giovedì 13 novembre 2014

12 novembre: Il 14 è dietro l'angolo e sorge una domanda - ma fiom ma da che parte sta? dei padroni o degli operai? il caso di Livorno

Venerdì i metalmeccanici scioperano, ma alla Magna i sindacati sono d'accordo di sostituirli con gli interinali

Se ciò che c'è scritto in questo articolo di www.pisorno.it si avverasse sarebbe l'ennesimo smascheramento dei sindacati confederali livornesi. Quelli che piangono le lacrime di coocdrillo quando viene annientato, come sta facendo Renzi, ogni puntello storico del mondo del lavoro. Ma se esiste una norma che storicamente è riconosciuta come quella da NON infrangere, è quella del divieto assoluto, per legge, di sostituire i lavoratori in sciopero. Il fatto che ciò possa accadere con l'avallo degli stessi sindacati che scioperano, fa capire come ormai siamo arrivati al capolinea. Quando qualcuno fa la lista dei motivi per cui il territorio livornese si trova in queste condizioni, non può certo esimersi dal puntare il dito verso quella parte di sindacati verticistici, autoreferenziali e clientelari più simili a organi di partito e agenzie di collocamento che a strutture che organizzano, difendono e emancipano i lavoratori. Redazione - 12 novembre 2014

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Si avvicina lo sciopero generale e sociale del 14 novembre ma, alla Magna i sindacati danno garanzia all’azienda per la giornata di produzione

tratto da http://www.pisorno.it

Nella giornata di venerdì i tre sindacati metalmeccanici (oltre ai sindacati di base Cobas, Usi che hanno indetto lo sciopero generale ndr), hanno indetto lo sciopero con manifestazione a Milano per contrastare il Jobs act, la delega in bianco che renderà  ulteriormente precario il mercato del lavoro con la cancellazione dell'articolo 18 (reintegro per discriminazione o giusta causa) e l’art. 4 (che proibisce la videosorveglianza) nella volontà che ogni lavoratore diventi totalmente controllato e riportato a condizione di schiavitù.

La Dirigenza della Magna Closures di Collesalvetti, per esigenza di produttività ha richiesto, e sembra ottenuto, di assumere interinali per due giornate che, gli consentiranno di coprire la produzione programmata. Il tutto tutto viene concertato con il sindacato (Rsu Fiom, non quella Cobas che ha scritto a Senza Soste una nota in merito ala sua estraneità, ndr) e in deroga alle normative in materia, come espressamente disposto dalla Legge: http://www.camera.it/parlam/leggi/97196l.htm. A questo punto è del tutto evidente che, la fine del modello concertativo decretato dal Governo Renzi e Confindustria vale solo se a scapito dei lavoratori.

Sconcerto comprensibile tra gli operai, che tuttavia sperano ancora sul buon senso dell’azienda e che faccia un passo indietro rispetto a questa decisione facilmente contestabile, sia sul piano del diritto allo sciopero che sul terreno della democrazia del conflitto, ancora costituzionalmente vigente.

Secondo previsioni gli interinali saranno utilizzati da mercoledì fino a domenica, nei primi giorni sostituiranno i lavoratori al corso di formazione sulla sicurezza, ma in questo caso l’azienda prende due piccioni con una fava e si è anche organizzata per la giornata dello sciopero, ritenendo in questo caso di poter legittimare e aggirare le normative vigenti.

12 novembre 2014



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