domenica 10 febbraio 2013

porcate in casa fiom

Sergio Bellavita (Rete28Aprile
Fiom) - Fiom: La segreteria nazionale fu cambiata in violazione delle regole

La storia è nota. Il 3
ottobre 2012, in ragione del dissenso espresso in segreteria e nel comitato
centrale su questioni squisitamente sindacali , il sottoscritto, segretario
nazionale Fiom, veniva destituito per incompatibile dissenso, per mancanza
di cosiddetta
“lealtà” e “responsabilità”. Per destituirmi si dimisero due segretari
nazionali su 4, Airaudo, rieletto pochi giorni dopo nella stessa segreteria
e


oggi testa di serie SEL alle elezioni politiche e Laura Spezia, all'epoca
già
in pensione da mesi.

Oggi, in virtù del ricorso
che ho presentato al Collegio nazionale Statutario Cgil, viene ristabilita
la
verità sull'operazione. Un segretario nazionale non sfiduciato e non
dimissionario non può essere destituito.

Dalla delibera del Collegio:

“Nel caso di specie si
evince che, a seguito delle dimissioni di due dei 4 componenti della
segreteria
avvenute nel CC del 5/6 settembre, le proposte politiche e numeriche
avanzate
dal Segretario Generale nella successiva riunione del CC si riferivano
all'intera segreteria senza che né fosse stata presentata una mozione di
sfiducia verso gli altri segretari, né che il CC avesse votato in esplicito
l'azzeramento della precedente segreteria. In sostanza il CC non è stato
messo nelle condizioni di potersi esprimere in modo certo ed esplicito su
una
decisione rilevante per la direzione dell'Organizzazione.

Il CC avrebbe dovuto innanzitutto
votare un dispositivo in base al quale rendere disponibili l'insieme dei
posti
della Segreteria e poi esprimersi sui criteri politici e numerici.”

E' evidente, da ciò che
scrive il Collegio Statutario, che non solo si accolgono le mie buone
ragioni,
ma si sancisce che l'elezione della segreteria con la mia destituzione, in
rottura della maggioranza congressuale, è avvenuta in violazione dello
statuto,
delle regole cioè che presiedono allo svolgimento corretto, democratico e
trasparente della vita interna del Sindacato.

Un grave fatto nella storia
della Fiom che un nuovo voto, che il collegio statutario pure impone al
Comitato centrale, non può certo sanare.


[www.rete28aprile.it]

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