venerdì 28 febbraio 2014

15 febbraio: ARIA CALDA A TARANTO: MANIFESTAZIONE CONTRO GLI SGOMBERI - PRESIDIO AL CARCERE... E SI PREPARA LA MOBILITAZIONE DI GIOVEDI' PER IL LAVORO

Più di 500, la stragrande maggioranza giovani, ragazze, studenti questa mattina al vivace corteo di Officine Tarantine. Hanno partecipato i Disoccupati Organizzati e una rappresentanza di operai Pasquinelli Slai cobas






Al centro della manifestazione di stamattina 'giù le mani da Officine Tarantine", la determinazione ad andare avanti, perchè non dobbiamo permettere che "uccidano" il nostro futuro, la denuncia di un Comune assente a fronte di una città che invece riprende a lottare.
I tanti interventi dei ragazzi alla fine del corteo in piazza della Vittoria hanno ribadito che lo spazio di Officine Tarantine non è solo di chi lo ha occupato ma di tutti i giovani, di tutti coloro che non ci stanno a rassegnarsi.
Ancora, è stato denunciato da Officine Tarantine, l'amministrazione comunale risponde con il silenzio agli inviti dei giovani a incontrarsi, e si fa sentire solo attraverso freddi comunicati stampa per ribadire che "lo sgombero è solo rinviato".
Ma se il Comune proverà di nuovo a sgomberare, si troverà davanti la resistenza dei ragazzi e ragazze e con loro la solidarietà di tanta gente, come è stato in questa settimana.

E questa mattina una folta delegazione di disoccupate e disoccupati organizzati e di operai della Pasquinelli dello Slai cobas per il sindacato di classe, l'hanno portata concretamente la solidarietà, partecipando al corteo e intervendo in piazza: la lotta per il lavoro e contro la repressione è una sola; via i ladri del nostro futuro; chiediamo lavoro, diritti e ci danno polizia, è questa la loro democrazia, loro pensano di reprimere le lotte, ma non fanno altro che moltiplicare le lotte, lotte che ora è sempre più necessario unire. 
Per questo l'intervento in piazza si è concluso con l'invito a venire alla manifestazione che i Disoccupati Organizzati e i lavoratori precari faranno giovedì prossimo, con appuntamento alle ore 9 in piazza Castello. 
Presidio al carcere di Taranto, portata la solidarietà del circolo di proletari comunisti


Più di 50 compagni, anarchici, prevalentemente di Lecce, ma anche della 

provincia di Taranto hanno fatto un presidio questo pomeriggio dalle 14,30 
alle 18 davanti al carcere di Taranto.
Si sono susseguiti interventi, musica che sono arrivati dentro le celle del 
carcere dando un pò di luce ai detenuti che hanno salutato dalle inferriate sventolando stracci.
Il presidio era per denunciare la situazione di invivibilità del carcere di Taranto 
(come di tutte le carceri), il più delle volte nascosta e che appare sulla stampa 
solo quando vi sono delle proteste come il 22 novembre scorso o vi sono dei tentativi di suicidio.
Anche a Taranto, sovraffollamento, sporcizia, servizi igienici che servono solo 
a far venire infezioni, malati non curati, con patologie infettive ma messi 
insieme a persone sane, forte speculazione sui prezzi delle merci, ecc.
Gli anarchici hanno denunciato uno Stato assassino che nel 2013 ha portato 
a 148 morti nelle carceri, una parte fatti passare per "suicidi" ma che sono di 
fatto omicidi. E hanno lanciato l'appello fatto da vari detenuti nelle carceri per 
una mobilitazione in tutte le città dal 5 al 20 aprile 2014.
A Taranto hanno denunciato i compagni di proletari comunisti, l'aumento dei detenuti è strettamente legato all'estremo peggioramento delle condizioni di 
vita: mancanza di lavoro, impossibilità di reddito per tante persone. 
Quindi, della situazione a taranto sono direttamente responsabili le Istituzioni 
che negando lavoro, case, reddito, speranza, danno come unico prospettiva 
la micro criminalità, il piccolo spaccio.
Ed è sempre la maledetta politica dei Palazzi che sta creando il terreno 
favorevole alla ripresa della grande criminalità a Taranto, che punta ad 
arraffare appalti, e a imbastardire il clima generale.
Contro questa situazione, la lotta dei Disoccupati Organizzati a Taranto per il 
lavoro e il salario garantito costituisce attualmente l'unica risposta effettiva a 
forme di disperazione, di micro illegalità.

Proletari comunisti, portando il proprio appoggio al presidio, ha posto la 

necessità di unire e coordinare le iniziative contro la repressione, a partire 
dalla giornata nazionale di lotta del 22 febbraio, che dovrà vedere anche a 
Taranto e in Puglia una mobilitazione.

Nessun commento:

Posta un commento