domenica 14 ottobre 2012

RABBIA OPERAI EX ERGOM: BLOCCO VARCHI A POMIGLIANO


SLAI COBAS: L’UNIONE FA LA FORZA: LA LOTTA E’ L’UNICA GARANZIA <PER TUTTI> DEL POSTO DI LAVORO

E’ stato premonitore l’appello dello Slai cobas volantinato stamattina all’
alba, dalle 5.30 alla 6, al primo turno: <oggi siamo tutti più o meno
cassintegrati (FIP-FGA-LOGISTICA NOLA-EX ERGOM-INDOTTO) e nessuno più può
sentirsi al sicuro”: A 5 anni dal ‘varo’ del
fantomatico                         piano-Marchionne

all’epoca plaudito da FIOM-
FIM-UILM ed a 1 anno dal disastroso lancio della “nuova” Panda, il piano stesso
è fallito come già facilmente previsto all’epoca dal solo Slai cobas e come
recentemente e candidamente confessato dallo stesso a.d. Fiat. Ed oggi che
hanno precipitato sull’orlo del burrone dei licenziamenti tutti i lavoratori
della Fiat Pomigliano (FIP e FGA) e Nola, delle terziarizzate e dell’indotto
(vedi ex Ergom) gli stessi sindacati firmatari - in vista dell’avvio dei
licenziamenti di massa – già “declassano” la primaria “assunzione certa in FIP
per tutti” in fumosi ed inverosimili piani di “ricollocazione lavorativa”.
UNIRE TUTTI PER DARE PIU’ FORZA A TUTTI: lo Slai cobas è impegnato alla
graduale, progressiva a realistica mobilitazione -  senza scorciatoie - dei
lavoratori con l’obiettivo preliminare del diritto all’assunzione in FIP di
tutti i lavoratori Fiat come recentemente stabilito dal Tribunale di Torino su
ricorso dello Slai cobas. La restituzione al pubblico del gruppo Alfa Romeo e
delle centinaia di miliardi di euro di finanziamenti pubblici dati dalla Stato
alla Fiat e da questa usati per smantellare le fabbriche e de localizzare>.

Gli stessi sindacati confederali  oggi ancora acuiscono le divisioni tra i
lavoratori già precedentemente operate dalla Fiat con lo “spezzatino” degli
stabilimenti (FIP-FGA-NOLA-EX ERGOM-TERZIARIZZATE-INDOTTO), alcuni continuando
a seminare “balle e zizzania” (dalla precedente “garanzia” di assunzione certa
per tutti oggi ‘declassata’ ad inverosimile e vaga “ricollocazione” lavorativa)
tal’altri col malriuscito tentativo di organizzare i lavoratori “alla
disoccupati” sotto le mentite spoglie di “comitati di cassintegrati senza
bandiera” e scaricandoli nei fatti, da soli, nella tempesta degli annunciati
licenziamenti. In questo scenario da “facimme ammuina” si assiste al
progressivo proliferare di camper, tende, artisti ed iniziative estemporanee -
sostitutive della mobilitazione e della lotta dei lavoratori perché concepite a
mero uso mediatico - fuori la fabbrica. Iniziative di fatto incentivate dall’
approssimarsi del clima elettorale. E lo scetticismo di molti lavoratori è
evidente. E a buona ragione, perché già troppi posti di lavoro si sono persi
tra “canzoni e musicanti”… e tante “fiaccolate con sindaco e monsignore” hanno
accompagnato la chiusura delle fabbriche. Una per tutte la storia della Sevel.

Ma l’approssimarsi della scadenza del 13 luglio 2013 (con la fine della cigs
per cessazione di attività della FGA) e l’avvio della ‘cassa’ di lunga durata
in FIP “rischia” di risvegliare anzitempo  la rabbia e la mobilitazione di
tutti i lavoratori mandando a rotoli i piani-concertati di Marchionne e dei
suoi sponsor sindacali, politici ed istituzionali.

Slai cobas Fiat Alfa Romeo e terziarizzate - Pomigliano d’Arco, 10/10/2012 -
cobasslai@libero.it


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