mercoledì 18 giugno 2014

18 giugno: Il processo Ilva non s'ha da fare... 19 giugno postazione informativa - slai cobas sc - ore 9 caserma dei vigili del fuoco - taranto 2

 padroni e complici esplicitamente 
altri interlocutori occulti, anche travestiti da parti civili, vedi i sindacati confederali, vogliono la stessa cosa con altri mezzi

Si susseguono da alcune settimane i tentativi dei legali dei 52 imputati di far saltare il processo che dovrebbe cominciare il 19 giugno.
La linea dei padroni imputati e dei loro complici è 'questo processo non s'ha da fare', o almeno intanto non si deve fare a Taranto, o almeno deve andare davvero per le lunghe
A questo va aggiunto il tentativo di trasformarlo in una farsa, in cui i presunti colpevoli si trasformano in pesunti innocenti e si presentano parte civili come i sindacati confederali, braccio armato dei padroni assassini in tutti questi anni, il Sindaco di Taranto e Vendola che si dovevano dimettere come imputati e invece sono vivi e vegeti e anche loro si vogliono far passare come parte lesa.
Nel circo barnum del processo molti sono invece i clown e cacciatori di dote: associazioni mai sentite o inesistenti, o da sempre inutili e inattive che si presentano parte civile per trasformare il processo in fiera delle vanità
Intanto in fabbrica si minaccia di non pagare gli stipendi,  si parla di azienda al fallimento, per compattare operai impauriti e sudditi al carro dell'azienda gestita da padroni e governo con intermediari, prima Bondi-Ronchi ora Gnudi e forse ancora Ronchi.....come si dice un bell'ambientino!

Slai cobas per il sindacato di classe e rete nazionale pesicurezza e salute, autorganizzano invece operai ilva pochi, lavoratori del cimitero compatti- un parco minerali contiguo di fatto - cittadini poveri dei tamburi, perchè ci sia una parte civile vera

E' una battaglia impari che comunque va fatta e sostenuta.


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