mercoledì 10 aprile 2013

LE PARANOIE DEI PADRONI


10 aprile 2013 sole 24 0re

Squinzi: senza Governo perso un punto di Pil

«Non importa il colore politico. Contro la crisi serve subito un governo di uomini di buona volontà che abbia interesse a dare una svolta alla situazione». Lo ha detto stamane il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, durante la visita ai padiglioni del Salone internazionale del Mobile a Milano. «Sul piano sociale», ha affermato, l'assenza di un governo e di una guida politica «non potrà proseguire a lungo senza portare a conclusioni violente. Sono anche molto preoccupato perchè la situazione è quella che sappiamo: ad oggi contiamo 62 casi di suicidi di imprenditori».
«L'assenza di un governo ci costa un punto di Pil» 
«L'assenza attuale di un governo e l'allentamento dell'azione riformatrice dell'esecutivo Monti nella seconda metà del 2012 si può calcolare che ci sia costato un punto percentuale di Pil», ha poi affermato Squinzi nel corso della conferenza al Salone del mobile. «Oggi vari istituti di ricerca - ha proseguito - prevedono un calo dell'1,4-1,5 per cento di Pil nel 2013. Se continueremo a non avere un governo rischiamo di dover rivedere di nuovo al ribasso le stime».
Commentando i dati sui fallimenti forniti oggi dal Sole 24Ore (4218 aziende chiuse nel primo trimestre 2013, 58 solo in un giorno), Squinzi ha ribadito: «Le statistiche confermano la sensazione che già avevamo espresso e voluto affrontare con il documento in cui chiediamo alla politica una "terapia d'urto", dal momento che il dato sulla disoccupazione giovanile si sta pericolosamente avvicinando al 40 per cento. Ed è indispensabile anche far ripartire l'edilizia. Personalmente - ha concluso Squinzi - sarei favorevole ad aumentare oltre la soglia del 50 per cento la detrazione fiscale per le ristrutturazioni, includendo anche l'arredamento».
Il presidente di Confindustria: tirare fuori il coraggio 
«Non è quello che ci aspettavamo. Ci aspettavamo un po' più di coraggio». È questo il commento del presidente di Confindustria a proposito delle modalità previste nel decreto legge per il rimborso alle imprese. Certamente, ha affermato, «se non tiriamo fuori il coraggio, il paese continuerà a essere in grande difficoltà». Insomma, il provvedimento varato dal governo per la restituzione dei debiti della pubblica amministrazione alle imprese «non è sufficiente, bisogna metterci mano subito». Il debito, osserva Squinzi, «è probabilmente almeno tre volte i 40 miliardi, che peraltro vengono dati in forma molto diluita».

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