mercoledì 28 agosto 2013

contro l'aggressione imperialista alla Siria . la posizione e l'azione di proletari comunisti - PCm Italia

dal blog http://proletaricomunisti.blogspot.com

Si prepara un attacco imminente contro la Siria da parte dell'imperialismo
americano, insieme agli imperialisti inglesi e francesi. Un intervento
militare che gode sicuramente della partecipazione dell'Arabia Saudita e del
sostegno politico-logistico anche di Turchia e Israele.
Ma la Siria non è la Libia e non è neanche, in questa congiuntura, l'Iraq.
E' impossibile immaginare che l'Iran non ne sia coinvolto e la posizione di
Cina e Russia non è tale perchè l'intervento possa avere l'appoggio Onu.
Quindi si tratta di un'aggressione imperialista unilaterale che prosegue
l'intervento militare fatto tramite quella parte dell'opposizione che è una
pura filiazione delle potenze imperialiste.
L'attacco alla Siria può creare effetti a catena e incendiare per davvero la
prateria del Medio Oriente e del mondo intero.
Obama, come prima Reagan e Bush, usa lo stesso copione di inventare e
amplificare "prove" come foglia di fico di un intervento già deciso e che
viene da lontano e che ha sempre lo stesso oggetto: petrolio e controllo
dell'assetto geopolitico e geostrategico dell'area.
Proletari Comunisti- PCm Italia denuncia e sviluppa la massima opposizione
all'aggressione imperialista della Siria e esprime il proprio sostegno alle
masse siriane ed arabe che ad essa si oppongono.
La nostra azione si svilupperà autonomamente perchè non condividiamo alcun
tipo di appoggio al regime di Assad e non certo perchè ha usato
eventualmente le armi chimiche - cosa probabilmente falsa e montata - mentre
è sicuro che questo lo hanno già fatto i cosiddetti "ribelli" e come a suo
tempo fece Saddam nei confronti dei Kurdi, ma perchè Assad, come prima
Saddam e Gheddafi non sono governi antimperialisti, ma di un settore del
capitalismo burocratico e della borghesia compradora che opprime proletari e
popoli
Questi governi sono ora amici, ora "nemici" degli Stati imperialisti che si
contendono la zona. Questi governi non sono la soluzione ma una parte del
problema per le masse siriane e arabe.
Sappiamo che forze di "sinistra" in Siria, nel mondo arabo, tra i
palestinesi hanno goduto dell'appoggio del regime di Assad. Noi non pensiamo
che questo sia stato un bene nel passato, né lo pensiamo adesso, né ci
impressiona che queste forze chiaramente, che godono anche di un certo
credito nella sinistra occidentale, si mobiliteranno contro l'aggressione
imperialista.
Ma noi siamo marxisti-leninisti-maoisti, noi vogliamo rappresentare gli
interessi della classe operaia nei nostri paesi come nei paesi arabi, come
nel mondo intero.
Non siamo assolutamente equidistanti tra aggressione imperialista e regime
di Assad aggredito. L'imperialismo deve essere combattuto in tutte le forme,
in tutti i modi. Ma il punto di vista proletario e comunista in questa
vicenda deve essere chiaro verso tutte le parti in causa,
Proletari Comunisti si mobilita da subito autonomamente verso i proletari
compreso gli immigrati, i giovani, le piazze, con manifesti, volantini,
pannelli, striscioni, interventi.

Noi denunciamo il ruolo dell'imperialismo italiano,

rappresentato dal
Governo di larghe intese di Letta e il suo legame con l'imperialismo
americano, l'imperialismo italiano offre, qualunque siano le dichiarazioni
della Bonino, l'obiettivo appoggio dalle basi militari italiane.
In questo quadro due città sono importanti nella nostra
mobilitazione;Taranto e Niscemi/Palermo.
A Taranto c'è la base militare più grande del Mediterraneo che comunque è
stata interessata fin da subito e il cui ruolo può ancora crescere in
supporto alle truppe imperialiste Usa.
In Sicilia contro il Muos è in campo un movimento popolare che già lotta
contro l'imperialismo americano e i suoi piani di guerra con la piena
compartecipazione dell'imperialismo italiano, il suo Stato, i suoi governi,
la Regione siciliana di Criocetta, ecc.
Va visto inoltre il legame tra Siria ed Egitto, che per noi è importante che
spiega ancor più perchè la nostra azione deve essere autonoma e
indipendente.
La dittatura militare neo Mubarak e neo Pinochet va vista anche come
ulteriore puntello a sostegno dell'aggressione imperialista americana in
Siria - anzi, la preparazione di questa guerra potrebbe essere stata uno dei
motivi del colpo di Stato militare in Egitto.

Nell'azione verso la classe operaia e tra i lavoratori è bene non essere
stereotipati, denunciare questa ennesima guerra come guerra imperialista e
reazionaria della borghesia e dei padroni di tutto il mondo, mentre la crisi
taglieggia salari e lavoro, crea fame, miseria, distruzione; gli operai sono
con i poveri del mondo ovunque combattono e lottano per un mondo senza
guerre e padroni.


Proletari Comunisti - Pcm-Italia
agosto 2013
pcro.red@gmail.com

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