giovedì 4 luglio 2013

Granarolo

[Bologna] I facchini della Granarolo resistono alle cariche e bloccano il
traffico-merci
Martedì 25 Giugno 2013 12:31 Clash city workers
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Questa notte alle tre sono ripartiti i blocchi alla Granarolo, in duecento
sono riusciti ad evitare il traffico di entrata e di uscita delle merci.
Verso le nove del mattino la celere ha tentato di rimuovere i blocchi
facendo partire alcune cariche. I lavoratori sono riusciti a "tenere" i
cancelli, respingendo la polizia e riunendosi poi in assemblea, dalla quale
hanno rilanciato i prossimi due appuntamenti di lotta: la giornata di
boicottaggio dei prodotti Granarolo del 29 giugno e lo sciopero generale
della logistica del 5 luglio prossimi.
bologna-facchini-resistono-cariche

Il contesto che circonda la vicenda Granarolo è uno schizzo emblematico, in
cui cooperative, PD, istituzioni e sindacati confederali intrecciano un
sistema di potere e di dominio particolarmente efficace. Se i primi scioperi
avevano fatto emergere l'esistenza di un sistema chirurgico atto alla
sottrazione sistematica del salario, la rappresaglia padronale ha aperto
scenari a dir poco raccapriccianti: 41 licenziamenti di lavoratori e
delegati Si Cobas, l'intervento della Commissione di Garanzia sullo Sciopero
e l'apertura di due tavoli negoziali distinti. Mentre su un tavolo CGIL-CISL
e UIL accettavano un accordo indegno che sostanzialmente non garantiva in
nessun modo il rientro dei 41 licenziati, la Prefettura convocava il
Si-Cobas il 17 giugno paventando "illegalità" nella condotta sindacale,
proprio quando ad essere oltre la legge sono gli stessi padroni, colpevoli
di aver taglieggiato il 35% della paga base e di aver sospeso senza nessun
preavviso i lavoratori per rappresaglia.

L'accordo proposto al SiCobas è stato rifiutato dall'assemblea dei
lavoratori.

Anche oggi, dunque, la lotta continua...

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