martedì 22 gennaio 2013

LOTTA PER L'ACQUA A MIRA

dallo slai cobas per il sindacato di classe di marghera
volantino diffuso allo spettacolo di Paolini

! ACQUA ALLE FAMIGLIE DI VIA BORROMINI 7 !
Assemblea solidale al Cobas degli Occupanti di Case Pubbliche Inutilizzate
Da giugno del 2012 cinque famiglie sfrattate hanno occupato dapprima un
appartamento Ater sfitto a
Mira Porte e quindi degli appartamenti nello stabile del Comune di Mira in
via Borromini, 7. Queste
occupazioni sono state la immediata conseguenza della situazione di crisi e
disoccupazione che stiamo
vivendo tutti, e in particolare, della cessazione dell'ospitalità presso la
"Casa del Colore" di Dolo per due di
queste famiglie.
Lo stabile di via Borromini 7 è di proprietà del Comune di Mira, da due anni
era stato abbandonato e


posto in vendita ad un prezzo stracciato (per gli speculatori immobiliari)
di 400 mila euro per 12
appartamenti con giardino e posti auto. Subito si è gridato allo scandalo.
Un Comune come Mira non era
abituato a queste vicende, forse perché in passato gli operai e i contadini
che vi vivevano avevano tutti casa
e lavoro. La Giunta neoeletta, che era stata "obbligata" ad approvare il
Bilancio della Giunta precedente
pena la decadenza e nuove elezioni, ha sì bloccato allora la vendita della
Palazzina, ma ne ha
immediatamente e con una velocità supersonica decretata la "inagibilità" ed
anche una
"ristrutturazione" ancora dai contorni fumosi, che però costerebbe alla
Popolazione ossia al Bilancio
Comunale, l'abnorme somma di 500.000 euro. Un altro sproposito, dato che a
nostro parere dopo aver
visionato tutto l'edificio tetto e sottotetto compreso, basterebbero poche
decine di migliaia di euro per
sistemare quel poco che c'è da sistemare in alcuni appartamenti nonché per l'intonaco
esterno.
La Giunta tuttavia non si è fermata a queste stranezze. Si è scagliata
contro gli occupanti,
arrivando ad atti disumani come questi:
- Il Sindaco, con la supervisione della dirigenza del servizio sociale di
Mira ha mandato squadre
di operai, dapprima a sottrarre i contatori dell'acqua, quindi, dopo un
allacciamento di fortuna
fatto dagli occupanti in seguito al marcia indietro di Veritas che
precedentemente aveva attivato il
servizio, li ha fatti scortare dai vigili armati per interrompere la
condotta dell'acqua del
condominio, lasciando queste famiglie senza acqua potabile sin dallo scorso
agosto !
- Le squadre intervenute non si sono limitate a questo: sono state murate le
porte di diversi
appartamenti, portati via da alcuni appartamenti persino i termosifoni e le
finestre.
- Il servizio sociale ha anche cercato di avviare la procedura del Tribunale
per togliere le
bambine ad una coppia di operai occupanti, entrambi del Marocco, unica
famiglia
completamente di immigrati tra gli occupanti di via Borromini. E questo
nonostante la
straordinaria serenità ed unità di questa famiglia, e gli ottimi risultati
scolastici della più grande
delle bambine.
- Il Sindaco inoltre sosteneva ipocritamente la tesi della inagibilità della
casa e dei rischi per i
bambini, addirittura con una vera e propria falsità (come quella che il
tetto fosse a rischio di
cedimento, da noi pubblicamente smentita con una mostra fotografica e con
varie proteste).
In seguito alla protesta in Consiglio Comunale del 9 gennaio, il Consiglio
ha approvato una
importante mozione L'ACQUA BENE COMUNE, ma ancora non la ha messa in pratica
!
Inoltre, ha approvato una sola delle nostre richieste, quella di istituire
una Consulta sul problema della
casa, come ha fatto nei mesi scorsi Venezia.
La protesta in Consiglio Comunale è stata ben diversa da come la hanno
voluta presentare i giornali,
nessuno ha obbligato il Sindaco a sospendere la riunione, è stata la Giunta
che ha mostrato di mal gradire le
proteste in pubblico.
E sì che doveva essere "il nuovo".
Ma di fronte alla nuova richiesta di riunione pubblica da tenersi con
cittadini ed esponenti di tutti i
gruppi del consiglio comunale, il Sindaco ha opposto solo la disponibilità
ad una riunione a porte
chiuse. C'è stata dunque un'altra protesta, di fronte alle porte sbarrate
del Comune di sabato 12, quella
(pacifica e senza alcuna interruzione) della occupazione dell'Anagrafe, dove
è accorso anche un Assessore
al Bilancio, dopo di che la mediazione ha portato alla presentazione da
parte di due delle mamme
occupanti di via Borromini, di un documento al Sindaco, di richiesta di un
incontro pubblico per
lunedì 21 a Villa dei Leoni. Ancora una volta, il Sindaco ha rigettato la
richiesta, fissando per un
incontro da svolgersi a porte chiuse, venerdì 25 a Mira presso la Sala
Giunta comunale.
OGGI SIAMO QUI PER CHIEDERE A TUTTI VOI DI SOSTENERE LA NOSTRA LOTTA
PER IL RIAL LACCIAMENTO IMMEDIATO DELL'ACQUA IN VIA BORROMINI E PER
CHIEDERVI E CHIEDERCI: E' QUESTA CIVILTA' ?
21-01-2013

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