lunedì 14 gennaio 2013

Licenziamenti alla Sonepar


Articolo tratto da "La Sicilia" 


la vertenza. 

Sabato 12 Gennaio 2013

  • Prima Palermo,
  • pagina 29
Dieci lavoratori, dei quaranta in servizio nelle sedi palermitane della «Migliore Sonepar», rischiano il licenziamento. Si tratta dei dipendenti dell'azienda italiana distributrice di materiale e soluzioni per i professionisti del settore elettrico che, a causa della crisi delle vendite, rischiano di rimanere senza lavoro.
I tagli prevedono un ridimensionamento del personale di 200 unità lavorative sparse in Italia, dieci di queste operano nelle sedi cittadine dell'azienda.
 «I lavoratori della "Migliore Sonepar" non permetteranno che il padrone decida delle loro vite - scrive in una nota Andrea Tranchina dello Slai Cobas, che ieri ha incontrato il rappresentate legale dell'azienda, Donato Fiore -.


Il nostro sindacato ha detto chiaramente di non essere d'accordo con questa procedura, che si poteva e doveva tentare almeno con un altro anno di cassa integrazione - ha aggiunto Tranchina - nell'attesa di un miglioramento delle condizioni generali. Se non si sono trovate soluzioni - ha continuato Tranchina - è anche colpa dei sindacati confederali che hanno trattato la vertenza in questo modo».
I quaranta lavoratori non sanno ancora chi di loro sarà licenziato e per questo sono molto preoccupati per il loro futuro occupazionale. «Porteremo avanti qualsiasi tipo di lotta - ha continuato il sindacato - per frenare le procedure di mobilità.
Durante l'incontro - ha concluso Tranchina - oltre a richiedere la documentazione che non ci è pervenuta e avere le idee più chiare rispetto al quadro generale, abbiamo messo in chiaro che i lavoratori faranno il possibile per recuperare i posti di lavoro prevedendo nei prossimi giorni assemblee per l'organizzazione delle iniziative necessarie».
ONORIO ABRUZZO





12/01/2013


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