domenica 1 luglio 2012

LA PARMALAT VUOLE CHIUDERE A GENOVA: OCCORRE IMPEDIRGLIELO

Circa dieci giorni 
fa la Parmalat ha deciso di chiudere il sto produttivo genovese, quello che 
ha sede nel quartiere di Fegino, mettendo in mezzo ad una strada alcune 
centinaia di lavoratori; questi sono immediatamente scesi in sciopero per 
scongiurare l'ennesima dismissione del tessuto produttivo locale.
Al loro fianco, naturalmente, sono schierati gli allevatori liguri che, come 
giustamente fa notare l'assessore regionale sedicente democratico Renzo 
Guccinelli, subiscono - dato che la stragrande maggioranza di loro si 
sostenta vendendo il latte alla ex Centrale - così un colpo mortale alla 
propria economia.........

Martedì ventisei giugno si è riunito, presso la sede del Comune di Genova, 
un tavolo di lavoro che ha visto impegnati i padroni e le organizzazioni 
sindacali alla ricerca di un accordo che non ha però trovato sostanza in 
quella sede.
La dirigenza del gruppo, alla cui testa, fino a poco tempo fa, si trovava 
Calisto Tanzi - recentemente condannato, per una mega truffa ai danni dei 
risparmiatori, a diciassette anni di carcere - resta sulle sue posizioni di 
chiusura a qualsiasi trattativa, mentre le organizzazioni sindacali chiedono 
l'apertura di un tavolo di concertazione dove siedano anche il Comune di 
Genova e la Regione Liguria.
Occorre attivarsi contro questo ennesimo scippo di attività produttive ai 
danni della città di Genova, tenendo sempre presente che è la lotta che 
porta a risultati tangibili, non certo la concertazione.Genova, 27 giugno 
2012
Stefano Ghio - Proletari Comunisti Genovahttp://pennatagliente.wordpress.com

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