domenica 11 agosto 2013

Lotta per la salute e sicurezza e minacce di repressione al Policlinico


 Comunicato Stampa

Servizio Trasporto materiale biologico Policlinico Palermo

Replica dello SLAI Cobas per il sindacato di classe/Policlinico alle dichiarazioni del Dott. Roberto Firenze, dirigente sanitario dell’A.O.U.P., rilasciate al “Giornale Di Sicilia” l’8 agosto u.s. , in merito alla denuncia della scrivente O.S. sul provvedimento disciplinare nei confronti di tre lavoratori addetti al servizio in oggetto.

Innanzitutto ci preme smentire quanto affermato dal Dott. Firenze, relativamente alla presunta interruzione del servizio pubblico essenziale, da parte dei lavoratori “incriminati”. I lavoratori non hanno interrotto un bel niente, hanno semplicemente e giustamente richiesto, da mesi e mesi, idonee misure di sicurezza e un’adeguata riorganizzazione del servizio.
Inoltre, è bene ricordare, che i predetti dipendenti, dal 2 maggio scorso, sono in stato di agitazione e che da allora, per tramite di questo SLAI Cobas, hanno declinato ogni responsabilità sugli eventuali disservizi.

Pertanto, l’Azienda aveva l’obbligo di attivarsi non solo per fornire gli accompagnatori quantomeno ai suddetti lavoratori, ma ancor di più, per mettere in sicurezza il Servizio, fornendo i contenitori secondari e terziari e i Dispositivi di Protezione Individuali, per il trasporto del materiale biologico, così come accade in tutti gli altri ospedali e così come previsto ed imposto dalle normative vigenti, e così come da impegno assunto dal Commissario Straordinario, nella riunione del 06.05.2013, di cui si allega verbale.
Se c’è chi deve essere condannato, e c’è, questa è l’Amministrazione del Policlinico e tutti i vari responsabili del Servizio, lautamente retribuiti, ma che fanno di tutto per non farlo funzionare correttamente e a norma di legge. Sarà forse perché vogliono esternalizzare anche questo?
Come abbiamo più volte ribadito all’Azienda, anche il 6 maggio scorso, bastano 3 mosse per rendere il Servizio perfettamente funzionale ed efficiente: 1) centralizzare la raccolta dei reperti; 2) riporli negli appositi contenitori secondari e terziari e consegnarli in portineria; 3) il ritiro in portineria dei reperti da parte degli autisti, che provvedono alla consegna degli stessi all’Ist. D’Igiene per l’esecuzione delle analisi.
Ciò eviterebbe anche l’impiego del previsto personale O.S.S., ed anche il ricorso all’esternalizzazione, che vuol dire pure un grande risparmio di risorse economiche.
L’ Azienda deve spiegare le ragioni del proprio immobilismo in tal senso.
Tutto quanto sopra dimostra chi sono i veri colpevoli, chi ha commesso e continua a commettere il reato di interruzione di pubblico servizio.
Altresì, la scrivente comunica che, qualora il provvedimento disciplinare avviato nei confronti dei lavoratori in questione non verrà revocato o archiviato, sarà proclamatolo SCIOPERO, unitamente ai lavoratori del centralino, che operano anche loro in condizioni da quarto mondo, e saranno anche intraprese tutta una serie di iniziative cittadine e di denunce a tutti gli Organi competenti.

SLAI COBAS per il sindacato di classe- Policlinico PA, 09.08.2013


Nessun commento:

Posta un commento