sabato 12 ottobre 2013

Lunedì 7 ottobre ore 13 presidio al Tribunale di Busto Arsizio per il processo alla lotta alla Bennet Origgio


la solidarietà militante dello slai cobas per il sindacato di classe  si 
esprime con la circolazione sui posti di lavoro dove siamo presenti con i
lavoratori della bennet processati


slai cobas per il sindacato di classe
coordinamento nazionale
6 ottobre 2013
slai cobasta@gmail.com

Lunedì 7 ottobre ore 13 presidio al Tribunale di Busto Arsizio per il
processo alla lotta alla Bennet Origgio



A SOSTEGNO DI TUTTE LE LOTTE DEI LAVORATORI DELLE COOPERATIVE


LA SOLIDARIETÀ È UN'ARMA, USIAMOLA!


LUNEDI’ 7 OTTOBRE 2013
alle ore 13.00 PRESIDIO
al TRIBUNALE di BUSTO ARSIZIO


Solidarietà agli imputati per
la lotta alla Bennet di Origgio



Lunedì 7 ottobre 2013 alle ore 13 si terrà presso il Tribunale di Busto
Arsizio la quarta udienza del processo che vede imputati 20 compagne e
compagni del sindacalismo di base e del Coordinamento di sostegno, solidali
con la lotta dei lavoratori delle cooperative in appalto ai magazzini Bennet
di Origgio iniziata nel mese di luglio del 2008 e durata diversi mesi.


Una dura lotta autorganizzata, risultata vincente, che ha conquistato un
deciso miglioramento delle condizioni salariali e normative, che ha rotto
l'onnipresente condizione di sfruttamento e schiavitù presente negli appalti
della logistica, che ha costretto la cooperativa datrice di lavoro a
reintegrare un operaio arbitrariamente licenziato per l'adesione al
sindacalismo di base e che ha visto tutti i lavoratori riappropriarsi di
quanto negli anni sottratto loro in termini di diritti, salario e sicurezza.


Intendiamo denunciare l'essenza prettamente politica delle accuse contestate
a un intero movimento di sostegno delle lotte dei lavoratori delle
cooperative che, proprio a partire dalla lotta di Origgio del 2008, si è
sviluppato e radicato nell'intero settore della logistica e della
distribuzione italiano, confrontandosi con un sistema fondato su rapporti di
lavoro schiavistici e di sfruttamento dove il caporalato (più o meno legale)
disciplina in maniera fortemente autoritaria la manodopera impiegata.


Non è un caso che le comunicazioni di rinvio a giudizio siano arrivate dopo
tre anni e mezzo dagli scioperi di Origgio, proprio mentre si stavano
diffondendo le lotte dei lavoratori nel settore della logistica (Esselunga,
Ortomercato Milano, il Gigante, DHL), con accuse pretestuose per intimidire
i lavoratori e i solidali. A ciò si aggiunge, durante le prime udienze del
processo in corso, anche la costituzione di parte civile di Bennet,
dell'Italtrans e delle cooperative appaltatrici con richieste di
risarcimento del mancato guadagno durante gli scioperi, come monito e
deterrente ulteriore per le lotte in corso.


La logistica è divenuto un sistema sempre più centrale e strategico per
l'economia italiana, nel quale l'accumulazione del profitto e la
valorizzazione del capitale impiegato da committenti e appaltatori sono il
risultato di ritmi di lavoro disumani, della pressoché totale assenza di
sicurezza e dell'assoluta precarietà dei rapporti di lavoro.


Ma è proprio in tale contesto che i lavoratori addetti hanno costruito un
percorso autorganizzato nel quale si riconoscono quali protagonisti diretti
per la rivendicazione dei propri diritti, nel quale l'unità e la solidarietà
tra lavoratori, seppur di diversi poli e con differenti committenti, è
perseguita e praticata nel riconoscersi parte attiva di una medesima classe.


Ecco allora che le lotte degli operai della logistica, soprattutto se
immigrati ricattati dalla necessità del Permesso di Soggiorno, assumono un
valore strategico sia per tutti i lavoratori che per lo Stato, per i
padroni, per le multinazionali che sullo sfruttamento intensivo di questa
forza lavoro costruiscono le proprie strategie politiche ed economiche.


Sono questi gli strumenti che, nell'attuale momento di acuta crisi
strutturale del capitalismo, rivelano in tutta la sua brutalità
l'aggressione di classe portata dal padronato: peggioramento delle
condizioni di lavoro, ricatti, licenziamenti politici, pestaggi della
polizia, violenza da parte di capi, capetti e caporali, fogli di via, uso
strumentale e complice della Commissione di Garanzia per l'arbitraria
estensione degli stringenti limiti imposti dalla legge sullo sciopero nei
servizi essenziali (cd. legge antisciopero) anche alle operazioni di
movimentazione merci.


Come sempre, non si tratta affatto di una “tragedia inevitabile”, ma di una
chiara e complessiva scelta strategica dei padroni e dello Stato per
ottenere sempre più profitto e superare la crisi mantenendo intatti il loro
potere e la loro ricchezza. Tutto ciò con l'esiziale connivenza dei
sindacati concertativi (CGIL in testa) esemplificata, in tutta la sua
dirompenza, nel recente accordo interconfederale sulla rappresentanza che
regolamenterà, con una decisa stretta in senso autoritario, le procedure per
la sottoscrizione dei contratti collettivi e la costituzione delle
rappresentanze aziendali escludendo dalla formazione i sindacati non
firmatari e le organizzazioni dissenzienti e prevedendo sanzioni per
scioperi e azioni di contrasto agli accordi raggiunti.


E' quindi evidente che questa lotta, come le numerose altre che si sono
succedute in questi anni, non potevano che determinare anche la reazione
violenta di un padronato colpito nel proprio comando assoluto sulla forza
lavoro. Risposta che non poteva peraltro ottenere che complicità, appoggio e
sostegno dalle forze di polizia contro i lavoratori e contro chi pratica in
maniera militante la solidarietà di classe.

Rimaniamo convinti che, in una fase di crisi strutturale dell'economia
capitalista, ogni conflitto sia da valorizzare e generalizzare per
sviluppare un'alternativa reale alla società capitalista.



NO ALLE NUOVE SCHIAVITÙ



CONTRO IL RAZZISMO PADRONALE E DI STATO



CONTRO LA CRIMINALIZZAZIONE DI CHI LOTTA



CONTRO L'ATTACCO AL DIRITTO DI SCIOPERO



A SOSTEGNO DI TUTTE LE LOTTE DEI LAVORATORI DELLE COOPERATIVE



LA SOLIDARIETÀ È UN'ARMA, USIAMOLA!



LUNEDI’ 7 OTTOBRE 2013 alle ore 13.00

PRESIDIO al TRIBUNALE di BUSTO ARSIZIO



ADERISCONO:

Assemblea delle realtà di movimento della provincia di Varese. Coordinamento
di sostegno alle lotte dei lavoratori delle cooperative. S.I. Cobas. La
Sciloria. Csa Vittoria. CUB Reggio Emilia. Sin Base Genova. Confederazione
Cobas Pisa. Cobas scuola Varese. Laboratorio Iskra Napoli. Coc - Comunisti
per l'organizzazione di classe. Partito Comunista dei lavoratori. Collettivo
Lanterna Rossa di Genova. Clash City Worker. Unione Sindacale Italiana USI -
AIT. Federazione Anarchica Milanese-FAI.
Scarica il volantino: Appello solidarietà imputati processo per lotta alla
Bennet di Origgio
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LUNEDI’ 7 OTTOBRE 2013 alle ore 13.00
PRESIDIO al TRIBUNALE di BUSTO ARSIZIO
Stiamo arrivando alla volata finale delle 5 udienze già fissate dal
tribunale di Saronno spostate da ottobre al tribunale di Busto Arsizio, che
vuole arrivare a sentenza a metà
dicembre, sulla lotta dei lavoratori delle cooperative in appalto alla
Bennet di Origgio.
Sappiamo che la lotta di Origgio  ha rappresentato il primo passo di quel
processo di lotte autorganizzate dei lavoratori delle cooperative che ancor
oggi si sta esprimendo con forza e radicalità.
20 compagne e compagni sono ora imputati con numerosi capi d'imputazione
attinenti alla pratica dello sciopero e il tribunale ha accettato la
costituzione di parte civile da parte della Bennet, della Italtrans e del
Consorzio delle cooperative.
L’Italia è oggi attraversata da molti processi repressivi, che colpiscono i
diversi movimenti di lotta ma questo, crediamo, sia un passaggio che
necessiti, per ciò che rappresenta, di un'assunzione di responsabilità
politica collettiva ed è per questo che eccezionalmente chiediamo
un'adesione all'appello.

PER LEGGERE L'APPELLO VAI SUL SEGUENTE LINK
http://www.csavittoria.org/cooperative/appello-solidarieta-imputati-lotte-bennet-di-origgio-con-richiesta-adesione.html




NEWSLETTER CSA VITTORIA-Milano
via Friuli ang. Muratori 43
www.csavittoria.org
info@csavittoria.org
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Treni da Milano per Busto Arsizio il 7-10-2013, presidio al Tribunale di Via
Volturno (circa 10-15 minuti a piedi, 1,2 KM)




Milano stazione Porta Vittoria partenza h. 10:53 arrivo a Busto Arsizio alle
11:44
Milano stazione Centrale partenza h. 11.25 arrivo a Busto Arsizio Nord alle
12:06
Milano stazione Porta Garibaldi partenza h. 11:32 arrivo a Busto Arsizio
alle 12:01
Milano stazione Cadorna partenza h. 11:45 arrivo a Busto Arsizio Nord alle
12:16
Milano stazione Porta Vittoria partenza h.11:53 arrivo a Busto Arsizio alle
12:44


costo biglietto eur 3,85









Sostieni i licenziati politici! Resistere al padrone costa!
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salario, sono un punto a favore del padrone e dello sfruttamento, non
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20127 Milano







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