giovedì 3 gennaio 2013

No alla repressione della solidarietà. Alla repressione si risponde con la lotta !


Ci arriva ora notizia delle denunce ai compagni e alle compagne che hanno
dato vita al presidio in soidarietà ai lavoratori dlell' ikea in lotta
davanti al punti vendita di Bologna.
Il folto presido era stato aggredito dalle "forze dell' ordine" nel
tentativo di impedire che anche a Bologna fosse manifesta la lotta dei
lavoratori Ikea contro condizioni di sfruttamento e discriminazione.
Le accuse sono le solite che accompagnano le lotte nel tentatico di
trasformare l' esplosione delle contraddizioni sociali in questioni di
ordine pubblico.


La crisi strutturale dell'economia capitalita ha dei costi che devono essere
pagati dalle classi subalterne e ogni conflitto politico/sindacale che si
ponga al di fuori di un piano di compatibilità va represso duramente.
Ma questo disegno repressivo crediamo vada oltre e sia, in questo caso,  più
specifico nel colpire la solidarietà di classe che si allarga e si va
generalizzando.
Il fronte di lotta aperto dai lavoratori delle cooperative è uscito
dall'area metropoltana milanese e si sta estendendo in molti poli logistici
in diverse regioni d'Italia e l' allargarsi delle lotte sta mettendo in
movimento molti settori dell'autorganizzazione sociale che si schierano
apertamente e concretamente nei picchetti e nei momenti di mobilitazione..
Evidentemente questo sta rappresentando un problema per chi pensava di
riuscire a gestire ogni vertenza e ogni momento di conflitto politico
sindacale in maniera pacificata e concertativa.
Queste ultime denunce, a carico delle realtà solidali di Bologna, sono un
ulteriore passo in avanti nel tentativo di criminalizzare la solidarietà e
la condivizione ampia delle lotte dei lavoratori delle cooperative ed è la
stessa volontà repressiva che passa attraverso le altrettante denunce dei
lavoratori e i militanti solidali che hanno  portato avanti i picchetti a
Piacenza e che sta portando sul banco degli imputati, nel prossimo gennaio,
26 tra i compagni e le compagne che hanno partecipato, 4 anni fa, al  primo
picchetto ai magazzini Bennet di Origgio compiendo il  primo passo di questo
percorso di lotte con i lavoratori delle cooperative della logistica. Alla
lotta di difesa coerente degli interessi di classe dei lavoratori del
settore della logistica,che vede più fronti di lotta divampare nel Paese, si
contrappone il vasto fronte di tutte le forze politiche di sinistra, centro,
destra dello schieramento parlamentare borghese, le quali, quest'ultime, non
sono in grado di arrestare questa riorganizzazione della classe con il solo
armamentario legislativo, il servizio attivo dei cani da guardia dei
sindacati confederali pronti a sostenere i padroni del vapore, accanto e
sempre di più attivano tutti gli strumenti di repressione per ostacolare e
reprimere le lotte.
Il Coordinamento ed il S.I.Cobas esprime la propria solidarietà aicompagni e
le compagne colpiiti dalla repressione a  Bologna

la repressione non fermerà le lotte !
A fianco di chi lotta!
La solidarietà è un' arma usiamola !

Coordinamento di sostegno alle lotte dei lavoratori delle cooperative
28 dicembre 2012

per informazioni e comunicazioni e per dare sempre maggiore organicità alle
lotte
abbiamo creato questo indirizzo mail :
coord.cooperative@gmail.com

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