sabato 19 maggio 2012

fiat mirafiori in cassa integrazione tutti gli impiegati


verrebbe da dirgli ben gli sta, dato l'atteggiamento filomarchionne tenuto
in maggioranza dagli impiegati
ma è una cosa positiva perchè si spera che questo riattivi finalmente una
lotta vera e senza sconti a Mirafiori
cosa che finora non è avvenuto - fiom compresa

slai cobas per il sindacato di classe
coordinamento nazionale
18-5-2012

FIATMirafiori, in Cig per la prima volta
tutti i 5400 impiegati nei giorni tra giugno e luglio, che si sommano alla chiusura programmata del 22 giugno e del 20 luglio in cui saranno utilizzati i permessi personali.

TORINO - Tutti i 5.400 dipendenti degli Enti Centrali di Mirafiori, la
maggior parte impiegati, andranno per la prima volta in cassa integrazione
ordinaria sei giorni. "E' una pessima notizia: vuol dire che anche a livello
della testa di Fiat ci sono forti problemi", commenta Edi Lazzi,
responsabile V lega Fiom..........

Sono sei i giorni di cassa integrazione agli Enti centrali di Mirafiori tra
giugno e luglio. Il 14, il 15 e il 21 giugno e il 12, il 13 e il 19 luglio.
"Questi giorni - spiega il sindacato - si sommano a quelli già programmati
del 22 giugno e del 20 luglio in cui ci sarà la chiusura dello stabilimento
utilizzando i permessi personali delle lavoratrici e dei lavoratori".

"Questa della messa in cassa integrazione degli impiegati - dice Edi Lazzi
della V lega Fiom - è una cosa grave: questo vuol dire che anche a livello
della "testa" di Fiat ci sono forti problemi". "I timori riguardo
all'indebolimento dell'azienda e al suo disimpegno dal nostro Paese, dopo
questa decisione, - aggiunge - incominciano drammaticamente ad assumere una
forma concreta. Ci auguriamo che, a fronte di questo ulteriore pesantissimo
segnale, la città, le istituzioni e le forze sociali -conclude Edi Lazzi-non
voltino ancora una volta lo sguardo da altre parti minimizzando ciò che sta
accadendo".

Intanto sale anche la tensione a Termini Imerese. 300 operai della ex
fabbrica del Lingotto hanno bloccato l'autostrada Palermo-Catania. E sono
preoccupati anche i lavoratori dello stabilimento
di Cassino, che sollecitano nuovi modelli. I sindacati chiedono la conferma
degli investimenti e annunciano un incontro con i vertici Fiat a giugno.

In Sicilia la situazione è sempre più difficile. Un nuovo tavolo è convocato
al ministero dello Sviluppo economico per lunedì 4 giugno con Fiat, Dr
Motor, sindacati, Regione Sicilia e ministero del Lavoro "Dopo ben 19 giorni
di lotta - afferma il sindaco Salvatore Burrafato - la mobilitazione dei
lavoratori della Fiat e dell'indotto ha portato finalmente il ministro
Passera ad occuparsi direttamente di Termini Imerese. Sono molto
preoccupato, è una città che rischia di esplodere".

Il ministro Corrado Passera rassicura: "dobbiamo trovare una soluzione
solida in cui i soldi pubblici vengano impiegati al meglio. Se il piano di
Dr Motors può essere realizzato daremo il massimo appoggio. Abbiamo dato 15
giorni a Dr per confermare o meno la loro capacità e disponibilità ad
attuare l'impegno preso. Il giorno dopo è stato convocato il tavolo. Se la
risposta arriverà prima anticiperemo l'incontro". Per il segretario generale
della Fiom, Maurizio Landini, "una soluzione al problema dello stabilimento
siciliano deve venire dal governo e da Fiat. Il sindacato non accetterà mai
che Fiat possa semplicemente chiudere e licenziare".
(18 maggio 2012)

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