lo Slai Cobas sc/SCUOLA presenta la lista: Per l'Unità dei lavoratori contro le politiche di Renzi



Il 3-4-5 marzo si terranno le elezioni per il rinnovo delle RSU, come Slai COBAS per il sindacato di classe abbiamo deciso di presentare la lista, pur consapevoli dei limiti che hanno, perché riteniamo che in ogni ambito, ogni spazio debba essere utilizzato per portare la lotta sino in fondo contro gli attacchi che i lavoratori della scuola, ma tutti i lavoratori, stanno subendo da anni in questo Paese.
Avremmo voluto anche pensare a una lista comune, perché comprendiamo  l’aspirazione dei lavoratori all’unità, su una piattaforma comune, discussa con i lavoratori, ma non ci sono state le condizioni: da un lato perché si ha una visione burocratica- basti pensare che nulla viene detto del contratto integrativo ai lavoratori: né un’informativa, né una presentazione, né problemi emersi: tutto al chiuso delle stanze, quasi fatto privato, l’unico tema, in questi anni, è stato la suddivisione del Fondo d’Istituto fra Ata e docenti, dall’altro perchè non avremmo certo potuto condividere la lista con i sindacati confederali o con quelli corporativi: comunque tutti firmatari di contratti che hanno peggiorato le condizioni dei lavoratori; unità necessaria per essere incisivi, perché divisi si perde.
E, allora, utilizziamo anche le RSU per organizzarci dal basso, per costruire l’unità che serve!
L’obiettivo dell’oggi è contrastare la  “Buona Scuola” di Renzi che promette 150.000 assunzioni – atto dovuto perché illegale reiterare all’infinito incarichi a tempo determinato – in cambio di perdita di diritti per tutti e peggioramento delle condizioni di vita e di lavoro. In particolare, il governo Renzi vuole andare fino in fondo con la cancellazione del CCNL, tagli per circa 2000 posti di lavoro del personale ATA, la condanna alla disoccupazione per migliaia di precari che lavorano dalle GI, la gerarchizzazione degli insegnanti- riesce ad essere ulteriormente classista e razzista perché il destino del personale ATA in materia “sfugge” e non viene neanche citato – con, anche, la definitiva eliminazione degli scatti di anzianità; l’ulteriore taglio del finanziamento del fondo d’ Istituto che, ricordiamo, serve anche ad “integrare” i nostri stipendi, scellerata scelta dei sindacati che quei contratti hanno firmato, aprendo la strada a divisioni tra lavoratori, mentre i finanziamenti alle scuole private viene ampiamente assicurato e ulteriormente finanziate da Regioni e EELL, per non parlare dell’ istituto Invalsi; l’ingresso dei privati-che godranno di benefici fiscali- nelle scuole, con il potenziamento dell’alternanza scuola-lavoro che rende gli studenti mano d’opera gratuita- vedi il grande evento Expo.
L’obiettivo di oggi è rivendicare che gli 8 miliardi di tagli della Gelmini ritornino alla scuola, il tempo scuola ripristinato: altro che fantasiose “aperture delle scuole tutto il giorno”
Vediamo bene come i provvedimenti governativi degli ultimi anni hanno determinato: aumento dei carichi di lavoro, insegnanti in esubero, prolungamento della vita lavorativa, classi di concorso “atipiche”, la discriminazione ulteriore per i “quota 96”e gli inidonei, l’aumento del numero di alunni per classe, per non parlare di migliaia di contenziosi aperti, in particolare dai precari,…e potremmo continuare.
Ci vogliono divisi in mille rivoli, concentrati sul problema particolare che ogni “riforma”, ogni provvedimento governativo ha creato e che si trascinano e trascinano le nostre esistenze nella lotta per i nostri diritti…uniamoci contro la propaganda anche dell’attuale governo che cerca di contrapporre e dividere i lavoratori della scuola-ma non solo- per meglio “andare avanti” nella demolizione di diritti, servizi, posti di lavoro.
Ogni perdente posto, ogni precario “a vita”, ogni carico di lavoro in più scaricato sul personale di segreteria e collaboratori scolastici- a fronte di diminuzione della pianta organica e, oggi, Faraone parla di centri di servizio a cui affidare le “scartoffie”: verso le esternalizzazioni?, mentre dovrebbe sparire la figura del vice-preside- ogni “esubero” ci riguarda tutti, a partire dal singolo posto di lavoro. Contro gli “annunci” e le smentite che, ancora in questi giorni, esponenti del governo fanno a proposito de la Buona scuola (valutazione, organizzazione del lavoro, scatti stipendiali –merito, selezione del personale, sostegno, organico funzionale, dispersione scolastica…tutto in unico calderone) che sarà presentata da Renzi il 22  alla festa "La scuola che cambia, cambia l’Italia" organizzata dal PD- Il Parlamento, si sa, nell’ era Renzi è un laccio e lacciuolo;  il miglior modo per imporre, confondere le idee, ma, soprattutto, creare ulteriore caos ed incertezza. Il miglior modo per distruggere definitivamente il sistema d’istruzione pubblico. A pochi giorni dal Decreto sulla riforma della scuola.
Sali COBAS per il sindacato di classe- Scuola Milano

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