mercoledì 20 febbraio 2013

LO SLAI COBAS ILVA SOLIDALE CON GLI OPERAI DEL MOF IN SCIOPERO

I lavoratori del MOF organizzati dal USB hanno deciso di riprendere lo
sciopero nel reparto per chiedere l'annullamento dell'accordo
sindacati/azienda del 2010 e il ripristino di due operatori dove ora per
effetto di quell'accordo opera uno solo. Questo tipo di funzionamento è
stata una delle cause della morte di Claudio Marsella.
Lo Slaicobas per il sindacato di classe Ilva sostiene pienamente questo
sciopero, come già fece in occasione dello sciopero dopo la morte di
Claudio.

Abbiamo anche noi sin da quell'occasione, oltre che condividere la
proclamazione e la sua estensione in altri reparti in cui siamo presenti,
fatto i nostri passi. (vedi blog tarantocontro).
Ma nonostante quello sciopero,

azienda e sindacati confederali non ne hanno
voluto sapere di addivenire alle richieste dei lavoratori. Anzi, l'azienda
ha avuto atteggiamenti persecutori ed emesso provvedimenti contro lavoratori
impegnati in quella lotta; i sindacati, invece, hanno cercato in tutti i
modi di logorare i lavoratori, difendendo ad oltranza l'accordo.
Lo sciopero si era interrotto dopo l'incontro con Fratoianni per conto di
Vendola in cui era stato garantito che ci sarebbero state delle ispezioni e
un passo della Regione a sostegno delle richieste dei lavoratori del Mof.
I lavoratori hanno realizzato un sit-in all'Asl per chiedere se e che
risultati hanno avuto queste ispezioni. Qui è stato detto loro solo che
bisognava che aspettassero.

Lo sciopero mette fine a questo, finora, balletto inconcludente e riporta il
problema lì dove era stato lasciato.
Lo sciopero va appoggiato e sostenuto e considerato una cartina di tornasole
dell'atteggiamento di tutti nei confronti della mancanza di sicurezza che
non è presente solo al Mof ma in tanti altri reparti.

Al reparto Ome Mua il rappresentante dello slai cobas, insieme ad altri
compagni di lavoro, ha definito una piattaforma di richieste e vogliamo che
altri reparti seguano quest'esempio, sì da costruire, anche nel contesto
della situazione drammatica che sta attraversando l'Ilva, una vertenza
generale che è la sola che può essere messa a base di una mobilitazione
effettiva di altri reparti.

La battaglia per la sicurezza va unita a quella contro la cassintegrazione,
sì che si possa realmente arrivare ad uno sciopero più generale in questa
fabbrica, che unisca i lavoratori.

Slai Cobas per il sindacato di classe ILVA -Taranto

slaicobasta@gmail.com - 3475301704 - via Rintone, 22 Taranto

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