sabato 22 novembre 2014

17 novembre: TORNANDO AL CORTEO DEL 14 DI MILANO, UN REPORT UTILE PER CAPIRE SUL CAMPO LA LOTTA DELLO SLAI COBAS SC, LA LINEA FIOM E ALTRE FORZE...

In generale nel corteo Fiom a Milano, una cosa che risaltava anche in questa manifestazione è il dato della quantità degli operai scesi in piazza, anche se ad esso ancora non corrisponde una combattività adeguata, ma comunque esprime una voglia di rispondere a Renzi e ai padroni, che la linea Fiom ribadita ancora da Landini : "noi siamo qui “per” non “contro”...."  cerca di mantenere sotto controllo.

La decisione dello Slai cobas per il sindacato di classe di Bergamo, Milano è stata di partecipare a questo corteo per portare agli operai la chiarezza sugli obbiettivi dello  sciopero contro il governo e i suoi provvedimenti filopadronali, con lo spirito che lo sciopero generale lo iniziamo noi oggi e la mobilitazione deve andare avanti unificando tutti i settori colpiti dalle politiche del governo, che non è un interlocutore per le masse in lotta ma una controparte che in questa fase vuole affossare ideologicamente e colpire tutto quello che si muove e lotta.

Questo nostro aspetto è stato evidente subito, perchè sin dall'inizio appena entrati in corteo al concentramento abbiamo passato il filtro del servizio d'ordine Fiom (non digos...) che avendoci individuato come settore logistica cobas ci aveva intimato  di fermarci in coda dove già sostava lo spezzone si.cobas (che è rimasto in coda ed è arrivato in piazza a comizi conclusi e senza nessun spikeraggio, nonostante un furgone con amplificazione e lo striscione “operai metalmeccanici e facchini uniti nella lotta”, restando nello spezzone fiom con lo spirito espresso dal loro volantino).
Noi ci siamo posizionati a metà corteo dopo lo spezzone Fiom del Friuli.
Eravamo presenti con due pulmann da Bergamo, di lavoratori immigrati della logistica di Brignano e di operai della Tenaris, Brembo, Sneider, Necta, inoltre vi erano lavoratrici della Codess, operai logistica della LDD, decine di lavoratori indiani di Natura.com, lavoratori di Milano di Opera, della Marr, autisti della Fao. Abbiamo portato lo striscione: “Renzi, sogno del padroni incubo dei lavoratori, CACCIAMOLO” e altri: “sciopero generale Renzi se ne deve andare – trattativa=sconfitta, cacciamolo, gli operai della logistica portavano vari striscioni: “logistica-illegalità di Stato-Renzi-Poletti fascisti perfetti”, “sfruttati e scaricati”, “Natura.com NO ai licenziamenti con ogni mezzo necessario”, ecc.
Tra tutti i lavoratori della manifestazione è stato anche diffuso il volantino dello Slai cobas per il sindacato di classe.

Durante tutto il corteo slogan e spikeraggi, molta attenzione e foto agli striscioni. Siamo entrati in p.zza Duomo prima che iniziassero Landini e Camusso, con striscioni ben visibili e lanciando più volte slogan su sciopero generale, contro il governo. La gestione della Fiom, che tra l'intervento di Landini e quello della Camusso metteva musica a tutto volume, non ha impedito i fischi iniziali alla Camusso (purtroppo durati poco).
Alla fine si è usciti dalla piazza attraversandola sempre in corteo con slogan fino ad incrociare all'uscita il gruppo di giovani con bandiere notav (in un video post manifestazione si vede che questi avevano tentato di arrivare all'atrio del Duomo che era transennato e quasi vi erano riusciti visto un esiguo numero di polizia, poi è arrivato il servizio ordine Fiom che si è messo a fare cordone, con forte incazzatura dei ragazzi).
A questo punto il nostro corteo si ferma e teniamo insieme un'assemblea in cui tanta gente che sta defluendo si ferma ad ascoltare; noi prendiamo la parola e ci alterniamo con i ragazzi per riportare la giornata ai contenuti di lotta veri.
Ad un certo punto arriva la notizia che hanno bloccato e caricato gli studenti medi in via Larga (che tra l'altro come si vede nei video avevano l'autorizzazione per arrivare in Duomo), quindi con i lavoratori in prima fila ci dirigiamo in corteo verso il punto ma troviamo tutta piazza Fontana chiusa da cordoni in tenuta antisommossa, con la polizia che vuole far passare noi ma non il resto dei ragazzi e inizia a chiudere tutte le uscite; rifiutiamo questa ipotesi e dopo breve discussione otteniamo di  muoverci tutti in una via verso la metro Duomo (gli studenti medi non cerano più).
Al termine, i ragazzi sono stati contenti della nostra presenza e risposta.

Positivo il clima tra i lavoratori, le discussioni sono proseguite anche sui pulmann su cosa fare, sullo sciopero del 5, sul ruolo della Cgil e del governo; un clima che contribuisce anche a dare più forza alle vertenze specifiche .

Altra nota riguarda l'attenzione che c'è stata da parte della questura fino all'ultimo. Questa “attenzione” per i lavoratori dello Slai cobas per il sindacato di classe che sono venuti da Bergamo, è iniziata da prima della partenza da Bergamo;  dove le iniziative che ci sono state negli ultimi tempi da parte del movimento per la casa e degli studenti ha riacceso i vari distinguo su modalità di lotta "violente" o no, con varie sfumature da parte di Rc, con la condanna della Cgil regionale e il sostegno peloso del “sindacato è un'altra cosa”.

Da sottolineare, infine, che Landini a Milano ha lisciato il pelo ai movimenti che sono in piazza con la Fiom, proprio mentre in piazza il suo “servizio d'ordine” faceva le veci della polizia....

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