giovedì 14 febbraio 2013

sulla cassaintegrazione all'ilva

comunicato
sulla cassaintegrazione all'ilva si continua a non farci capire niente o
meglio si capisce fin troppo bene che è la nuova fregatura azienda -
sindacati confederali
A tutt'oggi i 535 lavoratori in cig non sono rientrati ma solo una piccola
parte, mentre  la nuova cassaintegrazione  è in deroga per 1393 lavoratori
per il periodo 1 gennaio-2 marzo 2013, per 1.243 operai, 60 intermedi e 90
impiegati.

Non ci sono i soldi per la cassa integrazione in deroga e c'è il serio
rischio che anche in seguito non venga concessa
Già a dicembre l'Ilva aveva già avanzato la richiesta di cassa in deroga per
700 addetti dell'area a freddo, che però non le fu concessa in quanto la
Regione Puglia contestò sia la mancanza di richiesta specifica, sia
l'assenza di fondi.

I sindacati confederali non fanno rispettare all'Ilva i suoi impegni
Ferrante aveva detto che per 920 lavoratori ilva  ci sarebbe stata la
ricollocazione  in altri reparti invece adesso vanno in cassa integrazione
in deroga con il consenso dei sindacati confederali

I sindacati confederali avevano detto che ci sarebbe stata rotazione totale
invece l'azienda fa  il contrario dicendo che ci può essere "compatibilmente
con le esigenze tecnico-produttive" e solo se le posizioni ricoperte dai
lavoratori siano "fungibili per inquadramento e professionalità"

Lo Slai cobas respinge la cassaintegrazione e ribadisce che
senza la lotta generale con blocco di massa in fabbrica e in città non si
esce da questa situazione, non si difende il lavoro, sicurezza e salute in
fabbrica e città.
Chi non dice questo inganna i lavoratori e i cittadini.

Senza lo slai cobas in fabbrica e nelle prossime Rsu - è impossibile in
questa fabbrica tutelare diritti e lavoro

slai cobas ILVA
per il sindacato di classe
via rintone 22
slaicobasta@gmail.com
347-5301704
sede  martedi e giovedi ore 17.30-19
leggi il blog http://tarantocontro.blogspot.it

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