venerdì 13 febbraio 2015

13 febbraio: Roma- Resoconto incontro 2 febbraio 2015



sulla lotta a roma

Subject:
 Resoconto incontro del 5 febbraio 2015 con Assessorato Politiche Sociali di Roma Capitale, con delegazione OPERATRICI – OPERATORI SOCIALI IN LOTTA (USI, COBAS, CUB) e presidio con “social corner”. Si prosegue un confronto anche con l’Assessora Danese e si riapre la questione cittadina delle politiche dei servizi sociali, socio assistenziali, educativi in città, in attesa del Bilancio 2015. ROMA CITTA’ APERTA, ROMA RESISTE, VA LIBERATA DI NUOVO.
Si è svolto il 5 febbraio 2015, nonostante le avverse condizioni metereologiche, il presidio con assemblea e “social corner”, promosso dal raggruppamento “OPERATRICI E OPERATORI SOCIALI IN LOTTA” con il sostegno di USI, COBAS, CUB, Usicons, all’Assessorato alle Politiche Sociali e della Salute di Roma Capitale a Viale Manzoni 16.
E’ stato distribuito un volantino, nel quale erano spiegate le ragioni dell’iniziativa e una sintetica analisi dei problemi prioritari che riguardano chi lavora nella miriade di servizi, attività, progetti esternalizzati dal Comune per anziani, disabili, minori, soggetti svantaggiati, di intermediazione culturale, sui territori (assistenza domiciliare in primis), nelle strutture e centri residenziali e semi residenziali, case famiglia, compreso il collegamento con i servizi svolti nelle scuole e servizi educativi – di integrazione (competenza che è condivisa con assessorato e di partimento politiche educative), con una attenzione anche ai beneficiari di tutti questi servizi e attività, utenti e cittadine-i. Verso le 16, una delegazione ha incontrato il capo-segreteria e componenti della segreteria dell’Assessorato, successivamente una volta rientrata da impegni istituzionali, anche l’Assessora Danese ha avuto un breve colloquio con la delegazione di lavoratori e lavoratrici, nel quale ha dato disponibilità al confronto e al dialogo sulle varie osservazioni e questioni poste dai delegati e portavoce, il confronto e il primo incontro è proseguito per circa un’ora  e mezzo, con la segreteria dell’Assessorato.

E’ stato uno scambio di informazioni e un inizio di percorso, che proseguirà nel merito della varie situazioni collettive, sottoposte all’attenzione dell’Assessorato, proficuo e costruttivo, che per quanto riguarda “operatrici e operatori sociali in lotta” e le  rappresentanze sindacali di USI, Cub e Cobas, è la prosecuzione di un intervento cittadino e nei vari settori che prosegue da quasi 5 anni e che oramai ha visto il confronto, le proposte e quando necessarie, le mobilitazioni, con gli ultimi 3 assessori che si sono succeduti a Roma con delega a politiche sociali e della salute.
Dopo un intervento introduttivo da parte della delegazione di lavoratori, che ha spiegato i punti prioritari e le ragioni di tutela degli interessi reali di chi lavora nei vari servizi, attività, progetti, anche collegando gli intrecci tra i diversi assessorati e deleghe di riferimento (politiche scolastiche di integrazione ad alunnie-i con disabilità, scolarizzazione rom  e mediazione interculturale, asili nido in  convenzione, per citare quelli più conosciuti), con gli altri settori e interventi di competenza specifica (assistenza domiciliare, politiche di inclusione e campi attrezzati, servizi ad anziani e disabili in strutture fisse, case di riposo, centri diurni, case famiglia), si sono affrontate le varie criticità. I punti toccati sono le questioni, sulla riforma dell’assistenza domiciliare e del meccanismo di tariffazione e accreditamento posto con la Delibera di Giunta Comunale 355 del 2012, sul sistema delle strutture per anziani e disabili e le problematiche di carenze di coordinamento tra i vari servizi (svolti da cooperative diverse anche nella stessa struttura pubblica, come per le case di riposo), di salute e sicurezza per chi lavora e a tutela dell’utenza (con particolare difficoltà per chi lavora nell’assistenza domiciliare e nei servizi alla persona), delle battaglie estenuanti per far applicare i diritti minimi nei posti di lavoro esternalizzati, della mancanza di omogeneità tra servizi municipali e quelli di competenza dipartimentale, anche per quanto riguarda l’impegno formale, nei bandi di gara e nelle proroghe, di garantire in tutti i casi l’applicazione della clausola sociale, di salvaguardia occupazionale e salariale, della formazione del personale, del rispetto delle tariffe complessive del costo del lavoro previsti dai contratti collettivi di lavoro, dei costi di gestione “efficienti e ottimali”, della necessità ribadita da tutta la delegazione, di costruire un meccanismo integrato di RETE territoriale, in sinergia con le altre pubbliche amministrazioni interessate, di natura socio sanitaria assistenziale ed educativa, un meccanismo e un sistema che attualmente NON C’E’, che tra le altre cose eviterebbe “doppi livelli di competenza” che più che interagire tra loro, si accavallano cerando situazione di impasse non gestibili, le doppie spese tra enti diversi (Comune e Asl, per esempio), con un risparmio effettivo di costi e un livello di efficacia per l’utenza, oltre che di semplificazione amministrativa nei protocolli, nelle procedure e una maggiore serenità anche lavorativa e occupazionale, una PROSPETTIVA POSSIBILE E FUTURA DI MIGLIORE PROGRAMMAZIONE E GESTIONE DI TUTTE LE FILIERE DEI SERVIZI A ROMA CAPITALE. Così come è stata ribadita l’opposizione teorico-pratica ai criteri e meccanismi imposti dalla D.G.C. 355/2012, ereditata dalla Giunta Alemanno, che va completamente rivisitata.  Così come si è ribadita la necessità di una maggiore trasparenza nelle procedure e nella vigilanza non solo negli appalti in corso, per evitare gestioni personalistiche o interessi poco pubblici e troppo “privati” nei bandi di gara, come è avvenuto anche per effetto delle inchieste su “mafia capitale” e le implicazioni su tutta la filiera nel terzo settore e nelle cooperative sociali, situazione che è divenuta sistema e non è frutto di singoli casi oggetto di inchieste della  magistratura in sede penale. 
E’ stato chiesto dal delegato Usi, un riscontro sula attuale mancata sottoscrizione, per il settore sociale della Farmacap (servizio anziani fragili), del Contratto di Servizio per un importo di circa  £ 2.600.000=, a copertura dell’anno 2015 dei servizi erogati da anni e  di importanza nella filiera dei servizi pubblici alla terza età e alla cittadinanza, anche in virtù del fatto che tale CdS ridurrebbe di molto il rischio di scopertura del servizio, dei passivi di bilancio  ipotizzati per gli anni passati anche se la competenza dell’Azienda Speciale comunale FARMACAP, è passata come vigilanza e indirizzi gestionali dall’Assessorato alle Politiche sociali a quello al Bilancio con l’assessora Scozzese, con gli effetti ipotizzati dalla D.G.C. 4766 di messa in liquidazione di tutta la Farmacap, oltre alla 44 farmacie comunali e all’asilo nido dell’Infernetto, che dovrebbero essere inseriti nella rete di servizi integrati sociosanitari farmaceutici educativi, di rilevanza pubblica nelle periferie romane, come poli sociosanitari e farmaceutici in territori dove servizi di tal genere non ci sono e nell’ottica della generale proposta di verifica di “RI-PUBBLICIZZAZIONE” di servizi e opere per la cittadinanza, che è uno dei punti di piattaforma cittadina sostenuti anche da Usi, Cobas, Cub.   
L’Assessorato ha ascoltato i rilievi e le osservazioni, ha condiviso l’esigenza di proseguire a breve il confronto con il raggruppamento operatrici- operatori sociali in lotta e i sindacati che lo sostengono, per entrare nel merito delle proposte e dei problemi attuali e concreti, posti sul tappeto e ha illustrato i primi interventi e orientamenti messi in campo in questo mese di subentro dell’Assessora Danese e del suo gruppo di lavoro.
E’ in corso di sviluppo un intervento per la modifica delle tariffe come previste originariamente dalla D.G.C. 355/2012, anche per effetto della sentenza del TAR in materia, così come sono in corso incontri e verifiche con i Municipi anche sui criteri posti nella Delibera della Giunta Alemanno, per l’impatto sui territori e stazioni appaltanti”, per l’assistenza domiciliare. E’ anche in fase di prosecuzione, il dialogo con l’Assessora Scozzese al Bilancio, per le questioni relative al fabbisogno necessario per il 2015, per i servizi di competenza dell’Assessorato e del Dipartimento, che si attestavano in circa 320 milioni di euro complessivi per tutti i servizi da erogare tramite appalti e convenzioni, una verifica in corso non solo con l’Assessorato al Bilancio per evitare tagli e ridimensionamenti che si ripercuoterebbero in negativo  per l’utenza e con un rischio per i posti di lavoro, ma anche con altri assessorati per avere un orientamento condiviso della Giunta per le politiche sociali e della salute e dell’altra  delega su casa ed emergenza abitativa, ribadendo che l’Assessora Danese ha preso l’incarico in corso d’opera e con la “complicazione” delle inchieste definite di “Mafia Capitale”, di cui comunque bisogna tener conto per non ricadere in situazioni di difficile gestione da parte dell’organo politico e dell’esecutivo di Giunta comunale di Roma. La segreteria dell’Assessorato ha dati diversi   e minori sui “tagli” di budget nel bilancio previsionale 2015, rispetto a quelli ipotizzati nei volantini degli operatori sociali (Ndr, la delegazione spiega che la cifra ipotizzata è comprensiva dei dati incrociati de bilancio pluriennale 2013 – 2015 votato dal Consiglio – Assemblea capitolina con il previsionale 2015, ancora da verificare nelle CCP Bilancio e altre  competenti, in sede di parere obbligatorio prima del voto in aula consiliare, comprensiva  di dipartimenti, municipi e diverse stazioni appaltanti, comprese quelle del settore  scolastico educativo di pertinenza dell’assessorato e dipartimento preposto, spiegazione che ha chiarito la cifra più alta  e “rasserenato” l’assessorato  sull’importo totale di 50 milioni di euro complessivi di ridimensionamenti sul totale dei servizi e attività, ipotizzato da lavoratori e lavoratrici), pur condividendo la necessità di attivare confronti, verifiche e tavoli, nei rispettivi ruoli e funzioni per ridurre la portata negativa di un Bilancio di austerità nel 2015. Una partita difficile, che richiederà scelte future e importanti, anche sul metodo e sui criteri da adottare nei bandi di gara, sia per le offerte economiche che per i punteggi e le valutazioni sui progetti, tematica oggetto di confronto aperto con le parti sociali, che vedrà il coinvolgimento delle CENTRALI COOPERATIVE, dell’associazionismo e delle parti sindacali (come al solito, gli “operatori e operatrici sociali in lotta” e le strutture di USI, COBAS, CUB sono state le prime a muoversi, con la richiesta di incontro inoltrata in data 13 gennaio 2015, Ndr).    
L’Assessorato sta predisponendo bandi di gara e dando disposizioni per evitare “proroghe all’infinito” ponendo l’esigenza di certezza, trasparenza, efficacia e riduzione di sprechi, chiede alla delegazione sindacale orientamento in tema di divisione in lotti per aggiudicazione nei bandi di gara di diversi servizi di competenza del Dipartimento politiche sociali. La risposta della delegazione sindacale è stata negativa, sull’efficacia di tale metodo e sistema, portando ad esempio il bando dei canili comunali, quello di scolarizzazione rom e sinti e quelli per  campi attrezzati, in coso di predisposizione e alcuni sospesi “in autotutela”, perché permane sempre il rischio elevato, di “cordate di interessi” e gruppi per la spartizione in lotti dei servizi e attività, che aggirino la trasparenza e regolarità delle gare e delle procedure, con forte rischio occupazionale per il mancato inserimento in modo chiaro, della clausola sociale e di salvaguardia occupazionale, salariale e di continuità lavorativa, oltre alla mancata verifica degli importi complessivi dei budget rispetto al costo reale del lavoro, delle percentuali di costi di gestione  (la D.C.C. 135/2000 e la 259/2005, INDICANO IL 10% di costo e di adeguamento, rispetto alle spese vive del costo del lavoro, ndr), dell’esattezza nella predisposizione dei bandi di gara da parte dei R.U.P.  (Responsabili Unici del Procedimento) delle stazioni appaltanti comunali, degli articoli per le tariffe indicate nel D. Lgs. 163/2006 (invece di quelle per le opere e i servizi sociali, sono state “erroneamente” prese come riferimento quelle per le …OPERE EDILIZIE …con uno squilibrio in origine dell’offerta di gara, come avvenuto per scolarizzazione rom nel Dipartimento XI…).  Altri esempi sono stati riportati per il bando di gara per le portinerie sociali delle case di riposo comunali, anch’esso sospeso in autotutela, dove il soggetto che si era aggiudicato la gara (coop sociale Formula Sociale), è implicato nelle inchieste della Magistratura  su “Mafia Capitale”, come il presidente della Commissione di gara è indagato nei vari tronconi di quell’inchiesta, il rischio di “turbative d’asta” è sempre in agguato e la richiesta che è accolta dall’Assessorato come orientamento e indirizzo è quella di verificare sempre tutte le condizioni di trasparenza,  legalità, efficacia e regolarità di tutte le fasi delle gare di appalto, a partire dai criteri delle “manifestazioni di interesse” e di quelle successive. Anche sulle Case di Riposo  come per i Centri Diurni e la Comunità Alloggio “Buozzi”, anche per le sollecitazioni della delegazione sindacale di operatori e operatrici sociali in lotta, di CUB, USI e Cobas, l’Assessorato sta esaminando le questioni e invita ad approfondimenti, come per le altre situazioni sulla D.G.C. 355, sui servizi e attività di competenza del dipartimento e dell’Assessorato, con prossimi incontri, dati e “tabelle” alla mano, per dare un riscontro concreto e una prosecuzione a questo primo incontro, nel corrente mese di febbraio e prima che le varie delibere siano sottoposte a valutazione da  parte delle commissioni permanenti  consiliari e dell’Assemblea capitolina, sul Bilancio previsionale 2015 e delle Delibere propedeutiche. A tale proposito, per la situazione della FARMACAP, l’Assessorato dichiara che la scelta attuale è stata già presa con la D.G.C. 4766 del 30 dicembre 2014, quindi allo stato ATTUALE NON SI PONE LA QUESTIONE DI SOTTOSCRIZIONE DI UN CONTRATTO DI SERVIZIO PER IL SOCIALE NON ESSENDOCI LA NECESSARIA COPERTURA DI BILANCIO 2015 (è possibile una interlocuzione sul punto dell’Assessorato  alle Politiche Sociali con l’Assessora al Bilancio Scozzese), solo se da prossimi orientamenti dell’Assemblea  capitolina su quella Delibera di Giunta, dai Gruppi consiliari di segno contrario a quanto deliberato con la 4766, si riapre la questione del Contratto di Servizio per i servizi sociali agli anziani e di telecompagnia, teleassistenza, sportelli sociali, telesoccorso e della copertura  economico - finanziaria. L’INVITO ALLA PROSECUZIONE DEL CONFRONTO, E’ CONDIVISO DALLE PARTI, se ne ravvisa la necessità e l’importanza, per gli approfondimenti e le possibili convergenze, nel rispetto dei rispettivi ruoli, a tutela di chi lavora e dell’efficacia e tutela della cittadinanza. La delegazione, come annunciato nel volantino distribuito, parteciperà alla prossima iniziativa cittadina autorganizzata, assieme alla Rete delle Municipalizzate e delle diverse rappresentanze sindacali aziendali di varie situazioni (dipendenti comunali, aziende pubbliche e partecipate, cooperative) che si svolgerà il prossimo 10 febbraio a piazza del Campidoglio a partire dalle ore 16, per aprire una nuova fase di dialogo con Gruppi consiliari e con l’Assemblea capitolina, su Bilancio 20015, delibere propedeutiche e orientamenti e indirizzi predisposti dal basso, in forma partecipata.
Alle 17.40, la delegazione scende al presidio e informa velocemente dell’esito costruttivo e positivo dell’incontro le persone rimaste al presidio, che durante l’incontro hanno proseguito con il “social corner”,  con l’indicazione operativa di preparare documenti congiunti da inoltrare per gli approfondimenti richiesti dall’Assessorato, utili per dare concretezza al prossimo incontro da costruire e da fare, con la delegazione di “OPERATRICI-OPERATORI SOCIALI IN LOTTA”, dei sindacati autorganizzati e di base che sostengono questo percorso e di chi ci vorrà aiutare (con contributi scritti, suggerimenti).   

Nessun commento:

Posta un commento