venerdì 9 marzo 2012

BARI - Fiom contro Fiat

BARI - Fiom contro Fiat. Il sindacato dei metalmeccanici Cgil, estromesso di 
fatto dagli stabilimenti del gruppo torinese, dopo gli accordi firmati per 
Pomigliano e Mirafiori con Uilm e Fim Cisl, presenta ricorso presso il 
giudice del lavoro di 35 tribunali italiani e tre pugliesi: Bari, Lecce e 
Foggia.

«Comportamento antisindacale secondo l'articolo 28 dello Statuto dei 
Lavoratori» recitano i fascicoli depositati nelle cancellerie dei palazzi di 
giustizia, contro Magneti Marelli di Bari, Cnh trattori di Lecce e Sofim 
Iveco di Foggia. La Fiom, l'organizzazione più rappresentativa dei 
lavoratori Fiat, da gennaio, non ha più la possibilità di indire assemblee 
negli stabilimenti del gruppo, non ha più una saletta per le riunioni, non 
ha più la bacheca per le affissioni relative alle comunicazioni e non riceve 
più i soldi delle deleghe sindacali firmate dai lavoratori. In più, le Rsa, 
le rappresentanze sindacali aziendali, dei metalmeccanici Cgil, non sono più 
riconosciute dall'azienda, non possono più avere rapporti con i vertici e 
non possono più ottenere i permessi per l'attività di sindacato.

«Sono atteggiamenti anticostituzionali - ha sottolineato davanti ai cancelli 
della Magneti Marelli il segretario Fiom pugliese Donato Stefanelli- vengono 
infranti i principi di uguaglianza dei lavoratori e libertà sindacale». 
Assieme a Stefanelli, sul piazzale della fabbrica di ricambi auto e moto di 
Modugno, ieri mattina, per illustrare l'iniziativa, erano presenti i 
lavoratori della rappresentanza sindacale in azienda (Rsa), i vertici della 
Fiom di Bari e provincia con il segretario Cgil Puglia, Gianni Forte, e l'avvocato 
Ettore Sbarra. «Da Torino a Bologna, da Melfi a Bari, la Fiom, non 
firmataria dell'accordo, viene discriminata dall'azienda stravolgendo lo 
spirito dell'articolo 19 dello Statuto dei Lavoratori - spiega l'avvocato 
Sbarra che intende allargare la rappresentanza a tutte le sigle firmatarie 
delle intese, ma non escludere i sindacati più rappresentativi solo perché 
non sono aderenti all'accordo stesso. Questa non sarà l'unica azione legale 
che faremo. Sui permessi e le quote delle deleghe siamo pronti a depositare 
altri ricorsi». Il gruppo Fiat, in Puglia, occupa 3.400 persone, di cui 
1.800 all'Iveco di Foggia, 640 nello stabilimento Cnh di Lecce e 980 nelle 
officine Marelli di Modugno. «<Siamo al paradosso - ha sottolineato Giovanni 
Spilotros, una delle tre Rsa Fiom Magneti Marelli di Bari - con 207 iscritti 
siamo il sindacato più rappresentativo qui, ma siamo fuori dalla fabbrica 
per il "no" a un accordo contro cui hanno votato all'unanimità tutti i 
lavoratori dello stabilimento, perché triplica le ore di straordinario e 
toglie in concreto il diritto di sciopero

Gino Martina

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