martedì 11 dicembre 2012

Pomigliano. I lavoratori Magneti Marelli bloccano l'ingresso Fiat


Stamattina i lavoratori della Magneti Marelli hanno bloccato l'ingresso dei
camion alla Fiat di Pomigliano. Il dato importante, oltre alla grande
partcipazione è che i lavoratori hanno costretto tutte le sigle sindacali a
metterci la faccia e esporsi. Non basta ma è un passo. Solidarietà anche da
parte dei lavoratori Fiat a cui è stato chiesto di non entrare in fabbrica o
comunque rispettare il blocco.
da ClashCityWorkers

Ergom

Circa 200 lavoratori della ex Ergom hanno cominciato ad affluire ai cancelli
della
FIAT di Pomigliano d'Arco (NA) per dare vita alla protesta che avevano
proclamato


qualche giorno fa. La decisione era quella di bloccare le merci destinate al
Gianbattista Vico. E dopo un paio d'ore dall'inizio dei picchetti la fila di
camion
fermi in attesa si perde già a vista d'occhio. Ad essere fermati non sono
però solo
gli autotrasportatori, alcuni dei quali esprimono solidarietà e si fermano
per
riscaldarsi ad uno dei fuochi accesi per resistere al gelo mattutino, ma
anche i
dipendenti delle imprese che lì allo stabilimento a Pomigliano operano, in
primis la
FIAT.
Il motivo della protesta di stamattina è facile a dirsi: si lotta per il
futuro dei
circa 800 operai della ex Ergom, ad oggi appeso ad un filo. Le promesse
della FIAT di
riallocarli tutti, in molti all'interno di Fabbrica Italia, sembrano non
convincere
più nessuno. Oggi, infatti, la protesta ha un significato particolare: per
la prima
volta dal referendum alla FIAT del 2010, a lottare insieme ci sono
lavoratori
iscritti alla FIOM (tra l'altro al primo turno alla FIAT sono rientrati in
fabbrica i
primi 19 iscritti al sindacato afferente alla CGIL, dopo che i magistrati
hanno
stabilito che sono stati vittima di comportamento discriminatorio da parte
dell'azienda), alla UILM (Uil) ed alla FIM (Cisl). I due sindacati firmatari
del
contratto alla FIAT erano ai cancelli perché sospinti da una situazione non
più
sopportabile. Alla ex ERGOM centinaia di operai sono ancora in cassa
integrazione,
che tra l'altro volge al termine, con data di scadenza il 6 luglio 2013.

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