venerdì 9 marzo 2012

NO TAV NO RIVA


NO TAV NO RIVA
NO ALLA DEVASTAZIONE AMBIENTALE IN VAL SUSA COME A TARANTO
LO STATO SPENDE MILIARDI PER OPERE INUTILI E PER POCHI
INVECE CHE PER SERVIZI SOCIALI E LAVORO

FORZA LUCA - AL FIANCO DEL MOVIMENTO NO TAV

COME IN TANTISSIME CITTA': TUTTI IN PIAZZA A TARANTO
VENERDI' 2 MARZO ORE 18 P.ZZA DELLA VITTORIA

Domenica notte anticipando a sorpresa i tempi, la polizia ha tentato di
attuare
gli espropri dei terreni per ampliare i cantieri della TAV; una risposta
provocatoria alla grande manifestazione di 75mila persone, dai bambini agli
anziani, di sabato 25 febbraio. Luca Abbà, uno degli esponenti più noti del
movimento "No Tav" e proprietario di uno dei terreni destinati
all'esproprio, quando ha visto l'inizio delle operazioni di recinzione
dell'area ha scalato un traliccio della luce, per rendersi conto di ciò che
accadeva e avvertire la popolazione. Ma per non essere fermato da un
carabiniere che lo stava inseguendo, avrebbe inavvertitamente toccato i fili
della corrente ed è precipitato. Come ha denunciato Perini, leader del
movimento No Tav, i soccorsi sono arrivati in ritardo perché gli agenti
avevano bloccato tutta la zona.

Nonostante questo, i lavori sono tranquillamente continuati. Secondo gli
avvocati che compongono il 'Legal team' del movimento No Tav, l'occupazione
dei terreni del cantiere a fini di esproprio costituisce "una vera e propria
emergenza democratica". "Ltf si è presentata nuovamente soltanto con
un'ordinanza prefettizia - aggiungono gli avvocati all'Ansa - in palese
violazione dell'articolo 2 del Testo unico di Pubblica sicurezza, che
prescrive quella procedura soltanto in casi di estrema urgenza, che qui non
vi sono. Presenteremo immediato ricorso al Tar del Piemonte".

il leader dei No Tav Alberto Perino commenta l'incidente: "Manganelli aveva
detto che doveva scapparci il morto e ci sono quasi riusciti - ha
dichiarato - Un attacco preordinato, premeditato e studiato bene".

Slai cobas per il sindacato di classe - taranto

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