mercoledì 11 giugno 2014

10 giugno: Solidarietà militante- Taranto chiama, Palermo risponde

Disoccupazione, precarietà, miseria e carovita... con questo sistema facciamola finita! In piazza ieri pomeriggio a Palermo i disoccupati organizzati - solidarietà diretta con i senza casa accampati al Comune e lanciata dal megafono ai disoccupati oggi processati per direttissima a Taranto

Ieri pomeriggio la manifestazione dei disoccupati organizzati nello Slai Cobas per il s.c. dalla Regione Siciliana si è conclusa con un presidio sotto il Comune di Palermo, dove già da giorni sono accampate un gruppo di famiglie senza casa.
Sono stati distribuiti volantini ai passanti ed esposti alcuni striscioni mentre dal microfono si sono susseguiti lunghi interventi di denuncia della condizione dei disoccupati, esprimendo il massimo di solidarietà ai due disoccupati che saranno oggi processati per direttissima a Taranto; di denuncia della condizione dei senza casa della città, e qui la solidarietà è stata espressa direttamente, con l’invito, accettato, ad intervenire al microfono aperto. 
La denuncia e la pressione continua davanti ad un Comune blindato da due furgoni della polizia hanno portato ad un incontro con l’assessore al lavoro del Comune, Giovanna Marano (da ex dirigente regionale della Fiom alla poltrona del potere).

Dopo una breve esposizione dei problemi legati alla disoccupazione, in generale e in particolare rispetto alla città, con un breve racconto della condizione anche da parte dei due disoccupati facenti parte della delegazione, siamo entrati nel merito della richiesta: è necessario un “percorso” (visto che all’assessore non piace il termine “task force” perché, ha detto, in passato se ne sono fatte tante, una per ogni vertenza, ma che nella sostanza non risolvevano i problemi!) che porti ad una riunione congiunta delle istituzioni cittadine, Prefettura, Regione e Comune, per la ricerca, fatta fino in fondo, di una possibile soluzione a questo stato di cose. È stato ribadito che se non viene intesa in questo modo allora è meglio non farne niente, perché di chiacchiere e buoni  propositi se ne fanno tanti.

Noi da parte nostra, mentre continueremo le manifestazioni di piazza per "sensibilizzare" i dirigenti dei vari enti, ci siamo impegnati a inviare ancora una volta una lettera a Prefettura, Regione e Comune stesso con il resoconto di questi primi incontri e riformulando la proposta.
Il nuovo assessore ha cominciato come di consueto mettendo le mani avanti: “non abbiamo la bacchetta magica”!, frase sentita troppe volte in questi anni di lotta, e che uno dei disoccupati le ha rimproverato (rimprovero accettato!) e ha tenuto a precisare che lei è stata chiamata a questo compito per amministrare bene, non per altro. L’assessore ha tenuto a precisare che non si deve guardare a soluzioni come quelle del passato, e cioè, per esempio, ai grandi bacini in cui si infilavano precari e disoccupati, perché “non sarebbe vero lavoro”, ma si è detta d’accordo con la proposta di mettere insieme le istituzioni e di impegnarsi in questo “percorso”.

VEDREMO! LA LOTTA PER ORA VA AVANTI!

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Il volantino diffuso ieri

Il lavoro c’è, e pure tanto!
Basta con la disoccupazione!

Palazzi e palazzine che crollano a raffica, scuole e ospedali decrepiti e che non funzionano, strade sconnesse, trasporti inefficienti, verde pubblico inesistente, discariche in centro e in periferia di amianto e di tutto il possibile... Nessuna vera raccolta differenziata, niente cura del verde e dei beni pubblici... come fa a non essere chiaro a tutti come il sole che se si pensa al solo risanamento della città, a spendere bene i soldi dei vari finanziamenti statali ed europei, e non a usarli per il clientelismo di politici e partiti, insomma ad occuparsi davvero della vivibilità collettiva, ci sarebbe lavoro “per tutti e per sempre”.





E le cifre sulla disoccupazione diffuse ieri dai mezzi di informazione non lasciano dubbi, se ancora qualcuno ne avesse, sul fatto che si tratta di una tragedia sociale che tocca almeno 7 milioni di persone in tutto il paese, tra chi risulta ufficialmente disoccupato, cioè chi ha lavorato anche un sologiorno in un anno, e chi invece ha abbandonato perfino la ricerca di un posto di lavoro. 

E si deve comprendere facilmente quanto questo stato di cose sia insopportabile per tutti e particolarmente per le donne e i giovani, che al sud hanno superato la quota del 60%, ai quali per la prima volta viene detto che non hanno un futuro! Altro che “Garanzia Giovani”! Così come ormai sono considerati “fuori del mercato” quelli che hanno tra i 40 e i 50 anni e più!


Problemi che in questa città, e non solo, vengono condivisi con tutti quelli che non hanno una casa, vengono sfrattati, non possono usufruire della sanità, della scuola, dei servizi pubblici, ecc. e che invece del lavoro e dei servizi degni di questo nome ricevono multe, denuncie e incriminazioni per aver provato a difendere i propri diritti!


I disoccupati organizzati hanno chiesto l’11 aprile scorso, tramite lettera al Prefetto di Palermo, Cannizzo, al Presidente della Regione, Crocetta, e al sindaco Orlando un incontro per mettere in campo iniziative concrete per cominciare a fare sul serio e tentare di risolvere questa tragedia. Purtroppo a questa lettera non è stata data risposta e i disoccupati sono stati costretti a continuare a manifestare in diverse forme grazie alle quali hanno incontrato circa un mese fa il viceprefetto Baratta, che si era impegnata a riferire al Prefetto, e il segretario particolare del presidente Crocetta, Moussa, che si era impegnato a organizzare un incontro. E, purtroppo, finora neanche questi impegni sono stati mantenuti, mentre il problema diventa ogni giorno più grave.
Non è assolutamente accettabile che i responsabili delle varie amministrazioni, davanti a questi problemi facciano finta di niente, o diventino addirittura a dir poco volgari quando “offrono” al massimo delle indicazioni su come ricevere un “sacchetto della spesa”, (loro, che hanno stipendi altissimi, per non parlare degli scandali di questi giorni nei quali sono coinvolti quegli stessi che dicono alle masse popolari che “non ci sono soldi!”) mentre basta guardare in che stato si trova la città da ogni punto di vista per capire che si tratta solo di volontà politica.
Senza lavoro non c’è dignità, per sé e per le proprie famiglie! È per questo che i disoccupati continueranno a lottare!
Solidarietà a tutti quelli colpiti dalla repressione e in particolare ai 2 disoccupati di Taranto che domani saranno processati per direttissima per aver lottato per il lavoro

Slai cobas per il sindacato di classe 
Via g. del Duca,4 Palermo
cobas_slai_palermo@libero.it
3387708110 - 3408429376


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