martedì 21 ottobre 2014

18 ottobre: Giannini a Palermo. Polizia carica gli studenti - Cronaca di una "normale" giornata di repressione

Palermo, tafferugli al Regina Margherita: studenti contestano il ministro Giannini.

PALERMO. Presidio degli studenti del Regina Margherita di Palermo davanti ai locali della scuola, per contestare la visita del ministro della Pubblica Istruzione Stefania Giannini.

Gli studenti hanno tentato di avvicinarsi all'ingresso della scuola ma sono stati respinti dalla guardia di finanza intervenuta con "cariche di alleggerimento". Gli studenti contestano anche la preside Pia Blandano. "Gravissimo - dichiara Maria Occhione portavoce del Collettivo del Regina Margherita - che all'interno della nostra scuola non ci sia permesso di entrare e partecipare all'incontro. Infatti solo ad una ristretta delegazione, munita di pass, di studenti e professori selezionati dalla preside sarà consentito partecipare. Questo per evitare l'imbarazzo del ministro rispetto ad eventuali contestazioni degli studenti. E' inaccettabile - continua Occhione - che mentre nella nostra città le scuole cadono a pezzi, è solo di ieri l'episodio che ha coinvolto l'istituto Danilo Dolci dove sono state ritrovate polveri azzurre tossiche nelle pareti che hanno provocato danni agli studenti finiti all'ospedale per malori - che in questi giorni la nostra scuola sia stata un cantiere con decine di operai al lavoro, con pulizie straordinarie e muri imbiancati, solo per rifare l'immagine della scuola davanti agli occhi del ministro".



È iniziata presto la giornata di contestazione degli studenti palermitani al Ministro dell'Istruzione Giannini. Mentre alle tre e mezza, è prevista la sua partecipazione alla “Repubblica delle idee”, la convention del partito-Repubblica, contro cui è già annunciata una manifestazione a piazza Massimo a partire dalle due e mezza, verso mezzogiorno si è tenuta la sua visita presso il Liceo Psicopedagogico Statale Regina Margherita.
Nonostante l'imponenza delle misure di sicurezza e la quantità di celere e guardia di finanza a controllare le stradine che circondano l'edificio scolastico, gli studenti che ogni giorno camminano su quelle strade sono riusciti ad avvicinarsi fin quasi all'ingresso principale della scuola. Una scuola che frequentano quotidianamente, e che oggi era riservata a docenti e studenti conniventi con il Ministro, il suo partito, e i suoi propositi che porteranno a un sempre maggior ingresso di privati all'interno dei consigli d'istituto e ad un accentramento di potere nelle mani di presidi sceriffo.
Una volta giunti nei pressi dell'ingresso, però, la reazione di polizia e guardia di finanza è stata brutale e si è scagliata sulle teste degli studenti che sono stati tenuti fuori dalla loro scuola al costo di due teste spaccate curate da un'ambulanza vicino la piazza, e di uno studente della scuola fermato dalla questura.
“Gravissimo - dichiarava Maria, del Collettivo del Regina Margherita, prima della manifestazione di stamattina - che all’interno della nostra scuola non ci sia permesso di entrare e partecipare all’incontro. Infatti solo ad una ristretta delegazione, munita di pass, di studenti e professori selezionati dalla preside sarà consentito partecipare. Questo per evitare l’imbarazzo del ministro rispetto ad eventuali contestazioni degli studenti”. Oggi, infatti, l'ingresso alla scuola era filtrato da polizia e digos che controllavano la presenza del pass al collo dei passanti e garantivano ai politicanti di turno, che l'ingresso fosse riservato a personaggi loro graditi, piuttosto che ai reali studenti. Una passerella in bello stile, organizzata tentando di tenere fuori dai luoghi che vivono quotidianamente gli studenti che avrebbero potuto far saltare il banco non soltanto al Ministro, ma anche agli esponenti del Pd presenti ed al dirigente scolastico Pia Blandano, sempre pronta a chinarsi agli interessi dei partiti di governo e a escludere gli studenti dalla vita scolastica, fino a negare loro le assemblee.
“È’ inaccettabile - continua il collettivo - che, mentre nella nostra città le scuole cadono a pezzi, in questi giorni la nostra scuola sia stata un cantiere con decine di operai al lavoro, con pulizie straordinarie e muri imbiancati, solo per rifare l’immagine della scuola davanti agli occhi della Ministra”. Il tutto mentre ieri si è diffusa la notizia della presenza di una polvere blu che ha provocato dei malori agli studenti del Danilo Dolci e mentre giorno per giorno, gli studenti dello stesso Regina Margherita si trovano costretti a frequentare classi di oltre trenta studenti sparse per cinque plessi differenti.
“Quello che è accaduto questa mattina è la riconferma che il Governo Renzi sia interessato solo a tutelare la propria immagine , rilanciando proclami, ma continuando a portare avanti le solite politiche di tagli e aziendalizzazione ai danni dell’istruzione pubblica già vessata da anni presunte riforme. Rilanciamo come studenti del Margherita – conclude Maria - la nostra partecipazione insieme con gli studenti delle altre scuole di Palermo e lavoratori della scuola- alla mobilitazione per oggi pomeriggio alle 14.30 al concentramento di Piazza Verdi, per ricordare al Ministro Giannini quali sono le vere condizioni delle scuole a Palermo e che non si possono fare passerelle indisturbati in una città disastrata come Palermo senza pagarne un prezzo politico”.

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