giovedì 25 luglio 2013

ENI

COMUNICATO STAMPA

Lo Slai cobas esprime il suo netto dissenso rispetto alla sospensione dello
sciopero e dei presidi all'ENI decisa questa mattina dai sindacati
confederali. Ieri Cgil, Cisl e Uil avevano annunciato in assemblea che la
lotta continuava fino a risultati, oggi senza che si sia ottenuto finora
alcun risultato di tutela reale di posti di lavoro e dei diritti, si fa
marcia indietro.
Ora più che mai è necessario che i lavoratori ragionino con la loro testa e
si liberino dalla cappa e dal controllo di direzioni sindacali che finora
non hanno saputo tutelare il posto di lavoro e che poco fa avevano chiuso
l'altra fase della lotta con un accordo sbagliato (assunzione graduale da un
bacino a discrezione delle ditte) che si è anche poi rivelato un bluff da
parte delle Ditte.
Sospendendo lo sciopero si ripete lo stesso copione delle scorse settimane
di incontri inconcludenti con aziende e in prefettura.

I lavoratori devono autorganizzare la loro forza se vogliono realmente
ottenere il rispetto della clausola sociale di salvaguardia e la
conservazione del posto di lavoro e dei diritti.
Prefetto, aziende, Eni e sindacati confederali vogliono tenere fuori lo Slai
cobas dalle trattative, con motivi pretestuosi e illegittimi, perchè sanno
che con la presenza dello Slai cobas i giochi sulla testa dei lavoratori
finiscono ed è più difficile per tutti negare diritti ai lavoratori.
Questo ha detto chiaro l'RSA slai cobas della Rendelin nell'assemblea di
questa mattina.

Lo Slai cobas, quindi, conferma lo stato di agitazione fino a martedì 23
luglio.
TA. 18.7.13

SLAI COBAS per il sindacato di classe –  TARANTO
RSA Rendelin Galasso Salvatore 3403249863

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